Per
darvi un'idea numerica più dettagliata, pensate che i primi quattro
titoli proposti in streaming – L’elemento
umano di
Matthew Testa, La
bugia verde di
Werner Boote, Dusk
chorus di
Nika Šaravanja e Alessandro d'Emilia, Oceani,
il mistero della plastica scomparsa di
Vincent Perazio – in meno di due settimane hanno registrato 33.940
accessi unici,
per una platea stimabile in oltre
40 mila spettatori.
«In
questi giorni in cui tanti cittadini di ogni età non possono andare
al lavoro o a scuola – ha dichiarato il ministro dell’Ambiente
Sergio
Costa
– abbiamo pensato a come intrattenere, formare e informarli sulle
tematiche ambientali rimanendo a casa. “CinemAmbiente a casa tua”
è la prima di una serie di iniziative che saranno lanciate nei
prossimi giorni dal ministero dell’Ambiente e abbiamo voluto
realizzarla insieme al Festival CinemAmbiente e al Museo Nazionale
del Cinema di Torino, perché da più di vent’anni organizzano
l’omonimo festival con successo di pubblico, dimostrando come
questi temi siano di grande attenzione per i cittadini e come sia
necessario mantenere alta l’attenzione sui problemi dell’ambiente
e sulle loro soluzioni. Perché quando presto ci libereremo
dall’emergenza sanitaria è da qui che dovremo ripartire».
Ora
che all’iniziativa hanno aderito anche altri registi e
distributori, che hanno messo a disposizione gratuitamente le loro
opere, CinemAmbiente
ha deciso di proseguire la rassegna nelle prossime settimane con una
seconda tranche di otto
film,
diffusi con le modalità dei precedenti. Ogni tre giorni sarà
proposto un nuovo titolo, visibile
gratuitamente
sul sito www.cinemambiente.it,
selezionato tra i lunghi e mediometraggi che hanno riscosso
particolare successo nelle ultime edizioni del Festival e che hanno
approfondito i temi oggi più che mai, anche per effetto della
pandemia, al centro del dibattito ecologista: i cambiamenti
climatici, l’antropizzazione, la globalizzazione,
l’ecosostenibilità, i nuovi, possibili modelli di sviluppo. La
diffusione in streaming dei film sarà accompagnata da videomessaggi
dei registi o da videointerventi di esperti, che offriranno spunto
per ulteriori approfondimenti.
I
prossimi film in streaming:
La
regista accompagna un allevatore di maiali durante il suo ultimo anno
di macellazione di suini. Via via prende forma una meditazione sulla
vita, sulla morte e su cosa significhi essere una creatura senziente
con il potere di uccidere. La cura verso gli animali e i ritmi
tranquilli della fattoria vengono rotti dai viaggi settimanali verso
il mattatoio, mentre il protagonista rivela il crescente conflitto di
una vita trascorsa "smerciando morte" e la profonda lotta
interiore per poter reinventare il proprio destino.
Stanchi
di una vita ordinaria? Una famiglia italiana, in viaggio sei mesi
senza soldi, per capire come si può vivere fuori dalla zona comfort
e per conoscere chi ha avuto il coraggio di cambiare stile di vita:
un percorso alla scoperta di inediti modelli di famiglia, di
educazione e di alimentazione, alla ricerca di una vita a misura
d'uomo e a contatto con la natura. Definito della critica "un
invito gentile alla disobbedienza", il documentario racconta non
solo il viaggio ma anche il ritorno in città: come vedranno la loro
vecchia vita i tre protagonisti? E, soprattutto, la vorranno ancora?
1-3
maggio Un
fragile equilibrio (Frágil
equilibrio)
di Guillermo García López (Spagna 2016, 81')
Sulle
parole dell'ex presidente uruguayano José Mujica, il cui pensiero
mette fortemente in discussione molti aspetti della società
contemporanea, si dipanano tre storie di vita in altrettanti diversi
continenti. Impiegati giapponesi intrappolati nella macchina
produttiva; migranti sud-sahariani che nei pressi dell’enclave di
Melilla ogni giorno sfidano la morte nel tentativo di raggiungere
l'Europa; famiglie spagnole distrutte dalla recessione. Uno sguardo
su un'umanità lacerata da contraddizioni profonde e un invito a
ripensare alla necessità di relazioni sostenibili tra gli individui
stessi e il loro quotidiano.
Nelle
campagne italiane esistono persone che hanno scelto di radicarsi sul
territorio per coltivarlo in maniera autonoma, efficace e
sostenibile, onorando una cultura di saperi millenari. Sembra una
favola sbarazzarsi dei metodi agroindustriali eppure oggi nel nostro
Paese sono in molti a vivere questa favola tutti i giorni. Chi sono?
Come producono reddito? Quali tecniche adottano? E perché il loro
lavoro è necessario?

10-12 maggio The Climate Limbo di Francesco Ferri, Paolo Caselli (Italia 2019, 40')
7-9
maggio Breakpoint.
Una contro-storia del progresso (Breakpoint.
A Counter-history of Progress)
di Jean-Robert Viallet (Francia 2018, 98')
Solo
due secoli. Duecento anni caratterizzati da affascinanti rivoluzioni
industriali ed economiche, a partire dall’introduzione del carbone
e del petrolio fino all’era dei Big Data. Nel ripercorrere un’epica
umana attraverso quelle scelte fatte in nome del “progresso”, e
tracciandone le pesanti e irreversibili conseguenze sull’ambiente,
viene messa in dubbio l’inevitabilità di tale sviluppo. E se
l’uomo avesse intrapreso altre strade, come sarebbe il mondo
attuale?

10-12 maggio The Climate Limbo di Francesco Ferri, Paolo Caselli (Italia 2019, 40')
La
complessa connessione tra disastri ambientali e migrazioni.
Attraverso le storie di Queen, fuggita dalla Nigeria a causa dei
danni causati dal petrolio sull’ambiente, di Rubel, scappato dalle
inondazioni del Bangladesh, e di Francesco, Luigi e Carlotta,
agricoltori e allevatori italiani, il film documenta come il
cambiamento climatico spinge sempre più persone a lasciare la
propria terra. Ma ancora non esiste un riconoscimento della
condizione di rifugiato climatico nel sistema di asilo internazionale
e milioni di uomini e donne vivono in un limbo creato dall’uomo e
dal suo impatto sull’ambiente.
13-15
maggio Attivista
(Aktivisti)
di Petteri Saario (Finlandia 2017, 57') In una piccola città della
Lapponia la quindicenne Riikka Karppinen è consigliera comunale, la
più giovane di tutta la Finlandia. Rappresentante della Lega Verde,
è impegnata nella battaglia per la difesa del vicino parco
nazionale, minacciato da una delle più grandi compagnie minerarie
internazionali interessata all'estrazione dei metalli in quell'area.
L'idea che l'offerta costituisca un'opportunità di sviluppo, senza
considerare le conseguenze a livello ambientale, si diffonde fra
consiglieri e normali cittadini. Ma la posta in gioco per le future
generazioni è troppo alta e Riikka è determinata ad andare fino in
fondo.
Due
giovani palermitani, Federico e Mirko, decidono di partire in sella
ai loro muli da Portella della Ginestra con l'idea di arrivare al
Quirinale a portare un messaggio di ecologia e giustizia sociale. In
un viaggio di oltre 1.200 km, i due protagonisti incontrano gente
comune, pastori, contadini, pescatori, in un percorso alla ricerca
della loro identità, del contatto con un mondo rurale che ormai
sembra scomparso, ma soprattutto di un confronto con tante persone
che testimoniano la vitalità di un territorio, il Sud, umiliato
dalla criminalità e dalla cecità di un progresso incapace di
assimilare le tradizioni e i valori umani più autentici.
INFO:
Festival
CinemAmbiente;
festival@cinemambiente.it,
www.cinemambiente.it






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