La
sua opera ha influenzato atteggiamenti e generi differenti, non solo
nel campo delle arti visive, ma anche della letteratura, del cinema,
delle nuove tecnologie digitali, arrivando fino a videogiochi e
videoclip, in un interesse globale che va dall'Europa agli Stati
Uniti fino al Giappone. Non a caso, la neometafisica di de Chirico
sembra già dialogare con la pop art e con l'arte internazionale, in
particolare americana, e in quegli anni proprio Andy Warhol
dichiaratamente riconosceva in de Chirico uno dei suoi precursori, e
gli rendeva omaggio con un celebre ciclo di opere in cui presentava
una metafisica rivisitata e seriale.
La mostra evidenzia questo rapporto intenso e profondo, mettendo in relazione le opere neometafisiche di de Chirico con le nuove tendenze dell’arte italiana e internazionale come la Pop art di Andy Warhol, Valerio Adami, Franco Angeli, Mario Ceroli, Lucio Del Pezzo, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Gino Marotta, Ugo Nespolo, Concetto Pozzati, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Emilio Tadini. La mostra presenta anche un grande prosecutore della Metafisica come Fabrizio Clerici, la pittura di Renato Guttuso e di Ruggero Savinio, insieme a grandi artisti internazionali come Henry Moore, Philip Guston, BerndeHilla Becher. Il percorso propone anche maestri dell’arte povera come Giulio Paolini e Michelangelo Pistoletto, le visioni concettuali di Fabio Mauri, Claudio Parmiggiani, Luca Patella e Vettor Pisani, fino ad arrivare alle ombre geometriche di Giuseppe Uncini, alla fotografia di Gianfranco Gorgoni, alle sculture di Mimmo Paladino, ai dipinti di Alessandro Mendini e di Salvo, al mistero di Gino De Dominicis, ai tableaux vivants di Luigi Ontani, e a protagonisti delle ultime generazioni internazionali come Juan Muñoz, Vanessa Beecroft e Francesco Vezzoli.
Oltre al prestito delle opere neometafisiche della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, la mostra presenta un’animazione digitale di Maurice Owen e Russell Richards, insieme a opere di artisti contemporanei provenienti dalle collezioni della GAM di Torino e tra questi Claudio Abate, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Franco Fontana, Fausto Melotti. Una piccola sezione della mostra è riservata al tema della citazione e della copia, esercizio prediletto da de Chirico nella sua lunga ricerca sulla pittura dei grandi maestri e presenta un disegno originale di Michelangelo proveniente da Casa Buonarroti, insieme a disegni di de Chirico dedicati allo studio degli affreschi michelangioleschi della Volta della Cappella Sistina e a opere del famoso ciclo su Michelangelo di Tano Festa, pittore che tra i primi ha compreso la forza innovativa della pittura di de Chirico, in un collegamento con l’arte del passato che, nella curva del tempo, ha il potere di rifondare l’arte del futuro.
La
mostra è accompagnata da un catalogo edizioni Gangemi International
con testi di Lorenzo Canova, Riccardo Passoni e Jacqueline Munck.
Con la curatela di Lorenzo Canova
e Riccardo Passoni, è
organizzata e promossa da Fondazione Torino
Musei, GAM
Torino e Associazione MetaMorfosi,
in collaborazione con la Fondazione Giorgio e
Isa de Chirico e presenta un centinaio di
opere provenienti da
importanti musei,
enti, fondazioni e collezioni private.
GAM -Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
Via
Magenta, 31 Torino
Dal
19 aprile al 25 agosto 2019
Da martedì a domenica: 10.00 - 18.00
BIGLIETTI
Intero
€ 12,00 | Ridotto € 9,00




