Eccovi l'appuntamento ormai tradizionale con gli eventi del weekend proposti da Fondazione Torino Musei, allargati anche a quelli previsti per la successiva settimana. Oltre alle visite guidate di approfondimento presso la GAM, il MAO e Palazzo Madama, vi ricordo che, proprio in quest'ultima sede, sta per terminare la mostra sulla Sindone e la sua Immagine: ultimo giorno per visitarla lunedì 21.
Sabato 19 gennaio 2019 ore 15.30
VITA DA REGINA
Palazzo Madama – visita teatrale agli appartamenti di Madama Reale
Palazzo
Madama offre al suo pubblico un incontro straordinario con la seconda
Madama Reale: Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours guida gli ospiti
alla scoperta del palazzo in un’esperienza affascinante tra teatro,
arte e sogno, in cui racconta la storia della sua lunga vita, il ritmo
dei suoi impegni quotidiani, le sue passioni politiche e l’amore per
l’arte e la bellezza.
Nel
museo torinese il teatro invade le sale e trasforma una visita guidata
in una performance, in cui divertimento e conoscenza si fondono.
“Secondo
voi Juvarra sarebbe riuscito a creare tutto questo senza la forza della
mia immaginazione? Senza la mia visione: una luce nuova, immensa e
regale che doveva abbracciare e trasformare le meste piccole stanze del
vecchio castello?”, racconta la Madama Reale, mentre accompagna gli
ospiti lungo lo Scalone di Filippo Juvarra e nel percorso che si snoda
nella Sala Guidobono, Torre Tesori, Sala Quattro Stagioni e Camera di
Madama Reale. Il mondo della madama viene svelato: dall’arte della
caccia al significato simbolico dell’ermellino, dal tema del tempo agli
affreschi che la raffigurano sul soffitto, fino alla neve e alle corse
in slitta in Piazza Castello.
Arricchiscono
la rappresentazione un abito cucito interamente a mano e gioielli
realizzati sulla base di due dipinti risalenti al 1665 circa, che
ritraggono Maria Giovanna Battista nei termini più rappresentativi del
suo ruolo di regnante.
Il
percorso è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione
Culturale Barbari Invasori di Torino con la sceneggiatura e la regia di
Walter Revello.
Nata
a Parigi, Maria Giovanna Battista si trasferisce a Torino nel 1665, a
ventun’anni, in seguito al matrimonio con il duca Carlo Emanuele II di
Savoia. Nel 1675, rimasta vedova e con il figlio Vittorio Amedeo II di
appena nove anni, assume la reggenza dello Stato, ponendo particolare
attenzione allo sviluppo della cultura durante tutto il periodo del suo
governo. Al compimento della maggiore età del figlio e al passaggio del
potere nelle sue mani, la duchessa trasferisce la propria residenza e la
sua corte nel castello di Torino, avviando gli ammodernamenti del piano
nobile e poi, nel 1714, affidando a Filippo Juvarra la realizzazione
della grandiosa nuova scala.
Nessuno meglio della “padrona di casa” può dunque svelare i segreti del palazzo.
Costo:
percorso teatrale € 10 + biglietto di ingresso alla mostra (ingresso
gratuito alla mostra per possessori di Abbonamento Musei e Torino Card).
Sabato 19 gennaio 2019 ore 16.00
L'ARTE DEI PITTORI MACCHIAIOLI.
GAM - Visita guidata per singoli alla mostra
(tutti
i sabati alle 16.00 e tutte le domeniche alle 11.30 e alle 16.00 -
prenotazioni al numero TicketOne 011.0881178 attivo dal lunedì al
venerdì dalle 9.00 alle 18.00 e il sabato dalle 9.00 alle 13.00 attivo
dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00)
L’itinerario
guidato alla mostra permette di illustrare la pittura macchiaiola,
dalla sua stagione iniziale ai grandi capolavori degli anni Sessanta
dell’Ottocento, attraverso numerose opere provenienti dai più importanti
musei italiani, enti e collezioni private. Il racconto prende avvio
dalla formazione accademica dei protagonisti, attraverso le opere
romantiche e puriste di Giuseppe Bezzuoli e Luigi Mussini, ma anche dei
giovani e futuri macchiaioli quali Silvestro Lega, Giovanni Fattori,
Cristiano Banti e Odoardo Borrani. L’interesse al rinnovamento dei
linguaggi figurativi, che trovò uno dei suoi focolari presso i
frequentatori del Caffè Michelangiolo nella Firenze nella metà Ottocento
e l’affermazione della “macchia”, presso l’esposizione di Torino alla
Promotrice di Belle Arti prima e all’Esposizione nazionale di Firenze
del 1861 dopo, permettono di soffermarsi sulla sperimentazione del
colore e della luce condotte en plein air da questi artisti, applicata
ai soggetti storici e di paesaggio. A far rivivere il clima dell’epoca
la descrizione degli ambienti in cui amavano realizzare le loro opere:
dalle movimentate estati a Castiglioncello, presso la tenuta Martelli,
ai pomeriggi autunnali di Piagentina periferia al riparo dalle
trasformazioni della Firenze moderna.
Costo visita guidata: 6 € a persona comprensivo di radioguida
Costi aggiuntivi:
biglietto d'ingresso alla mostra secondo regolamento mostra; gratuito
per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Torino Card
Domenica 20 gennaio 2019 ore 11.30 e ore 16.00
L'ARTE DEI PITTORI MACCHIAIOLI.
GAM - Visita guidata per singoli alla mostra
(tutti
i sabati alle 16.00 e tutte le domeniche alle 11.30 e alle 16.00) -
prenotazioni al numero TicketOne 011.0881178 attivo dal lunedì al
venerdì dalle 9.00 alle 18.00 e il sabato dalle 9.00 alle 13.00 attivo
dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00)
L’itinerario
guidato alla mostra permette di illustrare la pittura macchiaiola,
dalla sua stagione iniziale ai grandi capolavori degli anni Sessanta
dell’Ottocento, attraverso numerose opere provenienti dai più importanti
musei italiani, enti e collezioni private. Il racconto prende avvio
dalla formazione accademica dei protagonisti, attraverso le opere
romantiche e puriste di Giuseppe Bezzuoli e Luigi Mussini, ma anche dei
giovani e futuri macchiaioli quali Silvestro Lega, Giovanni Fattori,
Cristiano Banti e Odoardo Borrani. L’interesse al rinnovamento dei
linguaggi figurativi, che trovò uno dei suoi focolari presso i
frequentatori del Caffè Michelangiolo nella Firenze nella metà Ottocento
e l’affermazione della “macchia”, presso l’esposizione di Torino alla
Promotrice di Belle Arti prima e all’Esposizione nazionale di Firenze
del 1861 dopo, permettono di soffermarsi sulla sperimentazione del
colore e della luce condotte en plein air da questi artisti, applicata
ai soggetti storici e di paesaggio. A far rivivere il clima dell’epoca
la descrizione degli ambienti in cui amavano realizzare le loro opere:
dalle movimentate estati a Castiglioncello, presso la tenuta Martelli,
ai pomeriggi autunnali di Piagentina periferia al riparo dalle
trasformazioni della Firenze moderna.
Costo visita guidata: 6 € a persona comprensivo di radioguida
Costi aggiuntivi:
biglietto d'ingresso alla mostra secondo regolamento mostra; gratuito
per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Torino Card
Domenica 20 gennaio 2019 ore 15.30
MADAME REALI: CULTURA E POTERE DA PARIGI A TORINO
Palazzo Madama – visita guidata alla mostra
Fra
il 1619 e il 1724 due donne imprimono un forte sviluppo alla società e
alla cultura artistica dello Stato dei Savoia: Cristina di Francia
(Parigi 1606 – Torino 1663), sposa di Vittorio Amedeo I di Savoia, e
Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours (Parigi 1644 – Torino 1724),
sposa di Carlo Emanuele II. Entrambe si fregiano del titolo di “Madama
Reale”, assunto da Cristina in quanto figlia del Re di Francia e usato,
dopo di lei, da Maria Giovanna Battista e dalle duchesse di Savoia fino
all’acquisizione del titolo regio nel 1713.Cristina e Maria Giovanna
Battista sono protagoniste emblematiche della storia europea ed
esercitano il potere, declinato al femminile, per affermare e difendere
il proprio ruolo e l’autonomia del loro Stato. Le azioni politiche e le
committenze artistiche delle Madame Reali testimoniano la ferma volontà
di fare di Torino una città di livello internazionale, in grado di
dialogare alla pari con Madrid, Parigi e Vienna.
Costo: € 5 + biglietto di ingresso alla mostra (ingresso gratuito alla mostra per possessori di Abbonamento Musei e Torino Card).
LUNEDI 21 GENNAIO
Lunedì 21 gennaio – chiude la mostra:
LA SINDONE E LA SUA IMMAGINE. Tra storia, devozione e arte
Palazzo Madama – Corte Medievale
Chiude lunedì 21 gennaio 2019 a Palazzo Madama la mostra La Sindone e la sua immagine. Tra storia, devozione e arte, a cura di Clelia Arnaldi di Balme,
un itinerario storico artistico incentrato sulla devozione e la
rappresentazione della sacra reliquia trasportata a Torino nel 1578 per
volere di Emanuele Filiberto di Savoia. L’esposizione, organizzata in
collaborazione con il Polo Museale del Piemonte, presenta un’ottantina
di opere provenienti dal Castello di Racconigi, dalla Fondazione Umberto IIe Maria José di Savoia, dal Museo della Sindone
di Torino e dalle collezioni di Palazzo Madama. La selezione offre una
campionatura eccezionale dell’iconografia del Sacro Lenzuolo ritenuto il
sudario di Cristo, una delle reliquie più venerate del mondo cristiano e
emblema della casa di Savoia.
Si
tratta di raffigurazioni della Sindone, realizzate dal momento del suo
arrivo in Piemonte nel XVI secolo fino al principio del Novecento, a
ricordo delle ostensioni che si tenevano con cadenza regolare ogni 4
maggio o in occasione di festività particolari ed eventi politici.
Il percorso espositivo, ideato dall’architetto Loredana Iacopino,
è ambientato nella Corte medievale di Palazzo Madama, suggestivo
ambiente creato da Cristina di Francia nel 1636, dove su una parete è
conservato un affresco, che raffigura l’ostensione della Sindone
organizzata nel 1642 per celebrare la fine delle ostilità tra la stessa
Madama Reale, reggente per il figlio Carlo Emanuele II, e i suoi
cognati, il Principe Tommaso e il Cardinale Maurizio. La mostra
ripercorre la storia della Sindone e le diverse funzioni delle immagini
che l’hanno riprodotta nel corso di cinque secoli, dal 1500 ad oggi.
Chi non avesse ancora avuto l’opportunità di vedere la mostra, può farlo in questo ultimo fine settimana di apertura.
Dal 21 gennaio al 17 giugno 2019
I GIARDINI DEL MAO. Il muschio e la sabbia: letture di autori giapponesi contemporanei.
MAO – gruppo di lettura a cura di Fabiola Palmeri
A partire da lunedì 21 gennaio 2019 ricomincia con entusiasmo e per il terzo anno consecutivo Il muschio e la sabbia,
il ciclo di appuntamenti dedicati alla letteratura contemporanea
giapponese che si tiene fra i giardini giapponesi del Museo d'Arte
Orientale in via San Domenico 11 a Torino.
Fabiola Palmeri - giornalista e scrittrice grande conoscitrice del Giappone – guiderà il gruppo come di consueto. Ci si incontrerà di lunedì dalle 16.30 alle 18 a museo chiuso, giorno speciale per vivere la serenità e la bellezza di uno degli ambienti più suggestivi dei musei cittadini, per leggere, discutere e conoscere sempre più le novità letterarie di autori e autrici giapponesi.
Anche
in questo 2019 scopriremo e viaggeremo insieme per le isole nipponiche,
e grazie alle narrazioni in cui ci ritroveremo coinvolti saremo in
grado di avvicinarsi a quel luogo affascinante e complesso che è il
Giappone.
Nelle
due edizioni precedenti abbiamo fatto esperienza dei temi preferiti
dagli autori giapponesi del presente, che pur nella propria e
indiscutibile unicità, ci raccontano del loro ambiente, della società in
cui si trovano a vivere con doti e qualità ammirevoli, lasciando
tuttavia emergere anche le pieghe meno positive dell'attualità, con i
suoi lati più oscuri e complicati. Il tutto in un mix senza sosta di
interessanti rivelazioni, che provocano in noi lettori un costante
desiderio di conoscenza.
Il primo appuntamento sarà dedicato alla lettura di uno dei romanzi giapponesi più letti al mondo nel 2018, ovvero La ragazza del convenience store di Murata Sayaka, tradotto in italiano da Gianluca Coci, edito da e/o.
Seguiranno a febbraio L'assassinio del commendatore vol. 1 e 2 di Haruki Murakami, il più famoso autore nipponico vivente conosciuto in Italia e nel mondo, edito da Einaudi e a marzo Tokyo Soundtrack di Furukawa Hideo, edito da Sellerio.
Quest'anno
il numero consentito sarà di soli 25 iscritti per rispettare e
garantire al meglio la sicurezza dei partecipanti al gruppo di lettura.
Non resta dunque che iscriversi e ritrovarsi lunedì 21 gennaio alle ore
16 per concludere le fasi di iscrizione e alle 16.30 iniziare un nuovo
anno di lettura.
Fabiola Palmeri
è giornalista professionista free lance, attività iniziata a Radio
Flash e La Stampa coprendo i settori di spettacolo, arte e società. Dopo
la laurea in Filosofia conseguita all’Università degli Studi di Torino
parte per il Giappone dove lavora come reporter e news caster presso la
redazione in lingua italiana della NHK (Radio Televisione Giapponese),
oltre ad inviare corrispondenze per La Stampa e riviste italiane.
Rientrata in Italia pubblica sui maggiori mensili nazionali fra cui
Marie Claire, Slow Food Magazine, Elle, D, Il Venerdì, il Gambero Rosso,
e sul quotidiano La Repubblica. Suo è il libro di fiabe tradizionali
giapponesi “Fiabe del Sole più a Est” per Effatà, scrive saggi sul
Giappone, nel 2017 ha curato la mostra -Y Kimono Now - per il Filatotio
di Caraglio, collabora a eventi, presentazioni e incontri culturali
particolarmente concernenti la contemporaneità nipponica.
CALENDARIO COMPLETO
Lunedì 21 gennaio 2019, ore 16
Lunedì 18 febbraio 2019, ore 16.30
Lunedì 11 marzo 2019, ore 16.30
Lunedì 15 aprile 2019, ore 16.30
Lunedì 20 maggio 2019, ore 16.30
Lunedì 17giugno 2019, ore 16.30
Costo 6 appuntamenti euro 40.
Massimo 25 partecipanti. Prenotazione obbligatoria.
INFO e prenotazioni: t. 011-4436999
Mercoledì 23 gennaio ore 17.00
TULIPOMANIA E ALTRE STORIE DI BULBI BIZZARRI – seconda conferenza botanica di Edoardo Santoro
Palazzo Madama – Gran Salone dei Ricevimenti
Il
secondo appuntamento con le conferenze botaniche a Palazzo Madama
approfondisce gli aspetti storici e botanici di 4 piante, legate a
storie e personaggi di ogni epoca: il tulipano, la fritillaria, l’iris e
il giglio, che hanno cambiato la vita di molti viaggiatori,
giardinieri, biologi e perfino di imperatori!
Il
viaggio del tulipano porta prima in Turchia, poi in Austria e Olanda e
infine in tutta l’Europa. Nel 1600 nei Paesi Bassi scoppia la “febbre
dei tulipani”: di che cosa si tratta? Quali sono state le cause di una
delle prime bolle speculative nella storia del capitalismo? E proprio in
Olanda il fiore acquisisce casualmente nuove caratteristiche estetiche,
da cui derivano le sue fiammature e sfrangiature, che ancora oggi lo
rendono rinomato.
L’emblema
della Madama Reale Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours è invece
una fritillaria, pianta apparsa per la prima volta proprio in Italia nel
1553 con il nome di “corona imperiale”. La particolare forma dei fiori e
l’altezza significativa della pianta la rendono davvero la regina di
ogni giardino. E non bisogna dimenticare che esistono al mondo oltre 100
diversi tipi di fritillaria, uno dei bulbi con i fiori e i colori più
particolari.
Francia
e Italia condividono l’interesse per il giglio e il suo utilizzo come
stemma araldico: è stato per lungo tempo l’emblema dei re di Francia ed è
lo stemma della città di Firenze. In realtà, però, si tratta di un
iris! E dunque come mai se la pianta è un iris, si parla di giglio? È
solamente una questione di antica nomenclatura latina o ci sono delle
precise ragioni storiche?
Tutti
questi bulbi bizzarri, che hanno molte differenze dal punto di vista
morfologico e di coltivazione, non possono mancare nei nostri giardini e
terrazzi per la loro grande adattabilità a ogni tipo di terreno, clima
ed esposizione solare.
Seguirà mercoledì 17 aprile 2019 ore 16.30 una visita guidata alle fioriture dei bulbi (riservata ai partecipanti alle conferenze)
Costi: ingresso alla conferenza € 5 (€ 3 insegnanti, studenti, Abbonati Musei), visita guidata € 3 (€ 2 abbonati musei)
Mercoledì 23 gennaio ore 18.00
GAM – Amici della Biblioteca d’Arte
VIVERE DI (STORIA DELL’) ARTE. PROFESSIONI, TEMI, STRUMENTI
La cornice come ornamento e decorazione
Orso Maria Piavento, Decorazioni barocche per altari rinascimentali
Aurora Laurenti, Funzione e modelli delle cornici rococò
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.
Qual
è la rete di oggetti di cui si occupa uno storico dell’arte? Quali
lenti inforca per leggere le opere? E quali strumenti si possono trovare
nella sua cassetta degli attrezzi?
Oltre
alle mostre e ai libri, l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte
dedica un ciclo di incontri alla scoperta del mestiere dello storico
dell’arte: Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti è un confronto a due voci sugli oggetti e gli strumenti che servono per conoscere un’opera.
Il
primo incontro vede Orso Maria Piavento e Aurora Laurenti confrontarsi
sul tema della cornice, non mero confine spaziale ma elemento
indispensabile per la lettura di un fatto artistico. Capolavori delle
arti decorative, le cornici possono svolgere funzioni specifiche in
relazione al contesto ambientale in cui sono inserite, isolando un
dipinto per metterlo in risalto sulla parete oppure inglobandolo,
rendendolo parte di una decorazione unitaria. Le cornici possono servire
allo storico dell’arte per ampliare la serie di informazioni a
disposizione su un dipinto, ma possono anche diventare esse stesse
oggetto di studio, indicatori precisi di un gusto da osservare
seguendone il mutare delle forme.
I
due storici dell’arte caleranno il loro racconto in due contesti - gli
ambienti chiesastici post tridentini e la decorazione d’interni rococò -
in cui la stratificazione delle forme e la centralità delle arti
decorative investirono le cornici di nuovi significati.
Orso
Maria Piavento (1984) insegna Storia dell'arte nelle scuole superiori.
Si è laureato all'Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore,
dove ha conseguito il dottorato di ricerca, studiando la trasformazione e
la conservazione delle pale d'altare rinascimentali in età barocca.
Aurora
Laurenti (1985) ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia
dell’arte presso l’Università di Torino ed è stata borsista della
Fondazione 1563. La sua attività di ricerca verte attorno al rapporto
tra le arti decorative e l’architettura d’interni tra il XVII e il XVIII
secolo.
Dal 23 gennaio al 5 giugno 2019
SUGGESTIONI DAL PARADISO. Ciclo di conferenze sui cinque sensi nella cultura e nell’arte arabo-islamica.
Primo incontro mercoledì 23 gennaio 2019, ore 18
IL TATTO. Sogni d’Harem. I fasti vietati dell’Oriente romantico.
MAO - Conferenza a cura di Sherif El Sebaie
SUGGESTIONI
DAL PARADISO, un nuovo e interessante ciclo di conferenze al MAO Museo
d’Arte Orientale sui cinque sensi nella cultura e nell’arte
arabo-islamica a cura di Sherif El Sebaie, guidati dai cinque sensi, si
va alla scoperta di suggestioni “paradisiache”.
Il primo appuntamento di quest’anno è dedicato a Il TATTO, mercoledì 23 gennaio 2019, alle 18
scopriremo Sogni d’Harem. I fasti vietati dell’Oriente romantico.
Sogno
esotico, luogo di delizia e lussuria, segreto e inaccessibile, l’Harem
ha sempre suscitato le fantasie e la curiosità occidentali. La legge
islamica consente all’uomo di avere quattro mogli legittime e un numero
illimitato di concubine. Gli Harem – ambienti favolosi evocati dai
pittori orientalisti - erano appannaggio di uomini di elevata condizione
sociale. Sherif El Sebaie aprirà le porte di stanze proibite svelandone
cerimoniali, trame e misteri, delitti e piaceri.
Sherif El Sebaie,
Fellow del Simposio Internazionale di Arte Islamica Hamad Bin Khalifa
dell’Università della Virginia e già Consulente scientifico in fase di
allestimento museale della Galleria dei Paesi Islamici del MAO Museo
d’Arte Orientale.
Costo 5 € ad appuntamento. INFO t. 011-4436927
PROSSIMI INCONTRI
Mercoledì 20 febbraio 2019, ore 18
LA VISTA. Nur. La Luce metafora del divino nella cultura e nell’arte islamica.
Mercoledì 13 marzo 2019, ore 18
IL GUSTO. Alla tavola dei Califfi. L’alta cucina islamica svelata.
Mercoledì 15 maggio 2019, ore 18
L’OLFATTO. La Soglia dell’Eden. Il giardino nella cultura e nell’arte arabo-musulmana.
Mercoledì 5 giugno 2019, ore 18
L’UDITO. Le Mille e una Notte. La seduzione nell’arte del raccontare.