mercoledì 29 settembre 2021

Festival CinemAmbiente 2021: al via dal 1° al 6 ottobre 2021 con 89 titoli nelle sale del Cinema Massimo e online sulla piattaforma OpenDDB


Il
Festival CinemAmbiente 2021, la più importante manifestazione italiana dedicata ai film a tema ambientale, organizzata dal Museo Nazionale del Cinema e diretta da Gaetano Capizzi, giunge alla 24^ edizione, e si svolgerà dal 1° al 6 ottobre in presenza a Torino e online. Tutti i titoli in cartellone saranno prima proiettati nella Multisala del Cinema Massimo e quindi, dal giorno successivo, visibili in streaming, sulla piattaforma OpenDDB, dove rimarranno disponibili fino al 13 ottobre. Il claim dell’edizione 2021, “Time for Change”, focalizza l’attenzione sulla necessità improcrastinabile di avviare una transizione ecologica in grado di contenere ulteriori effetti devastanti dei cambiamenti climatici e sul periodo di conseguenti trasformazioni – sociali, politiche, economiche – che ci attende.


Anche per il Festival è tempo di cambiare. Nell’edizione 2021, che presenta un totale di 89 film, provenienti da oltre trenta Paesi e selezionati tra 3086 titoli iscritti, tornano le sezioni competitive, temporaneamente abolite lo scorso anno. I film in competizione sono suddivisi in due concorsi internazionali, uno riservato ai documentari e l’altro ai cortometraggi, aperti anche ai titoli italiani, in passato inseriti in una specifica sezione competitiva nazionale. Nell’edizione 2021 al cinema ambientale di recente produzione italiana, in forte crescita negli ultimi due anni, nonostante le difficoltà provocate dalla pandemia, viene dedicata una vetrina molto ampia attraverso la sezione non competitiva Made in Italy. Una seconda sezione non competitiva, Panorama internazionale, presenta, insieme a un classico da riscoprire, film di recentissima produzione, selezionati, anche se non inediti in Italia, per la loro rilevanza e il loro interesse per il pubblico del Festival. Molti infine sono quest’anno gli appuntamenti collaterali alle proiezioni ricompresi nella sezione Ecoeventi e dedicati ad esplorare le nuove tendenze, i progetti, i dibattiti che animano oggi la realtà ambientalista.

Il Concorso documentari presenta un totale di 10 titoli, che saranno accompagnati da incontri con i registi, presenti in sala o in collegamento online. Il film in concorso presentato nella serata inaugurale (venerdì 1° ottobre, ore 21, Cinema Massimo – Sala Cabiria) è Animal di Cyril Dion. A cinque anni dal successo di Demain – realizzato con l’attrice Mélanie Laurent e presentato al Festival nel 2016 – il regista francese ritorna sui cambiamenti climatici focalizzando, però, lo sguardo sull’emergenza concomitante del collasso della biodiversità. Attraverso il viaggio di due giovani attivisti, i sedicenni Bella e Vipulan, che, volendo capirne di più, interrogano studiosi ed esperti ai quattro angoli del mondo, il film esplora il fenomeno della sesta estinzione di massa, il nostro rapporto con le altre specie animali, la pericolosa convinzione umana di poter vivere separatamente dalla natura. La proiezione sarà preceduta da Il punto di Luca Mercalli. Sulla falsariga del film, nel suo tradizionale report sullo stato del Pianeta stilato ogni anno per il Festival, il noto meteorologo dialogherà con i giovanissimi protagonisti del documentario, Bella Lack e Vipulan Puvaneswaran. Spunti quasi obbligati della loro conversazione saranno gli eventi climatici estremi registrati in tutto il mondo nella passata “estate dei record” e il nuovo rapporto dell’IPCC, l’Intergovernmental Panel on Climate Change (la massima autorità mondiale in materia), che lancia l’allarme sugli effetti del riscaldamento globale, in parte ormai già irreversibili, in ogni regione della Terra e che è stato definito dall’ONU un “codice rosso per l’umanità”. Nell’ambito delle iniziative previste dal progetto europeo Food Wave nella cinque giorni di eventi del Pre-COP 26, l’intera serata inaugurale del Festival sarà diffusa in streaming e seguita in diretta dal pubblico presente al Centro Culturale BASE a Milano.


Con i 20 titoli in gara, la sezione competitiva dedicata ai
cortometraggi è lo specchio di un cinema “breve” in costante crescita e diffusione in ogni parte del mondo. I film selezionati, arrivano infatti, in quest’edizione, anche da Paesi a bassa produzione cinematografica, dove il cortometraggio si va affermando come efficace e immediato strumento di denuncia e rappresentazione delle emergenze ambientali del territorio. Novità della 24^ edizione del Festival, Made in Italy nasce dal desiderio di fare il punto, seppur parziale, sulla produzione italiana di documentari ambientali. La ricca sezione, che comprende 39 documentari prodotti in Italia tra il 2020 e il 2021, è un viaggio nel territorio nazionale, geografico e umano, da cui emergono chiaramente alcuni temi ricorrenti. Le città coprono solo il 3% della superficie terrestre, ma sono responsabili di oltre il 70% di tutte le emissioni di anidride carbonica e consumano il 78% dell'energia primaria mondiale. Nello stesso tempo, nei grandi agglomerati urbani si nascondono comunità resistenti che praticano stili di vita sostenibili e in armonia con la natura. Una di queste esperienze è raccontata da Acquabella (lunedì 4 ottobre, ore 19, Cinema Massimo – Sala Soldati), di Maurizio Dalla Palma: alle porte di Milano sorge Cascina Acquabella, un terreno agricolo stretto d’assedio da centri commerciali ed edifici residenziali. Un'attività florida rischia di essere inghiottita dal cemento e dalle logiche sfuggenti della globalizzazione. Un altro tema ricorrente nelle opere selezionate è il rapporto tra uomo e animali, riconsiderato attraverso il superamento di una visione antropocentrica. Gli angeli invisibili (venerdì 1° ottobre, ore 18.30, Cinema Massimo – Sala Soldati), di Vincenzo Peluso, è un atto di accusa contro l'indegna pratica dell'abbandono di cui sono vittime moltissimi cani e, nello stesso tempo, un omaggio ai tanti volontari che, specialmente nel Sud Italia, si prodigano per far fronte al fenomeno. Sullo sfondo un appello alla coscienza collettiva per un autentico recupero del nostro rapporto con gli altri esseri viventi. Un posto a sé, tra molti film che si soffermano sulla terra, occupa, invece, un documentario che vede protagonista il mare, il Mediterraneo, risorsa essenziale per la vita e il lavoro di milioni persone, oggi ecosistema in pericolo. Una nuova generazione di persone, però, si sta mobilitando per rigenerarlo. Opera corale, realizzata dal WWF e dal progetto Cogito insieme a tre giovani documentaristi mediterranei coordinati da Beatrice Surano, Blue Future (domenica 3 ottobre, ore 15.30, Cinema Massimo – Sala Soldati) racconta tre esperienze — in Italia, Croazia e Tunisia — di persone che stanno mettendo in pratica l’“economia blu”, la nuova frontiera della sostenibilità applicata al mare.

La sezione Panorama internazionale presenta 16 titoli, tra corti, medi e lungometraggi non inediti in Italia, ma ritenuti, per la qualità della realizzazione o l’incisività dei temi trattati, meritevoli di un’ulteriore circuitazione. Citizen Nobel (venerdì 1° ottobre, ore 18.30, Cinema Massimo – Sala Cabiria), dello svizzero Stéphane Goël, vede protagonista Jacques Dubochet, l’anziano scienziato suo connazionale, che, dopo aver vinto il Premio Nobel per la chimica nel 2017, ha deciso di rimettersi in gioco e spendere l’improvvisa notorietà al servizio di tre temi da lui giudicati cruciali per il futuro dell’umanità: il riscaldamento globale, i fenomeni migratori, la disponibilità universale dei progressi in campo medico. Taming the Garden (domenica 3 ottobre, ore 16, Cinema Massimo – Sala Cabiria) affronta il concetto di sradicamento, inteso non solo in senso metaforico. La regista georgiana Salomé Jashi punta, infatti, l’obiettivo sul surreale hobby di un suo ricco e potente connazionale, che si diletta a prelevare enormi alberi centenari dalla costa per trapiantarli nel giardino di casa, stravolgendo i territori delle comunità locali. Gli alberi sono al centro anche di Wood Game-changer undercover (martedì 5 ottobre, ore 17.30, Cinema Massimo – Sala Cabiria), coproduzione internazionale diretta da Monica Lăzurean-Gorgan, Michaela Kirst ed Ebba Sinzinger. Ecothriller avvincente, il film segue il lavoro di Alexander von Bismarck, discendente del Cancelliere di ferro e capo dell'Environmental Investigation Agency a Washington D.C., impegnato a combattere in tutto il mondo il disboscamento illegale, anche infiltrandosi sotto copertura nelle organizzazioni mafiose a capo del traffico miliardario.


Tra i titoli di recentissima produzione, uno spazio è riservato a un film del passato,
Serengeti non morirà (Serengeti darf nicht sterben) (domenica 3 ottobre, ore 17, Cinema Massimo – Sala Soldati), girato dallo zoologo tedesco Bernhard Grzimek nel celebre Parco nazionale della Tanzania. Vincitore del Premio Oscar nel 1960, considerato una pietra miliare del cinema naturalistico, il documentario fu all’epoca un grande successo, rafforzato dalla contemporanea uscita del libro omonimo. Il tempo lo ha fatto scivolare nell’oblio, ma le spettacolari ed emozionanti riprese della vita degli animali nella savana, unite alla preveggenza di Grzimek sull’importanza che i territori protetti avrebbero assunto nei decenni successivi per la conservazione delle specie a rischio, restituiscono oggi al film la sua intatta attualità.

Uno spazio specifico, infine, è dedicato al pubblico delle famiglie, con un programma di otto cortometraggi (sabato 2 ottobre, ore 16, Cinema Massimo – Sala Soldati), adatti ai bambini e selezionati tra la più recente produzione internazionale. Cinque sono film d’animazione in cui, con humour e toni surreali, vengono affrontati i temi più vari: la tutela della diversità in Pengugee, dell’inglese Stephen Quenet, la vita della natura e delle specie animali in città in Urban Oasis, del francese Hervé Bressaud, e in Piropiro, della coreana Miyoung Baek. E ancora, la distruzione programmata del nostro habitat in Sputnik, dell’argentina Maria Paula Arenas, e il nostro rapporto con la natura nell’epoca dei social media in WhateverTree del canadese Isaac King.

Completano il programma tre film dal vero: Consciència dello spagnolo Erik Anderson sull’inquinamento da plastica degli oceani, Water Is Life del turco Anil Gök, piccola parabola sulla sacralità dell’acqua come fonte di vita, e La challenge, dell’italiano Carlo Alessandro Argenzio, promosso da Iren, che traspone i temi della sostenibilità ambientale e dell’uso consapevole delle risorse nella Procida Capitale della cultura 2022.

Per tutta la durata del Festival, gli spazi espositivi al Piano 0 della Mole Antonelliana ospiteranno la mostra fotografica “Il Quinto Elemento”, allestita e organizzata da Terna, uno dei principali operatori europei di reti per la trasmissione dell’energia. Acqua, aria, terra e fuoco danno forma al mondo e alla natura, all’energia e alle sue manifestazioni, ma c’è un quinto elemento che fa la differenza: l’elemento umano, che con le sue azioni condiziona il destino della materia inerte. Curata dallo studio TerraProject, la mostra si focalizza sull’essenza dei quattro elementi naturali connessi con il quinto e le rispettive forme di energia. Protagoniste dei ritratti e rappresentate come quinto elemento che sa governare e trasmettere l’energia a beneficio di tutti, cittadini e imprese, sono le persone che lavorano a Terna, circa 5mila professionisti impegnati ogni giorno a garantire la sicurezza elettrica dell’intero Paese.

Il Concorso nazionale CinemAmbiente Junior, dedicato alle Scuole Primarie, alle Scuole Secondarie di I grado e alle Scuole Secondarie di II grado, prenderà il via il 1° ottobre con l’apertura del bando, che si chiuderà il 31 marzo 2022. La competizione è riservata a filmati di tema ambientale della durata massima di 10 minuti, realizzati dagli studenti nel corso degli anni scolastici 2020-22. L'iscrizione può essere effettuata tramite la scheda disponibile sul sito www.cinemambiente.it. Tutti i film selezionati verranno pubblicati in un catalogo digitale e saranno visibili sul canale YouTube di CinemAmbiente. Una giuria di esperti designerà un’opera vincitrice per ogni categoria, che verrà presentata e premiata nel corso della prossima edizione del Festival.

L'accesso a tutti gli eventi del festival è gratuito. Le proiezioni al Cinema Massimo e online su OpenDDB sono a prenotazione obbligatoria, che si può effettuare sul sito www.cinemambiente.it. La prenotazione in sala è consentita per max 2 persone. L'ingresso a tutti gli eventi e le proiezioni del Festival sarà consentito solo dietro presentazione del Green Pass.


 

Nessun commento:

Posta un commento