lunedì 12 aprile 2021

APPROFONDIMENTI: la Chiesa della S.S. Annunziata, costruita tra il 1915 ed il 1935 sotto i portici di via Po 45 a Torino

Passeggiando lungo via Po quasi non si scorge, inserita com'è nella cornice dei portici, la bella facciata della Chiesa della SS. Annunziata, sita al numero 45. Forse l’avrete notata nel periodo delle festività natalizie, quando ospita lo storico presepe meccanico. Ma le ragioni per osservarla con maggiore attenzione sono numerose.

E’ stata edificata tra il 1915 ed il 1935, su progetto dell'ing. Giuseppe Gallo, in prossimità di una precedente costruzione, l’antico edificio di culto, realizzato dall'ing. Carlo Morello, a partire dal 1648, su commissione della Confraternita della SS Annunziata. Per decisione del Comune, la vecchia chiesa dovette essere distrutta, sia poiché la sua ampiezza era divenuta insufficiente per ospitare i fedeli, sia per permettere l'apertura di quella che diverrà via S. Ottavio. Così avvenne nel 1926.

La costruzione di una nuova chiesa poneva il problema del suo inserimento all'interno di una via caratterizzata da edifici castellamontiani. L'edificazione non poteva avvenire che in "stile", secondo una prassi ormai consolidata. Nella costruzione della nuova Chiesa della SS. Annunziata la prima fase del cantiere (1918 - 1926) riguardò la Cappella dell'Addolorata e la galleria di accesso (ora denominata Galleria degli Artisti), insieme con l'abside, la Sacrestia e la Casa parrocchiale. Nella Cappella dell'Addolorata, aperta al culto il 1 agosto 1926, si svolsero tutte le funzioni religiose sino al 26 ottobre 1929, data di consacrazione del nuovo edificio. La Cappella si presenta composta da tre navate, di cui quella centrale è conclusa con un'abside semicircolare coperta da volta a botte e catino terminale. Lungo i lati maggiori della cappella, superiormente alle navate laterali, si sviluppano i due matronei; al centro della navata l'incrocio delle volte a botte è sormontato da una cupola ellissoidale, raccordata alle volte con quattro pennacchi sferici. 

La collocazione attuale di uno dei capolavori contenuti nella chiesa, il Gruppo ligneo raffigurante l'Addolorata sull'altare, riproduce puntualmente quella voluta dalla Confraternita della SS. Annunziata nel 1773. In quell'anno, i Confratelli decisero infatti di costruire, a fianco del presbiterio della loro chiesa, una cappella nuova per "esporre alla continua divozione de' Fedeli la Pietà esposta in Machina". Il gruppo, progettato dal Beaumont, è noto quindi come "Machina" processionale. Ma sono anche altre le opere di arredo che sono state trasferite dal precedente edificio nel nuovo. In particolare, risale al 1708 la costruzione degli stalli del coro di Carlo Maria Ugliengo e Lorenzo Enon. Del 1716 l'organo, su progetto di Callandra. Nel 1743 fu realizzato l’altare maggiore su progetto di Vittone: nella chiesa antica, su ambo i lati dell'altare, vi erano due porte sormontate da due basso rilievi tondi, raffiguranti, su uno, la fuga in Egitto e sull'altro la natività della Vergine. Nella ricostruzione della chiesa, i due portali sono dati rimossi e trasferiti nella cappella sotterranea. Anche la nuova chiesa ha visto il coinvolgimento di artisti quali Francesco Martinez, con la realizzazione della nuova facciata risalente al 1932 realizzata in travertino e dell'altare della Cappella dell'Addolorata.

Sono stati realizzati numerosi interventi, parte di un Programma Generale di Restauro e Valorizzazione del complesso della SS.Annunziata, avviato a partire dal 1996, per il quale è stato ottenuto il Nulla-Osta della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte.

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