Riapre finalmente al pubblico dopo 4 anni di chiusura il Centro Storico Fiat di Torino sito in via Chiabrera 20. Amo particolarmente questo spazio, nato nel 1963, che accoglie auto d’epoca, oggettistica, immagini pubblicitarie che hanno fatto la storia della mobilità nella nostra Città e non solo, e il cui destino è purtroppo incerto. (Leggete il mio articolo qui)
Non perdete quindi l’occasione di visitarlo nel breve periodo di apertura da oggi al 26 marzo, ricordando che è stata allestita nelle sue sale una mostra ad ingresso gratuito “Università, Politecnico e industria piemontese per l’aeronautica: dalle origini allo spazio”, promossa e organizzata dalla Fondazione AMMA a conclusione dell’anno di celebrazioni del centenario dell’aeronautica militare italiana e inserita nell’ambito delle attività di “Torino Capitale della cultura d’impresa 2024”. La scelta di collocare la mostra in un luogo che celebra l’epopea automobilistica torinese attraverso le testimonianze del suo marchio più celebre, vuole esprimere non soltanto la stretta interazione che sul territorio da sempre caratterizza lo sviluppo tecnologico per la mobilità terrestre e quello per il volo, ma anche rappresentare la continuità industriale fra i primati di Torino come città italiana dell’auto e dell’aerospazio. Una connessione stretta che il percorso espositivo propone fin dal suo inizio: a fianco della prima autovettura FIAT, la 3½ Hp del 1899, simbolo della nascente industria metalmeccanica proiettata al progresso, è stato collocato il satellite LAGEOS 2 costruito dalla Microtecnica e lanciato dallo Shuttle nel 1992. “Abbiamo realizzato un progetto espositivo - spiega il Presidente della Fondazione Stefano Serra - tra eredità storica e sguardo al futuro, con l’obiettivo di raccontare un cammino che si sviluppa lungo un arco temporale di 115 anni, durante i quali Torino e il suo tessuto scientifico e produttivo hanno avuto e continuano ad avere un ruolo di primo piano. Ruolo che la consacra oggi capitale dell’aerospazio, grazie a quanto quotidianamente avviene nelle fabbriche del suo territorio, capaci di trainare lo sviluppo di tutta l’industria aeronautica e aerospaziale italiana, proseguendo il lavoro iniziato oltre un secolo fa”. Aggiunge Serra: “Creata nel 2021 per custodire il patrimonio industriale costruito in oltre 100 anni di vita la Fondazione AMMA ha come primario scopo proprio la promozione di iniziative di questo genere, capaci di valorizzare le politiche industriali del Piemonte e stimolarne lo sviluppo, lavorando al fianco delle istituzioni e delle organizzazioni economiche, politiche, sociali e culturali”.
La visita si sviluppa poi partendo dal memorabile volo di Faccioli sul primo aereo progettato e costruito in Italia - proprio a Torino - nel 1909, ripercorrendo un cammino iniziato nel tessuto industriale torinese, fatto di tante piccole “boite” dove si costruivano aeroplani. Le officine Miller in via Legnano e Chiribiri in Borgo San Paolo furono l’inizio di quella che di lì a pochi anni sarebbe diventata l’industria aeronautica. Insieme alle officine nacquero a Torino i primi studi organizzati: in Università la facoltà di Medicina iniziava a occuparsi di fisiologia del volo e di medicina aeronautica, mentre al Politecnico veniva istituito un corso di Teoria del Volo e si realizzava il Laboratorio di Aeronautica, attrezzato per le prove dei motori alternativi leggeri e dotato di uno specifico banco dinamometrico. Un ruolo che gli atenei cittadini hanno mantenuto nel tempo, fino ai giorni nostri, e oggi come allora Università, Politecnico e industria operano fianco a fianco per lo sviluppo di progettualità come quello di “Torino città dell’aerospazio” attualmente in corso. Nella creazione della narrazione proposta dal percorso di visita, fondamentale la collaborazione delle aziende presenti sul territorio che, al pari di numerosi privati, hanno messo a disposizione immagini e oggetti dei loro archivi.
Inoltre, un ulteriore contributo per avvicinare i cittadini al settore è offerto anche dal parallelo ciclo di incontri tematici di approfondimento, quattro appuntamenti pomeridiani con inizio alle ore 15,30 in programma il 27 febbraio (“La medicina aeronautica, una storia torinese” a cura di Marco Galloni), il 5 marzo (“Il Piemonte e lo spazio” a cura di Walter Cugno), il 12 marzo (“Le ali del Piemonte” a cura di Gianni Mancuso) e il 19 marzo (“Automobili e aeroplani due storie parallele” a cura di Stefano Musso).
CENTRO STORICO FIAT
via Chiabrera 20
“Università, Politecnico e industria piemontese per l’aeronautica: dalle origini allo spazio”
fino al 26 marzo
domenica e lunedì ore 10.00 - 17.00,
martedì ore 10.00 - 19.00





Molto interessante!
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