venerdì 14 settembre 2018

A Torino nasce il Passaporto Culturale: libero accesso a 32 musei del Piemonte per i bimbi nel primo anno di vita


Dal 14 settembre, l’Anagrafe Centrale di Torino distribuirà all’atto dell’iscrizione per le nuove nascite, il “Passaporto Culturale”La Città di Torino, con il coinvolgimento di diversi Assessorati (Innovazione, Cultura, Politiche Sociali e Salute), ha infatti aderito al progetto Nati con la Cultura, frutto della collaborazione dell’Ospedale Sant’Anna di Torino e dalla onlus Fondazione Medicina a Misura di Donna. Grazie alla partnership con  Abbonamento Musei, consentirà a  tutte le famiglie, per il primo anno di vita del figlio, il libero accesso a 32 musei del Piemonte accreditati Family and Kids friendly”, luoghi accoglienti, sereni e stimolanti che contribuiscono al supporto genitoriale nell’educazione: è un progetto per i primi mille giorni di vita che, per ogni individuo, sono fondamentali per il futuro sviluppo bio-psico-sociale.

Obiettivo generale dell’Assessorato alla Cultura e quello alla Salute, Politiche Sociali e Abitative è infatti individuare un percorso che sviluppi l’accessibilità universale della Cultura, con lo scopo di superare ostacoli fisici, cognitivi, sensoriali, economici  che spesso scoraggiano o impediscono la partecipazione culturale.

La Prof.ssa Chiara Benedetto, Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus, illustra le ragioni a sostegno del progetto: “La traiettoria della vita è influenzata non solo dal patrimonio genetico che ereditiamo dai nostri genitori, ma anche dalle esposizioni ambientali, dalle relazioni familiari e sociali, da scelte comportamentali e dal contesto storico-culturale. Già l’ambiente intrauterino è in grado di condizionare l’espressione dei nostri geni e se si pensa che a partire dal concepimento fino ai primi 3 anni di vita le aree di comunicazione fra i neuroni del nostro cervello, le sinapsi neuronali, si sviluppano molto rapidamente a fronte di vari stimoli, è ipotizzabile che sollecitazioni fisiche e psichiche positive possano contribuire al pieno raggiungimento delle nostre potenzialità cognitive, relazionali e sociali.

L’Ente che ha ideato il “Passaporto culturale”, dal 2011 ha avviato un progetto di ricerca-azione all’Ospedale Sant’Anna di Torino sulla relazione virtuosa tra “Cultura e Salute”, con oltre 40 istituzioni culturali del territorio che stanno contribuendo a migliorare tangibilmente la qualità percepita dell’ambiente ospedaliero attraverso le arti visive, la musica e il teatro.

Il “Passaporto culturale”, sperimentato al Sant’Anna dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna in collaborazione con Palazzo Madama, viene consegnato dai medici dal 2014 alla famiglia di ogni nuovo nato nell’ospedale: la Cultura entra così a far parte delle raccomandazioni per la buona crescita e crea una connessione tra famiglie, ospedale e città, attraverso il suo Museo. Adottato nella fase pilota anche dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli-Museo di Arte Contemporanea,  grazie all’accordo tra la Onlus con l’Associazione Abbonamento Musei oggi è operativo in ben 32 Musei Piemontesi che hanno svolto un percorso per  dare valore ai loro programmi dedicati alle Famiglie e diventare sempre più “Family and Kids Friendly”. Vi avevo già parlato del progetto al seguente link: Nati con la Cultura

Il progetto torinese è inoltre operativo a Pavia e a Brescia. Parteciperanno a breve anche Roma, Milano, Firenze e Napoli

Dichiara Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino:  Nati con la Cultura-Il Passaporto Culturale rientra appieno nelle attività del progetto “Torino verso una città Accessibile”, percorso che la Città ha avviato con esperti e operatori culturali nell’Anno Europeo del Patrimonio sul tema dell’Accessibilità culturale universale per arrivare a definire delle linee guida e poi delle politiche condivise sulla progettazione e produzione di cultura in modo accessibileÈ un brillante esempio di collaborazione tra settori diversi dell’Amministrazione pubblica e tra diverse istituzioni e rappresenta un passo importante per la consapevolezza che la Cultura ha nel benessere e nella crescita in salute delle persone sin dai primi anni di vita. Il progetto valorizza l’impegno dei Musei che hanno aderito al percorso per diventare Family and Baby Friendly, luoghi accoglienti. Luoghi capaci dare servizi costruiti secondo i criteri del Design for all, ovvero a partire dai bisogni e dalle esigenze delle persone. Sono davvero orgogliosa di offrire ai nuovi nati e alle loro famiglie uno strumento di cittadinanza culturale, un progetto concreto che ha come scopo il coinvolgimento di un pubblico più ampio.

Il Passaporto culturale è scaricabile per tutti i nati nel Piemonte anche dal sito www.naticonlacultura.it.

1 commento:

  1. Se l'iniziativa ha lo scopo di coinvolgere coppie giovani nella conoscenza dei nostri musei, può essere utile. Che serva per i neonati e i pargoletti è molto opinabile. Oltretutto l'aria dei musei è spesso stantia e viziata, pericolosa per i bambini. Portateli all'aria aperta, dove ci sia meno inquinamento e aspettate che abbiano dai sei anni in su per infliggere loro cose belle da vedere, con adeguate spiegazioni. Il provvedimento attuale mi pare solo demagogico.

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