
Piero Gilardi (Torino 1942) dopo le prime ricerche vicine
alla Post-Pop Art, partecipa alla nascita del Movimento Arte Povera. Si dedica
negli anni ’70 al fenomeno della creatività collettiva operando in vari ambiti
sociali. Negli anni ’80 sperimenta i nuovi linguaggi tecnologici e inizia a
realizzare una serie di opere in “realtà virtuale”. Dal 2002 lavora al progetto
Parco d’Arte Vivente di Torino.
Il volume raccoglie i principali scritti e interventi di
Piero Gilardi elaborati in mezzo secolo di attività artistica, critica, teorica
e politica, dalle esperienze più vivaci degli anni Sessanta fino agli ultimi
sviluppi dell’arte dei nuovi media e alla creazione del PAV - Parco Arte
Vivente a Torino, che lui ama considerare un “incubatore di coscienza
ecologica”.
Scrive Tommaso Trini nel testo introduttivo: “Da mezzo
secolo Piero Gilardi ci restituisce Terra a zolle, pezzo a pezzo, in scala al
vero 1:1 e colori sinceri. L’intelligenza e la visione dell’artista sono il
nido concettuale che il discorso antepone di solito alla vista di Terra dai bei
tappeti-natura (…)”.
E dice Gilardi: “Mentre l’odierna devastante crisi
sembra condurre il postcapitalismo liberista all’implosione, si aprono
lentamente gli spazi per la costruzione di un’alternativa politica globale, i
cui punti di forza sono la cosiddetta conversione ecologica del modello produttivo-estrattivo
e la costituzione di una nuova democrazia per la gestione di tutti i beni
comuni (…)".
Altre informazionii sul sito: www.gamtorino.it
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