Giovedì 7 settembre alle ore 18.30, per il quarto appuntamento dell’anno di Opera Viva Barriera di Milano, Il Manifesto, è la volta di Luigi Gariglio con l’opera Cinghie (2023).
Come per tutte le opere dell’edizione 2023, intitolata “Opera Viva, Luigi l’addetto alle affissioni”, l’immagine sarà capovolta, un ribaltamento reale che fa riferimento ad uno più profondo concettuale.
Cinghie è un’opera fotografica realizzata quest’anno che mette in scena nello spazio pubblico il ricorso alla contenzione, l’atto sanitario che limita i movimenti di un individuo con l’utilizzo di mezzi fisici, talvolta utilizzato anche dalle forze di polizia. Era il 13 maggio del 1978 quando il Parlamento italiano approvò la “legge Basaglia” che ha abolito gli ospedali psichiatrici, imposto la chiusura dei manicomi e regolamentato il trattamento sanitario obbligatorio. Il controllo sociale, le carceri e la malattia psichiatrica sono i campi di ricerca dell’artista che, in questa fotografia in bianco e nero, raffigura proprio la cinghia utilizzata per legare i corpi. Posizionata come il simbolo “X”, suggerisce il divieto e la denuncia della pratica della contenzione che, come afferma Gariglio, viene citata solo nei casi tragici di cronaca. Cinghie mette in luce uno dei tabù della società contemporanea attraverso lo studio che l’artista compie entrando nei reparti ospedalieri e osservando le interazioni interne. Un messaggio doveroso, utile per comprendere senza pregiudizi ciò che accade negli istituti sanitari e penitenziari. Un’opera che apre un dialogo e sottolinea, oltretutto, l’importanza del discuterne nello spazio pubblico.
Anche l’opera di Gariglio subisce il cambiamento che la vita stessa può portare: affissa al contrario dall’addetto Luigi, l’opera si ritrova ribaltata. Quali nuovi significati assume l’opera? Che valore ha l’intervento di Luigi? Quale relazione si instaura tra l’autore dell’opera e l’autore del ribaltamento? Tutti questi temi che legano arte e vita faranno parte di un dibattito al termine della rassegna, a Flashback Art Fair.
Luigi Gariglio (Torino, 1968)
Fotografo e sociologo, è ricercatore presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società di Torino. I suoi lavori si concentrano sul campo della ricerca sociologica e fotografica, con una particolare attenzione ai temi del controllo sociale, del carcere, della malattia psichica, della salute e della “diversità”. Ha esposto in musei pubblici e privati in Italia e all’estero tra cui Il Palazzo Reale a Milano, La Triennale di Milano, Il Museo di Fotografia Contemporanea di Milano, I Musei Reali di Torino, La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, la National Portrait Gallery a Londra. Ha pubblicato Ritratti in prigione con l’editore Contrasto nel 2007 (anche in edizione inglese) e 2.a.m. A family business society con il Finnish Museum of Photography nel 2008, di Helsinki (Fin).
Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, Luigi addetto alle affissioni
Un progetto di Alessandro Bulgini
Artisti: Sergio Cascavilla, Gianluca e Massimiliano De Serio, Turi Rapisarda, Luigi Gariglio, Pierluigi Pusole, Alessandro Bulgini
7 settembre - 24 settembre
Luigi Gariglio
Piazza Bottesini, Barriera di Milano, Torino
Promosso da Associazione Flashback
Con il patrocinio della Città di Torino
Con la collaborazione di Cassa Depositi e Prestiti
Con il contributo di Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino, Compagnia di San Paolo

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