La Gazzetta del Popolo ha raccontato la
nostra storia dal 1848 al 1983. In 135 anni il quotidiano torinese è
stato tra i principali giornali italiani ed oggi una mostra curata dal
giornalista Luca Rolandi ne celebra l'impresa. Da giovedì 18 aprile
saranno tre le sedi dell'esposizione ad ingresso gratuito: Polo del
‘900, Palazzo Lascaris e Museo nazionale del Risorgimento di
Palazzo Carignano. A realizzarla hanno collaborato il Consiglio
regionale del Piemonte, il Museo nazionale del Risorgimento, il Polo
del ‘900, la Fondazione Donat-Cattin, l'Ordine dei Giornalisti, il
Centro Pestelli, il Museo della stampa di Mondovì, l'Archivio
storico della Città di Torino, l'Università di Torino ed il
collezionista Giorgio Coraglia con la sua raccolta.
Con l'intento di far scoprire alle
nuove generazioni l'importanza storica del quotidiano, la mostra
illustra i momenti salienti della Gazzetta, protagonista dapprima del
periodo risorgimentale, poi dell'epoca fascista (con una importante
pagina culturale, il “Diorama letterario”, su cui scrissero i più
importanti intellettuali italiani ed europei del momento), del
dopoguerra fino ai periodi più difficili dell'autogestione, con la
conseguente chiusura nel 1983.
La mostra è suddivisa in tre sezioni
storiche e tematiche:
– Al Museo del Risorgimento
dal 1848, anno della fondazione, al 1915. Sono esposti numerosi
documenti originali inediti, relativi alla proprietà della testata,
oggetti in uso in redazione, i bozzetti dei mestieri della Torino
dell’800 e le caricature dei fondatori del giornale.
Orario: sempre aperto dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17). Chiuso lunedì 6 e 13 maggio.
Chiusura della mostra: 19 maggio 2019.
Orario: sempre aperto dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17). Chiuso lunedì 6 e 13 maggio.
Chiusura della mostra: 19 maggio 2019.
– A Palazzo Lascaris gli anni
dal 1915 al 1945, il periodo in cui il giornale era allineato con il
governo fascista, fino alla Gazzetta d’Italia. In esposizione le
pagine del Diorama letterario, i supplementi tematici, le vignette
satiriche. Una parte è dedicata alla crisi del giornale del 1974,
che portò alla prima sospensione della tiratura, crisi in cui la
Regione ebbe un ruolo di mediazione con il presidente Aldo
Viglione.
Orario: dal lunedì al venerdì 9 – 17. Chiuso nei giorni festivi.
Chiusura della mostra: 6 maggio 2019.
Orario: dal lunedì al venerdì 9 – 17. Chiuso nei giorni festivi.
Chiusura della mostra: 6 maggio 2019.
– Al Polo del ‘900 il
periodo tra il 1946 e il 1983. Sono presentate le interviste a chi
lavorò alla Gazzetta tra gli anni ‘60 e ‘80, le prime pagine
relative ai grandi eventi dal 1945 al 1983, i documenti delle crisi
aziendali del 1974, 1981 e del 1983 e il periodo
dell’autogestione.
Orario: dal martedì alla domenica 10-18, giovedì 14-22. Lunedì chiuso
Chiusura della mostra: 19 maggio 2019
Orario: dal martedì alla domenica 10-18, giovedì 14-22. Lunedì chiuso
Chiusura della mostra: 19 maggio 2019
Ad arricchire l'esposizione sono presenti i
video con le interviste a 15 tra giornalisti e tipografi, le immagini
storiche concesse dalla Teche Rai e dall’Archivio cinematografico
della Resistenza sull’inaugurazione della sede in corso Valdocco
del 1930, le gite sociali e la crociera con i lettori, il lavoro alla
Gazzetta negli anni ’60.
Alicubi ha realizzato il catalogo, che
raccoglie i contributi di Sergio Soave, Claudio Donat-Cattin, Alberto
Sinigaglia, Luca Rolandi, Umberto Levra, Mauro Forno, Bartolo
Gariglio, Iole Scamuzzi, Dino Aloi, Ezio Mauro, Giampaolo Boetti,
Piero Bianucci, Salvatore Tropea, Gian Mario Ricciardi, Beppe
Fossati, Cesare Martinetti, Cenzino Mussa, Giampiero Gramaglia,
Lorenzo Gigli, Franco Piccinelli.
Lunedì 6 maggio, in occasione della
Giornata per la libertà di stampa, si svolgerà a Palazzo Lascaris
un convegno dal titolo: “LIBERI DI INFORMARE? Dalla Gazzetta del
Popolo al City Journalism”, rivolto al pubblico ed ai giornalisti
iscritti alla piattaforma Sigef.


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