mercoledì 24 gennaio 2024

Il grande plastico del Dopolavoro Ferroviario di Torino riapre le porte al pubblico ad ingresso libero sabato 27 e domenica 28 gennaio 2024


Anche quest'anno, dopo il grande successo del 2023, sabato 27 e domenica 28 gennaio 2024 (orario 9-12 / 14-18) tornerà visibile per la gioia di grandi e piccini il Plastico dei treni in miniatura del Dopolavoro Ferroviario di Torino, collocato nei locali di Via Sacchi 63.

Iniziato a costruire nel 1958 da Bertollo Lino, Nurisio Domenico e de Meo Antonio, che in occasione grande apertura al pubblico delle officine materiale rotabile assemblarono le loro tre realizzazioni, il grande plastico comprende oltre 100 metri quadri di paesaggio, attraversati da 250 metri di binari, percorsi da 20 treni, il tutto in scala 1:87. L'attenzione del pubblico è sempre attirata da particolari come la batteria di fuoco dello Chaberton, la linea filobus, il car system, la funicolare, lo scalo merci, la salita all’eremo, l’ovovia, la seggiovia, le piste di sci sotto la nevicata, il temporale seguito dall’arcobaleno e, non ultimo, il porto canale con la chiusa.


Il movimento dei treni è dato da un trasformatore-reostato che, girando una manopola, aumenta o diminuisce la velocità. I locomotori elettrici prendono corrente da un pattino della rotaia centrale; deviandolo dal pattino, si può invece prendere corrente dalla linea aerea. Per quanto riguarda le locomotive o i diesel, questi prendono corrente solo dal pattino della terza rotaia. Alle locomotive, non tutte, è applicato un dispositivo nel fumaiolo, che con del liquidospeciale può sbuffare il fumo in modo reale. Questi treni, detti “analogici”, hanno la caratteristica del fumo ma, da qualche anno, sono stati introdotti i treni Digitali, comandati da un reostato diverso, dotato di sensori che, oltre ad avere il dispositivo del fumo, consentono di simulare il fischio, il rumore degli stantuffi, la chiusura delle porte, il fischietto del capo stazione, la frenata del treno ed altri rumori ancora.

Il plastico contiene anche una linea ferroviaria a scartamento ridotto (Hoe), che parte da una stazione intermedia ove transitano i treni normali e, facendo un lungo percorso, passa attraverso una piccola stazione fino a raggiungere un altro paese.

Vi è pure una ferrovia di montagna composta da due motrici, trainate da cavo, che vanno da punto a punto. Queste a metà percorso si incontrano e con uno scambio si fiancheggiano per proseguire ognuna nel proprio senso di marcia.

Una vera chicca del plastico è il percorso su strada dei camion, pullman ed altri mezzi, ognuno con motore indipendente, alimentato da batteria ricaricabile. Questi, seguono la strada, tramite un circuito che permette loro di fermarsi anche in caso di incrocio.

Sempre con percorso su strada, trainato da doppi fili elettrici, scorre un filobus che, rispettando le fermate, si snoda su un discreto percorso attraversando il paese.

Un’ovovia raggiunge le parti più alte della montagna, dove ci sono glisciatori. Più in alto vi è ancora una seggiovia.

Nel weekend di apertura al pubblico, l'ingresso alla mostra sarà gratuito e regolato dai volontari del DLF che, in caso di grande affluenza, limiteranno la visita a 15 minuti.

Informazioni: 011-5808539 oppure dlftorino@dlf.it

Sito ufficiale:  https://dlftorino.it/


 

 

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