A poco più di 20 km
da Torino, nel comune di San Benigno Canavese, si trova
l’Abbazia di Fruttuaria, edificio originariamente in stile
romanico, ristrutturato nel ‘700 secondo il gusto barocco e
neoclassico.
La fondazione
dell’abbazia si deve a Guglielmo da Volpiano, costruttore e
restauratore di numerosi edifici religiosi in Piemonte e Francia. I
lavori ebbero inizio il 23 febbraio del 1003, al cospetto del vescovo
di Ivrea Ottobiano e del re d’Italia Arduino. L’ubicazione
prescelta era quella del feudo di Gugliemo, in una località ove
avveniva all’epoca la riproduzione degli agnelli, fructus in
latino medievale e da qui il nome di Fruttuaria.
Il completamento
dell’abbazia risale agli anni 1006-1007 e fino al 1027, anno della
bolla pontificia di Giovanni XIX, il monastero rimase indipendente da
Roma. I monaci vi seguivano la regola benedettina secondo i canoni
della riforma cluniacense. Il periodo di massimo splendore si colloca
tra XII e XIII secolo: oltre a possedere alle proprie dipendenze
chiese in Italia, Francia ed Austria, gli abati governavano
direttamente le terre di San Benigno, Montanaro, Lombardore e Feletto
e potevano persino battere moneta.
Seguì un
progressivo declino culminato nel 1477 con la perdita del privilegio
di nominare l’abate, sostituito da un “commendatario” mandato
da Roma. Nel 1585 papa Sisto V, deciderà per la soppressione del
monastero che diverrà una collegiata di preti secolari.
Dopo anni bui, nel
1741 il papa decise di rinunciare al possesso delle terre abbaziali
occupate militarmente da Vittorio Amedeo II di Savoia. Il nuovo abate
commendatario, Carlo Vittorio Amedeo Ignazio delle Lanze,
decise quindi di riportare Fruttuaria al suo antico splendore e nel
1770 fece abbattere gli edifici romanici, con l’eccezione del
campanile, che si può ammirare ancora oggi, e fece realizzare dagli
architetti Vittone e Quarini una nuova costruzione ispirata alla
Basilica di San Pietro.
Con la metà del
1800 la chiesa diverrà una normale parrocchia e gli edifici annessi
saranno affidati ai salesiani di Don Bosco. Solo nel 1952 il parroco
di San Benigno riceverà nuovamente dal Papa il titolo di abate.
Nel 1979, durante i
lavori di posa dell’impianto di riscaldamento, riemerse un mosaico
risalente al 1066. La Soprintendenza Archeologica del Piemonte
promosse quindi ulteriori scavi che portarono al ritrovamento di
altri mosaici, ma soprattutto al recupero delle fondazioni della
chiesa romanica.
A partire dal 2004 è
aperto un percorso di visita che si snoda sotto la pavimentazione
dell’attuale chiesa e che consente di ammirare le parti più
antiche dell’abbazia.
Osservando
l’edificio dall’esterno, è possibile apprezzare la torre
campanaria, come già sottolineato, ancora l’originaria in stile
romanico. E’ collocata sul lato nord della chiesa ed è costruita
con blocchi di pietra accuratamente squadrati; ha sezione quadrata di
circa 10 metri di lato, con muri di 2,5 metri di spessore e s'innalza
per 33 metri di altezza Numerose monofore e bifore alleggeriscono la
struttura. All'interno del campanile esistono due cappelle
sovrapposte; in una di esse si trova un affresco raffigurante una
Madonna col Bambino che risale alla prima decade dell'XI
secolo.
Dall’analisi
delle fondamenta poste sotto la chiesa nuova, si è potuto risalire a
quale fosse la planimetria dell’edificio abbaziale progettato da
Guglielmo da Volpiano. La chiesa doveva possedere tre navate con un
esteso transetto. E’ ancora intuibile la presenza di un altare
(l'altare della Croce) posto di fronte alla cosiddetta "rotonda
del Santo Sepolcro", fulcro della liturgia celebrata a
Fruttuaria.
I
mosaici emersi durante gli scavi sono i resti del raffinato pavimento
realizzato con tessere calcaree bianche e nere che disegnano motivi
geometrico-vegetali e figure di animali fantastici. Particolarmente
suggestivo è il pannello rettangolare posto a sud dell'altare della
Croce, che mostra due grifi che si affrontano e tra di essi la
raffigurazione del cosiddetto albero della vita.
ABBAZIA DI
FRUTTUARIA
Piazza Cardinale
delle Lanze 1
Le visite sono a
cura dell’Associazione
Amici di Fruttuaria.Info gruppi e prenotazioni:
tel. 011 9880487 – 338 4128795 – e-mail: no.ma@libero.it
Aperture
ordinarie
Prima e
terza domenica del mese, dalle 15.00 alle 17.00
Visite infrasettimanali per gruppi o scolaresche su appuntamento Agosto chiuso
Visite infrasettimanali per gruppi o scolaresche su appuntamento Agosto chiuso
Biglietti:
Ingresso gratuito
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