Fino al 30 giugno 2019 il Forte di Bard, in Valle d’Aosta, ospita la mostra Il Guercino. Opere da quadrerie e collezioni del Seicento, una selezione di 54 opere del grande pittore centese, considerato uno dei massimi interpreti della pittura emiliana barocca. L’esposizione è organizzata dal Forte di Bard in collaborazione con il Polo Museale dell’Emilia Romagna e la Pinacoteca Nazionale di Bologna e curata da Elena Rossoni e Luisa Berretti.
Giovan Francesco Barbieri, detto il
Guercino, nel
corso della sua lunga vita realizzò numerose pale d’altare destinate a una
fruizione pubblica all’interno di edifici religiosi, a partire dalle chiese di
campagna della pianura centese sino alla basilica di San Pietro in Vaticano a
Roma. L’artista fu però molto amato ed ebbe importanti commissioni anche da
privati, che chiesero sue opere per arricchire le proprie collezioni e
quadrerie. Il Libro dei conti
dell’artista permette infatti di individuare importanti richieste da parte di
ecclesiastici, regnanti e famiglie nobiliari.
Proprio a questo secondo gruppo di dipinti è dedicata la mostra ospitata al Forte di Bard. Tra queste opere, ora conservate sia in collezioni private che pubbliche, appaiono dipinti di grande innovazione figurativa, riferibili a diverse fasi della sua attività, dal vivo colorismo della fase giovanile alla maggiore compostezza classica delle opere tarde. Si tratta di una serie di dipinti di soggetto religioso, mitologico, letterario, di dimensioni variabili a seconda della destinazione all’interno delle quadrerie private dell’epoca.
Le commissioni, oltre che attraverso
i dipinti, sono testimoniate in mostra anche da una significativa serie di stampe
realizzate da incisori a lui vicini come Giovanni Battista Pasqualini. I
disegni, che rimasero per la gran parte nel suo studio, costituiscono
un’accezione particolare del Guercino
privato, trattandosi soprattutto di opere che il pittore custodiva
personalmente, sia per utilizzarle per creazioni proprie o degli allievi
all’interno della propria bottega.
Giovanni Francesco Barbieri (Cento 1591 - Bologna 1666) è ritenuto
uno degli artisti più rappresentativi della fase matura del Barocco e la sua
abilità tecnica e l’originalità del tocco ebbero notevole influsso
sull’evoluzione delle decorazioni nel XVII secolo. La produzione del Guercino,
del tutto priva dalle pesantezze e opacità che intralciano alcuni artisti
coevi, è caratterizzata da forti contrasti di luce e da ombreggiature ariose
che, pur non divenendo mezzo per ottenere valori costruttivi come nel
Caravaggio, creano una freschezza e una trasparenza caratteristiche. Assimila,
attraverso Dosso Dossi e Scarsellino, la lezione cromatica di Tiziano, che
costituisce la vera premessa alla sua pittura di tocco, a grandi macchie
liquide e luminose di colore. L’incontro a Bologna con Ludovico Carracci fu
l’evento che allargò gli orizzonti dell’artista alla cultura più aggiornata del
tempo, senza cancellare l’ispirazione comunque naturalistica che resta alla
base della sua creazione. Lo stile largo e movimentato che si afferma a partire
dal 1616 con la pala di Bruxelles con Madonna e Santi, culmina più tardi con la
Vestizione di S. Guglielmo
d'Aquitania (1620, Pinacoteca di Bologna), capolavoro da considerarsi già
pienamente barocco. Chiamato a Roma nel 1621 da Papa Gregorio XV, decorò una
sala del Casino Ludovisi con l’Aurora,
sviluppando una linea naturalistica quasi caravaggesca, soprattutto nella
realizzazione delle figure, illusionisticamente narrativa. Rientrato a Bologna,
la sua pittura si rivolse a un pacato classicismo, sotto l’influsso di Guido
Reni, dal quale ereditò il ruolo di caposcuola della pittura bolognese della
seconda metà del Seicento.
Forte di Bard. Valle d’Aosta
Orari
Feriali 10.00 | 18.00
Feriali 10.00 | 18.00
Sabato, domenica e festivi 10.00 |
19.00
Lunedì chiuso
Aperture straordinarie
Lunedì 29 aprile (Ponte Primo
Maggio) 10.00 | 18.00
Tariffe
Intero 10,00 euro
Ridotto 8,00 euro
Cumulativo con la mostra Wildlife Photographer of the Year
Intero 15,00 - Ridotto 12,00
Informazioni al pubblico
Associazione Forte di Bard
T. + 39 0125 833811
info@fortedibard.it
www.fortedibard.it



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