martedì 9 marzo 2021

Apre con "Manuale di storie dei cinema" in streaming il Glocal Film Festival di Torino, che da 20 anni propone il meglio della cinematografia regionale

Dall’11 al 15 marzo 2021 torna il Glocal Film Festival di Torino, ideato dall’Associazione Piemonte Movie e diretto da Gabriele Diverio, che propone ormai da 20 anni il meglio della produzione cinematografica legata all’ industria filmica regionale.

Nonostante la situazione epidemiologica che impedisce di riempire le sale cinematografiche, l’obiettivo degli organizzatori è quello di proporre un festival comunque coinvolgente.

I titoli di questa edizione saranno disponibili in streaming su streeen.org e ognuno sarà accompagnato da presentazioni sui social con registi, interpreti e produttori, aprendosi a una platea diffusa su tutto il territorio italiano.

I film incarnano infatti appieno la volontà di uscire dai confini regionali, aprendosi nella narrazione e nella realizzazione a contaminazioni e coproduzioni, il tutto anche grazie a un comparto cinematografico regionale qualificato e dinamico, rafforzato dal lavoro di enti come il Museo Nazionale del Cinema e la Film Commission Torino Piemonte, che ha visto il radicarsi delle attività legate alla settima arte, da quelle festivaliere e divulgative fino a quelle produttive e industry.


I 5 giorni di festival propongono
6 documentari del concorso PANORAMICA DOC e 16 film brevi dello storico contest per cortometraggi SPAZIO PIEMONTE cui si aggiunge la speciale sezione fuori concorso dall’evocativo nome Lock & Short dedicata ai corti che restituiscono in immagini l’emergenza pandemica e il confinamento tra le mura di casa.

Da questa edizione nasce anche un focus su una ‘Regione ospite’, quest’anno rappresentata dai Paesi Baschi grazie a KIMUAK, ente che opera nella promozione del cortometraggio basco.

L’APERTURA di giovedì 11 marzo è affidata a Manuale di storie dei cinema di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli che - ibridando il genere documentario con la commedia - racconta l’avvincente storia delle sale cinematografiche torinesi, dall’avvento del cinematografo Lumière alla fine dell’Ottocento fino alle prospettive dello spettatore del futuro. Prodotto dalla Rossofuoco di Davide Ferrario, il lavoro presentato in ANTEPRIMA ASSOLUTA riflette sull’identità e sul valore della sala cinematografica e sui meccanismi della fruizione cinematografica attraverso le voci dei gotha del cinema torinese, e non solo. Un inno alla dimensione reale e fisica della visione in sala, oggi messa a rischio a causa dalla pandemia, e dalle strategie messe in atto per contrastarla. Un film-manifesto che arriva a denunciare l’insostenibilità della condizione di tutto il settore, con la speranza che la situazione attuale possa diventare presto una delle tante storie dei cinema, e che sarà presentato direttamente dalle sale del Cinema Massimo di Torino.

Il cinema del reale protagonista del concorso PANORAMICA DOC è più che mai di respiro nazionale ed internazionale e compone la vetrina del meglio della produzione regionale 2020 pur portando lo spettatore altrove: L’Avana, Miami, New York, Londra, Parigi, Amsterdam, Copenaghen ma anche Milano, Roma, Firenze, Bologna e Genova sono alcune delle location dei documentari in programma.

I 6 titoli - selezionati da Gabriele Diverio, Carlo Griseri e Federica Zancato tra 38 iscritti - saranno valutati dalla GIURIA composta da Sarah Bellinazzi (Creative Europe Italia), Carlo Cresto-Dina (Produttore – Tempesta Film) e Matteo Marelli (Critico e giornalista) per ambire al Premio Torèt Alberto Signetto (2.500 €), dopo essere stati presentati a festival come la Festa del cinema di Roma, il Festival dei Popoli, il Thessaloniki Documentary Festival e La Havana International Film Festival.

Il doc prodotto dalla torinese Indyca CUBAN DANCER (domenica 14, ore 21) di Roberto Salinas segue tra L’Avana e Miami il giovane ballerino Alexis costretto a trasferirsi negli USA dove dovrà iniziare daccapo il suo percorso artistico per inseguire il suo sogno; DISCO RUIN (sabato 13, ore 21) di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto è un visionario viaggio nell’Italia del clubbing alla scoperta di una cultura spesso denigrata, accompagnato dai volti che hanno scritto la storia “della notte italiana” come Albertino e Claudio Coccoluto che raccontano ascesa a declino di questi luoghi dal Piper di Roma - e il gemello torinese - al Plastic di Milano, ormai enormi ruderi architettonici. SLOW NEWS (domenica 14, ore 19) del regista torinese Alberto Puliafito, indaga il mondo del giornalismo mordi e fuggi in cui ad avere la peggio è l’accuratezza dell’informazione, mentre alcune redazioni in Italia e all’estero lavorano per far tornare al centro il ruolo sociale del giornalismo; UMBERTO B. – IL SENATUR (sabato 13, ore 19), ultimo lavoro del torinese Francesco Amato (Ma che ci faccio qui, candidato al David Donatello e ai Globi d’oro; Cosimo e Nicole - Premio Prospettive Italia Festival di Roma), traccia la biografia di una delle figure più sfaccettate e indecifrabili della storia italiana politica e sociale che nella sua vita ha ricoperto ruoli e difeso posizioni differenti e non sempre in accordo fra loro: Umberto Bossi. LIBRO DI GIONA (venerdì 12, ore 20) di Zlatolin Donchev, prodotto dai registi Gianluca e Massimiliano De Serio, mostra la quotidianità di un senzatetto che si troverà a fare i conti con sé stesso quando un’inattesa eredità gli permetterà di voltare pagina; mentre ne LA MIA STORIA SI PERDE E SI CONFONDE (venerdì 12, ore 22) i registi Daniele Gaglianone e Imogen Kusch, conducono gli allievi e le allieve della Scuola Volonté di Roma a esplorare il confine fra finzione e verità, interprete e personaggio, utilizzando una tecnica sull’uso del corpo e dell’emotività messa a punto da Kusch.


Il contest
SPAZIO PIEMONTE presenta i 16 cortometraggi selezionati tra i 106 che hanno risposto al bando riservato alle opere brevi di filmmaker piemontesi, registi che hanno scelto il Piemonte come set o che in regione hanno trovato supporto e collaborazioni. I curatori Dario Cerbone, Chiara Pellegrini e Roberta Pozza hanno composto la rosa dei finalisti che si mostrerà al pubblico del Glocal in quattro appuntamenti su streeen.org durante i quali non mancherà al pubblico la possibilità di riconoscere volti noti come quelli di Angela Finocchiaro (Veridiana), Giovanni Storti (Gli Atomici Fotonici) e Roberto Accornero (Tempi Morti).

La GIURIA di Spazio Piemonte, formata da Davide Catalano (Corti in Cortile), Joana Fresu de Azevedo (Sedicicorto) e Roberto Gagnor (sceneggiatore), assegnerà il Premio Torèt Miglior Cortometraggio (1.500 €) oltre al Premio O.D.S. - Miglior Attore, Premio O.D.S. - Miglior Attrice e Premio Miglior Animazione. Le giurie partner del festival proclameranno inoltre i vincitori dei premi speciali: Premio Cinemaitaliano.info - Miglior Cortometraggio Documentario, Premio Machiavelli Music - Miglior Colonna Sonora e Premio Scuola Holden - Miglior Sceneggiatura.

Oltre ai premi delle sezioni competitive, il Glocal Film Festival riserva a personaggi e professionisti di spicco legati alla regione, il PREMIO RISERVA CARLO ALBERTO che quest’anno verrà assegnato alla scenografa PAOLA BIZZARRI, nata a Roma ma torinese d’adozione. Paola Bizzarri sarà ospite del festival lunedì 15 marzo alle 19 insieme a SILVIO SOLDINI, per un incontro trasmesso online sulla pagina Facebook del festival che ripercorrerà la sua carriera con momenti e aneddoti del sodalizio col regista, per il quale ha reinventato le strade di Torino nel Il comandante e la cicogna oltre ad aver collaborato ad altri suoi celebri film come Pane e Tulipani e Agata e la tempesta.

Il 20° Glocal Film Festival si compone anche di spazi in cui riflettere sui temi della realtà quotidiana attraverso il cinema oppure in cui è il settore cinematografico ad essere oggetto di discussione.

Ne è un esempio il focus FROM LOCAL TO GLOBAL: LET’S ACT ‘GLOCAL’ TOGETHER! che propone 4 cortometraggi provenienti da altrettanti festival italiani con cui il Glocal è gemellato - Corti in Cortile, Lago Film Fest, Sedicicorto Forlì International Film Festival e Skepto International Film Festival – per mostrare la varietà e la qualità della produzione di film brevi nelle diverse regioni e a questi si aggiunge 1 film breve internazionale.

Il tema della produzione regionale convergerà nel panel ORIZZONTE CORTI: UNO SGUARDO REGIONALE, durante il quale rappresentanti dei festival e delle realtà gemellate si confronteranno e racconteranno la realtà cinematografica delle rispettive regioni - Paesi Baschi, Emilia Romagna, Sardegna, Sicilia e Veneto.

Il momento che stiamo vivendo, il lockdown e la pandemia si sono impressi anche negli occhi di alcuni registi iscritti a Spazio Piemonte, per questo il Glocal dedica una sezione fuori concorso a questo argomento, dal titolo LOCK & SHORT, in cui vengono mostrati 3 dei lavori con lo sguardo più interessante sull’emergenza che stiamo ancora vivendo. Il diario personale, frammentario e onirico di Imperfetto presente (voci dal primo lockdown) di Maddalena Merlino e Claudio Paletto, la riscoperta di un territorio dopo il lockdown per mano di più artisti in Passeggiate a Nord Ovest di Matteo Bellizzi e Manuele Cecconello, e infine la rappresentazione di due emergenze in A letto con la cena di Silvia Pesce: quella nuova, il Coronavirus, e quella spesso dimenticata della crisi alimentare.

Un altro focus è quello dedicato alla videodanza, grazie al rapporto consolidato con COORPI il Glocal Film Festival presenta il cortometraggio Wasteplanet diretto da Susanna della Sala, vincitrice del Premio speciale alla Produzione della VII edizione del contest La danza in 1 minuto.

Il Glocal non rinuncia alle occasioni formative e per la settima edizione del Premio Professione Documentario (500€) è stato scelto il documentario We Are The Thousand di Anita Rivaroli, prodotto dalla casa torinese Indyca, che verrà proposto agli studenti dei 10 istituti scolastici del Piemonte che hanno aderito al progetto, i quali potranno confrontarsi con il lavoro e la regista, per avvicinarli al cinema come opportunità di impiego e per formare gli spettatori di domani. Inoltre, tra i cortometraggi iscritti a Spazio Piemonte sono stati 25 quelli realizzati all’interno delle scuole e tra questi è stato selezionato il vincitore del Premio Comix.

I film del 20° Glocal Film Festival sono disponibili dalla data di messa online e per le 48 ore successive (biglietto singolo 3,50 €, abbonamento festival 12 €) sulla piattaforma streaming dedicata al cinema indipendente e d’autore streeen.org.

Lo staff del festival introdurrà gli appuntamenti del Glocal con delle dirette Facebook sulla pagina @PiemonteMovieGlocalNetwork in cui interverranno gli autori dei film in programma.

20° Glocal Film Festival è organizzato da Associazione Piemonte Movie, realizzato con il contributo di Regione Piemonte, il patrocinio di Città di Torino e Città Metropolitana di Torino, e il supporto di Film Commission Torino Piemonte e di Museo Nazionale del Cinema - Torino Film Festival. Main Partner O.D.S. Operatori Doppiaggio e Spettacolo. Main Sponsor Carlo Alberto.

Info

info@piemontemovie.com

www.piemontemovie.com



Arte Urbana, Graffiti writing e Muralismo Metropolitano: il grande patrimonio artistico della Città di Torino verrà tutelato e valorizzato da nuovi strumenti di gestione

La Città di Torino, da più di venti anni attenta alla tematica legata ai graffiti ed al Muralismo metropolitano contemporaneo, si è finalmente dotata di nuove “Linee guida per l’Arte Urbana - Muralismo - Street Art” come strumento di valorizzazione, gestione e tutela del patrimonio artistico. Si vuole così costituire una “Galleria a cielo aperto” di Urban e Street Art fruibile dalla cittadinanza dal punto di vista turistico, culturale ed educativo. In particolare queste azioni si armonizzeranno con il progetto sull’Arte Urbana, di durata biennale, che la Fondazione Contrada Torino Onlus ha presentato alla Compagnia di San Paolo e che da questa è stato finanziato.

 Ecco le novità nel dettaglio:

- l'istituzione di una cabina di regia che svolga le funzioni di coordinamento tra i diversi soggetti in campo e che detti tempi e modalità per il perseguimento degli obiettivi. Faranno parte della cabina l'Ufficio Torino Creativa dell’Area Giovani e Pari Opportunità, la Fondazione Contrada Torino onlus, il GAI (Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani), un esperto scientifico con comprovate competenze in materia, identificato nella persona di Roberto Mastroianni e soprattutto la comunità artistica rappresentata dai collettivi e dai singoli creativi che hanno generato e che sostengono l'Urban Art;

- il censimento e la documentazione delle opere già presenti sul territorio (anche di quelle storiche non più visibili) con lo scopo di creare un database digitale e in seguito una mappa utile per tutto il turismo dell’arte urbana, ogni giorno in maggior espansione. L'Ufficio Sistemi Informativi Urbanistici realizzerà sul Geoportale della Città di Torino le pagine e la successiva mappatura relativa alla documentazione sull'arte urbana in città in collaborazione con l'Ufficio Torino Creativa dell'Area Giovani e Pari Opportunità e Fondazione Contrada Torino.  Saranno inoltre verificate possibili partnership esterne per la realizzazione di un sistema di fruizione del materiale iconografico e multimediale con piattaforme specializzate nella valorizzazione turistico-culturale dell’ Urban Art;

- l’avvio di una riflessione con gli enti preposti sulla possibilità di tutelare le opere già realizzate e da realizzare di writer che sono diventati ormai artisti e artiste di fama internazionale e di artiste e artisti purtroppo scomparsi (esempio la murata di Nape a Parco Dora);

- l'incremento del patrimonio pubblico di Urban Art attraverso manifestazioni  ed eventi educativi per promuovere con l’insegnamento e con l’esempio queste discipline per quelle e quei giovani che tendono a intraprendere questa strada, o ancora attraverso un coinvolgimento maggiore di curatori professionisti e curatrici professioniste  al fine di favorire una crescita delle realtà che hanno accompagnato la diffusione della street art a livello locale e delle nuove leve che da queste si evolveranno;

- l’implementazione delle attività del tavolo tecnico-artistico sull’Arte Urbana al fine di incentivare e sostenere il patrimonio di arte pubblica realizzato da privati attraverso uno snellimento delle procedure per la realizzazione delle opere e per far si che queste ultime dialoghino con l’ambiente urbano, ad iniziare dalle serrande dei negozi;

- la prosecuzione del progetto Murarte 

inteso come complesso di interventi strategici di design urbano con il focus sulla promozione della libera espressione in ambito artistico per le e gli adolescenti e giovani attraverso il linguaggio del graffiti-writing e della street art, che possono modificare la percezione di un territorio e migliorarne l’estetica. Inoltre sarà obiettivo del progetto e della Città accompagnare il processo affinché gli stessi collettivi assumano compiti e responsabilità curatoriali aderenti ad un nuovo disegno comune, unitario e coordinato;

- alla Città e alla Fondazione Contrada Torino Onlus infine il compito di reperire i fondi necessari attraverso risorse interne e finanziamenti esterni, anche attraverso canali come crowdfundingchiamate pubblicheart bonusfondi europei e partner privati, sempre più indispensabili per la realizzazione delle ambizioni programmatiche e progettuali.

 “Torino è stata la prima città in Italia, con il progetto Murarte, ad aprire le porte alla street art, che negli anni si è trasformata, evoluta, arricchita di senso e significato" - dichiara Marco Giusta, assessore alle Politiche Giovanili - "Queste Linee Guida e le novità che portano con loro, sono il compimento di un lavoro che va avanti da anni anni, e la prospettiva di visione futura a garanzia di un “modello Torino” che rispecchia una sinergia di crescita condivisa con gli e le street artists e le loro associazioni, la Città, gli enti partecipati e gli enti istituzionali del territorio. Questa è la forza della nostra visione: un piano strategico che non solo favorirà la crescita artistica e la rigenerazione dello spazio pubblico, ma produrrà investimenti, lavoro e turismo per il nostro territorio. Quello di oggi è un primo passo, a cui seguiranno altri come la presentazione nei prossimi mesi della Galleria a Cielo aperto attraverso l'azione di mappatura delle opere e la fruizione delle stesse con percorsi di visita a beneficio della cittadinanza e del turismo con il coinvolgimento delle guide culturali e valorizzando le realtà che operano in questo ambito.”