ALICE NEEL. I Am the Century
Alice Neel è una delle grandi pioniere del 1900, pittrice rivoluzionaria il cui approccio alla ritrattistica ha toccato - molto in anticipo rispetto ai tempi in cui è vissuta - fondamentali questioni umane, sociali e politiche. Grazie al suo stile pittorico unico, caratterizzato da un modo spontaneo, ma anche preciso, di trasmettere la natura e il profondo carattere dei suoi modelli, il lavoro di Alice Neel ancora oggi influenza generazioni di artisti. Fondendo realismo e surrealismo, con uno sguardo severo e pennellate enfatiche, Neel è riuscita a leggere l’animo umano nelle sue pieghe più nascoste.
Seguendo una linea temporale cronologica che abbraccia sette decenni del 20esimo secolo, I Am the Century alla Pinacoteca Agnelli approfondisce l’idea di Alice Neel come “cronista della vita” e dei suoi dipinti quali rappresentazioni della “commedia umana”. Strutturata in sei capitoli che si intrecciano con la sua biografia, il progetto evidenzia la relazione unica dell’artista con i soggetti e le loro storie di vita, dalla nascita alla morte, attraverso la crescita fino all’età adulta, lo sviluppo della sessualità, la creazione di relazione e legami, ma anche la formazione di una coscienza civica e politica.
La mostra Alice Neel. I Am the Century è sviluppata in stretta collaborazione con l’Archivio Alice Neel. La mostra è accompagnata da una pubblicazione che vuole dare una lettura critica e profonda dell’umanesimo di Alice Neel costruendo un viaggio attraverso la sua vita artistica e personale. La pubblicazione include testi di accademici e artisti, arricchiti da numero esteso di illustrazioni, fotografie d’archivio e documenti.
PIOTR UKLAŃSKI. Faux Amis
Invitato a proporre un progetto di interazione con la Collezione Permanente della Pinacoteca, l’artista polacco sceglie di interagire con l’intero spazio dello Scrigno, in un gioco – a tratti provocatorio - di assonanze, rimandi e relazioni con le sue opere pittoriche, installative e fotografiche. Il titolo della mostra Faux Amis (falsi amici), espressione francese che descrive due parole che, in lingue diverse, suonano simili ma hanno significati molto differenti, anticipa come Uklański contrapponga le sue opere a quelle di Bernardo Bellotto, Henri Matisse, Pierre-Auguste Renoir, Antonio Canova ed Edouard Manet. L’artista delinea similitudini che spesso si basano sul genere pittorico e su richiami formali e iconografici, rimandando a letture della storia complesse e stratificate. Con un approccio da lui stesso definito “cannibalistico”, Uklański setaccia la storia dell’arte e trova sostentamento in secoli di arte prodotta da artisti e artiste che lo precedono. Faux Amis sottolinea il ruolo dello studio e della conoscenza della storia dell’arte nelle pratiche contemporanee e presenta inaspettati punti di vista sui capolavori della Collezione Permanente.
BIOGRAFIE ARTISTI
ALICE NEEL
Nata nel 1900 a Merion Square, Pennsylvania, Neel ha vissuto a Philadelphia e all’Havana prima di stabilirsi a New York (dove ha vissuto fino alla sua morte nel 1984) diventando parte del milieu artistico del quartiere di Harlem. Ha dipinto figurativamente per tutta la sua vita, spesso usando le persone “intorno a lei” come soggetti, modelli e muse. Per Neel questo significava ritrarre sia le persone che vivevano a Harlem, che sconosciuti, amici e gli intellettuali che condividevano la sua vicinanza al Partito Comunista. Ritrattista in un’epoca dominata dall’Espressionismo Astratto, Neel dedicò attenzione speciale ai soggetti femminili che dipinse spesso nudi e incinta. L’aspetto introspettivo del lavoro di Neel, la sua capacità di catturare l’essenza dei suoi soggetti e la loro anima, l’hanno resa oggi una delle artiste più apprezzate e rispettate del ventesimo secolo.
Il suo lavoro è stato di recente oggetto di retrospettive al Metropolitan Museum of Art di New York, al Guggenheim Museum Bilbao e al Centre Pompidou di Parigi. È parte delle collezioni permanenti di istituzioni quali l’Art Institute of Chicago; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden a Washington, DC; il Metropolitan Museum of Art; Moderna Museet a Stoccolma; Museum of Contemporary Art a Los Angeles; il Museum of Fine Arts a Houston; il Museum of Modern Art a New York; la National Gallery of Art a Washington, DC; il Philadelphia Museum of Art; la Tate Modern di Londra; il Walker Art Center a Minneapolis in Minnesota; il Whitney Museum of American Art a New York.
PIOTR UKLAŃSKI
Nato nel 1968 a Varsavia, Polonia, Uklański vive tra Varsavia e New York, dove si è contraddistinto insieme a una generazione di artisti, come Maurizio Cattelan, Vanessa Beecroft, Elizabeth Peyton e Rirkrit Tiravanija, che furono i protagonisti della vibrante scena di New York negli anni Novanta. Profondamente interessato al potere intrinseco delle immagini, una posizione che è reminiscente dei suoi studi - pittura all’Accademia di Belle Arti di Varsavia e fotografia alla Cooper Union di New York, Uklański non si è mai legato a un particolare linguaggio artistico mentre ha sempre impiegato la sua identità quale vero e proprio medium del suo lavoro.
L’opera di Uklański è stata oggetto di mostre personali in istituzioni quali Secession a Vienna; Musée d’art moderne et contemporain a Strasburgo; Zachęta Galleria Nazionale d’Arte di Varsavia; il Bass Museum of Art a Miami; Dallas Contemporary; e il Metropolitan Museum of Art a New York; ha partecipato a diverse mostre ricorrenti tra cui le biennali di San Paolo, Istanbul, Venezia, la Biennale del Whitney e documenta a Kassel e Atene. Il suo lavoro è parte delle collezioni del Metropolitan Museum of Art; il Museum of Modern Art e il Solomon R. Guggenheim a New York; la Tate Modern di Londra; il Walker Art Center di Minneapolis; il Museum of Contemporary Art di Chicago; il Museo d’Arte Moderna di Varsavia; e la Pinault Collection a Parigi e Venezia.
NUOVO TEAM CURATORIALE
Dal 1° giugno 2025 si sono unite al team della Pinacoteca Agnelli due nuove professionalità che arricchiscono e completano il nucleo curatoriale accanto alla direttrice Sarah Cosulich e al capo curatore Pietro Rigolo (1981, Pordenone), rientrato in Italia a gennaio 2025 dopo anni al Getty Research Institute di Los Angeles: Nicola Trezzi (1982, Magenta), nominato curatore, in arrivo dal CCA – Center for Contemporary Art di Tel Aviv-Yafo, e Raphaële Sevrain (1998, Parigi), nel ruolo di assistente curatrice. Con questi ingressi, la Pinacoteca dimostra il suo dinamismo curatoriale e la sua capacità di riportare in Italia talenti che si sono formati all’estero, affermandosi come polo dal respiro internazionale e punto di riferimento per il sistema dell’arte contemporanea.
ALICE NEEL
I Am the Century
A cura di Sarah Cosulich e Pietro Rigolo | Pinacoteca Agnelli, terzo piano
Beyond the Collection
PIOTR UKLAŃSKI
Faux Amis
Pinacoteca Agnelli, Scrigno, con interventi al Museo di Anatomia Umana Luigi Rolando e al Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti
31 ottobre 2025 – 6 aprile 2026
INFORMAZIONI GENERALI
Pinacoteca Agnelli
Lingotto, Via Nizza, 230/103 10126 Torino
ORARI E BIGLIETTI
Da martedì a domenica
Pista 500 dalle 10 alle 21
Pinacoteca Agnelli dalle 10 alle 19
FIATCafé500 dalle 10 alle 21, accesso gratuito.
Intero Pinacoteca € 10. Ridotto € 8 gruppi, over 65, convenzionati.
Intero Pista 500 € 4. Ridotto € 2.
Combo Pinacoteca + Pista 500 € 12. Ridotto € 8.
Consultare il sito web di Pinacoteca Agnelli per aggiornamenti sulle aperture e chiusure straordinarie dell’istituzione: www.pinacoteca-agnelli.it/visita
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