Iniziato a costruire nel 1958 da Bertollo Lino, Nurisio Domenico e de Meo Antonio, che in occasione grande apertura al pubblico delle officine materiale rotabile assemblarono le loro tre realizzazioni, il grande plastico comprende oltre 100 metri quadri di paesaggio, attraversati da 250 metri di binari, percorsi da 20 treni, il tutto in scala 1:87. L'attenzione del pubblico è sempre attirata da particolari come la batteria di fuoco dello Chaberton, la linea filobus, il car system, la funicolare, lo scalo merci, la salita all’eremo, l’ovovia, la seggiovia, le piste di sci sotto la nevicata, il temporale seguito dall’arcobaleno e, non ultimo, il porto canale con la chiusa.
Il plastico contiene anche una linea ferroviaria a scartamento ridotto (Hoe), che parte da una stazione intermedia ove transitano i treni normali e, facendo un lungo percorso, passa attraverso una piccola stazione fino a raggiungere un altro paese.
Vi è pure una ferrovia di montagna composta da due motrici, trainate da cavo, che vanno da punto a punto. Queste a metà percorso si incontrano e con uno scambio si fiancheggiano per proseguire ognuna nel proprio senso di marcia.
Sempre con percorso su strada, trainato da doppi fili elettrici, scorre un filobus che, rispettando le fermate, si snoda su un discreto percorso attraversando il paese.
Un’ovovia raggiunge le parti più alte della montagna, dove ci sono glisciatori. Più in alto vi è ancora una seggiovia.
Nel weekend di apertura al pubblico, l'ingresso alla mostra sarà gratuito e regolato dai volontari del DLF che, in caso di grande affluenza, limiteranno la visita a 15 minuti.
Informazioni: 011-5808539 oppure dlftorino@dlf.it
Sito ufficiale: https://dlftorino.it/
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