venerdì 19 aprile 2019

La Gazzetta del Popolo. Una mostra in tre sedi celebra i 135 anni di attività del noto quotidiano piemontese


La Gazzetta del Popolo ha raccontato la nostra storia dal 1848 al 1983. In 135 anni il quotidiano torinese è stato tra i principali giornali italiani ed oggi una mostra curata dal giornalista Luca Rolandi ne celebra l'impresa. Da giovedì 18 aprile saranno tre le sedi dell'esposizione ad ingresso gratuito: Polo del ‘900, Palazzo Lascaris e Museo nazionale del Risorgimento di Palazzo Carignano. A realizzarla hanno collaborato il Consiglio regionale del Piemonte, il Museo nazionale del Risorgimento, il Polo del ‘900, la Fondazione Donat-Cattin, l'Ordine dei Giornalisti, il Centro Pestelli, il Museo della stampa di Mondovì, l'Archivio storico della Città di Torino, l'Università di Torino ed il collezionista Giorgio Coraglia con la sua raccolta.

Con l'intento di far scoprire alle nuove generazioni l'importanza storica del quotidiano, la mostra illustra i momenti salienti della Gazzetta, protagonista dapprima del periodo risorgimentale, poi dell'epoca fascista (con una importante pagina culturale, il “Diorama letterario”, su cui scrissero i più importanti intellettuali italiani ed europei del momento), del dopoguerra fino ai periodi più difficili dell'autogestione, con la conseguente chiusura nel 1983.

La mostra è suddivisa in tre sezioni storiche e tematiche:

Al Museo del Risorgimento dal 1848, anno della fondazione, al 1915. Sono esposti numerosi documenti originali inediti, relativi alla proprietà della testata, oggetti in uso in redazione, i bozzetti dei mestieri della Torino dell’800 e le caricature dei fondatori del giornale.
Orario: sempre aperto dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17). Chiuso lunedì 6 e 13 maggio.
Chiusura della mostra: 19 maggio 2019.

A Palazzo Lascaris gli anni dal 1915 al 1945, il periodo in cui il giornale era allineato con il governo fascista, fino alla Gazzetta d’Italia. In esposizione le pagine del Diorama letterario, i supplementi tematici, le vignette satiriche. Una parte è dedicata alla crisi del giornale del 1974, che portò alla prima sospensione della tiratura, crisi in cui la Regione ebbe un ruolo di mediazione con il presidente Aldo Viglione.
Orario: dal lunedì al venerdì 9 – 17. Chiuso nei giorni festivi.
Chiusura della mostra: 6 maggio 2019.

Al Polo del ‘900 il periodo tra il 1946 e il 1983. Sono presentate le interviste a chi lavorò alla Gazzetta tra gli anni ‘60 e ‘80, le prime pagine relative ai grandi eventi dal 1945 al 1983, i documenti delle crisi aziendali del 1974, 1981 e del 1983 e il periodo dell’autogestione.
Orario: dal martedì alla domenica 10-18, giovedì 14-22. Lunedì chiuso
Chiusura della mostra: 19 maggio 2019

Ad arricchire l'esposizione sono presenti i video con le interviste a 15 tra giornalisti e tipografi, le immagini storiche concesse dalla Teche Rai e dall’Archivio cinematografico della Resistenza sull’inaugurazione della sede in corso Valdocco del 1930, le gite sociali e la crociera con i lettori, il lavoro alla Gazzetta negli anni ’60.

Alicubi ha realizzato il catalogo, che raccoglie i contributi di Sergio Soave, Claudio Donat-Cattin, Alberto Sinigaglia, Luca Rolandi, Umberto Levra, Mauro Forno, Bartolo Gariglio, Iole Scamuzzi, Dino Aloi, Ezio Mauro, Giampaolo Boetti, Piero Bianucci, Salvatore Tropea, Gian Mario Ricciardi, Beppe Fossati, Cesare Martinetti, Cenzino Mussa, Giampiero Gramaglia, Lorenzo Gigli, Franco Piccinelli.

Lunedì 6 maggio, in occasione della Giornata per la libertà di stampa, si svolgerà a Palazzo Lascaris un convegno dal titolo: “LIBERI DI INFORMARE? Dalla Gazzetta del Popolo al City Journalism”, rivolto al pubblico ed ai giornalisti iscritti alla piattaforma Sigef.


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