lunedì 11 marzo 2019

Il Teatro Regio di Torino riscopre AGNESE, opera semiseria di Ferdinando Paer diretta da Diego Fasolis


Martedì 12 marzo 2019, alle ore 20, il Teatro Regio mette in scena il nuovo allestimento dell’opera Agnese di Ferdinando Paer (1771-1839), proposta in prima rappresentazione moderna, Orchestra e Coro diretti da Diego Fasolis. Il nuovo allestimento vede Leo Muscato alla regia e come interpreti María Rey-Joly (Agnese), Markus Werba (Uberto), Edgardo Rocha (Ernesto), Filippo Morace (Don Pasquale), Andrea Giovannini (Don Girolamo), Lucia Cirillo (Carlotta), Giulia Della Peruta (Vespina) e Federico Benetti (il custode). Istruisce il coro Andrea Secchi.

L’opera semiseria Agnese è un piccolo capolavoro dimenticato del melodramma italiano di primo Ottocento. La sua riscoperta risale al 2008 con una registrazione in forma di concerto diretta proprio da Diego Fasolis che ha raccontato: «Agnese è solo una delle opere straordinarie che giacciono in archivi più o meno noti e prestigiosi. Molti Teatri iniziano a voler e dover proporre novità al proprio pubblico. Funziona bene con il Barocco, spesso con strumenti originali, e piano piano si avanza con curiosità ed entusiasmo verso epoche più vicine e altrettanto ricche. Sono stimolato da qualsiasi repertorio che permetta di costruire con i musicisti un’intesa a beneficio della qualità del lavoro e della vita che passa poi al pubblico, che ci auguriamo di incantare con Agnese. Sognare, commuoversi, sorridere e piangere in un bel sogno a lieto fine. Questo è Agnese di Paer».

Un’occasione unica per riscoprire il capolavoro di uno dei massimi esponenti internazionali della musica italiana del suo tempo: tra il 1792, anno del primo vero successo, e i primi decenni dell’Ottocento, le opere di Paer raccolsero grandi consensi nei principali teatri europei. Paer lavorò a Vienna, alla corte di Dresda per Federico Augusto III di Sassonia, fu compositore imperiale di Napoleone Bonaparte, dal 1813 direttore del Théâtre Italien di Parigi, ruolo mantenuto tra alterne vicende fino al 1827, quando gli successe Gioachino Rossini, e infine insegnante di composizione al Conservatorio parigino.

Agnese è fuggita con l’amante Ernesto, da cui ha avuto una figlia; tradita e abbandonata, torna per chiedere perdono e riabbracciare il padre Uberto. Lo trova però rinchiuso in manicomio, in preda alla follia per averla creduta morta. Saranno una geniale intuizione del medico Don Girolamo e il potere del ricordo e della musica a restituire la ragione a Uberto e ad Agnese l’amore di suo padre e di Ernesto, in un commovente e raro lieto fine.

Come in un dramma contemporaneo, il libretto di Luigi Buonavoglia mette in scena rapporti e legami che vanno ricuciti e sentimenti feriti che possono essere sanati, e modernamente descrive la follia non come condizione “romantica”, orribile e fatale, ma come una malattia, che può essere curata e finanche guarita. Tutto questo fa di Agnese una pagina di teatro originale e di grande interesse, dove Paer mostra, oltre a una grande modernità compositiva, anche una capacità drammaturgica fuori dal comune, che impiega la musica a favore della scena con magistrale equilibrio tra momenti espressivi, comicità e azione.

Nelle vesti di Agnese sarà il soprano spagnolo María Rey-Joly: formatasi con grandi nomi della lirica quali Brigitte Fassbaender, Raina Kabaiwanska e Plácido Domingo, ha vinto il primo premio nell’VIII Concorso internazionale “Francisco Alonso” di Madrid, ed è interprete versatile e dall’ampio repertorio, che va dalla zarzuela alle principali figure femminili mozartiane. Il baritono austriaco Markus Werba (Uberto) ha calcato i principali palcoscenici mondiali, come quelli della Royal Opera House Covent Garden, del Metropolitan Opera New York e della Wiener Staatsoper. Nei panni di Ernesto troviamo il tenore Edgardo Rocha che ha avuto la definitiva consacrazione di pubblico come interprete di Don Ramiro nel film La Cenerentola, una favola in diretta con la regia di Carlo Verdone e la direzione di Gianluigi Gelmetti. Le pagine comiche dell’opera sono affidate agli interventi di Don Pasquale, basso, che avrà la voce di Filippo Morace, vincitore del concorso Belli di Spoleto nel 1999 e che ha al suo attivo numerose interpretazioni in titoli barocchi e di repertorio storico. Completano il cast Andrea Giovannini come Don Girolamo, avanguardistico protomedico dell’ospedale dei folli, Lucia Cirillo (Carlotta), Giulia Della Peruta (Vespina), Federico Benetti (il custode dei pazzi), Sofia La Cara ed Esmeralda Bertini (la figlia di Agnese). Maestro al cembalo è Carlo Caputo.

Le scene di questa nuova produzione sono firmate da Federica Parolini, i costumi da Silvia Aymonino, le luci da Alessandro Verazzi. Alessandra De Angelis è assistente alla regia e Anna Varaldo assistente alle scene.
 
Diego Fasolis si è distinto per l’attenzione alle interpretazioni storiche e ai titoli di repertorio barocco e classico meno eseguiti. Le sue letture scrupolose ma mai dogmatiche gli sono valse prestigiosissime collaborazioni e decine di incisioni discografiche, tra cui due premiate con l’ECHO Klassik 2013 nelle sezioni Prima registrazione mondiale (per l’album Mission con Cecilia Bartoli) e Opera dell’anno (per l’Artaserse di Vinci, alla guida dell’orchestra Concerto Köln).

Leo Muscato, che ha vinto nel 2013 il Premio Abbiati come miglior regista d’opera e nel 2016 l’International Opera Award assegnato dalla Fondazione Verona per l’Arena, è alla sua seconda prova sul palcoscenico del Regio, dopo L’Incoronazione di Dario (Stagione 2016-2017); il titolo, non di repertorio e in bilico tra registro drammatico e interventi buffi dell’opera semiseria, ben si presta alla lettura di un regista che da qualche anno si occupa di ricerca sulle diverse possibilità espressive dei quattro principali registri interpretativi: Tragico, Drammatico, Commedia e Comicità.

Agnese sarà trasmessa su Sky Classica. Proseguendo la collaborazione con Dynamic, verrà realizzato un DVD dell’opera. Prima della Prima, lo storico programma televisivo sul mondo dell’opera, ora in onda su Rai 5, dedica una puntata a questa nostra nuova produzione e Save the date, l’agenda culturale di Rai 5 che presenta gli appuntamenti più importanti della scena italiana, dedica un servizio. Rai Radio3 registrerà l’opera e la trasmetterà in data da definire. 

Maggiori info:  www.teatroregio.torino.it

 


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