lunedì 23 dicembre 2024

Tutte le mostre di Fondazione Torino Musei da visitare durante le feste natalizie alla GAM, al MAO e a Palazzo Madama per due settimane all'insegna della cultura


Per quanti desiderano dedicare all’arte e alla cultura il tempo libero che ci viene regalato in questi giorni di festa, segnalo le numerose ed interessanti mostre di Fondazione Torino Musei ospitate alla
GAM, al MAO e a Palazzo Madama.

Cominciamo dalla GAM. La Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino è oggetto di una importante opera di riqualificazione, sotto la nuova direzione di Chiara Bertola, che consentirà di offrire al pubblico una diversa esperienza di visita ancora più inclusiva e progetti espositivi di livello internazionale.

Tante le novità da scoprire, a partire dal completamento del Lotto Zero con il rinnovamento degli spazi espositivi e di accoglienza, fino alla riapertura del secondo piano - chiuso da sei anni - che accoglie il Deposito vivente, uno spazio densamente abitato dalle opere e in continua trasformazione, pensato per creare un contatto inedito tra il pubblico e la collezione della GAM, emulando un deposito museale per rivelare in questo modo parte del suo vasto patrimonio artistico.

Anche le collezioni permanenti si rinnovano con un allestimento ispirato ai temi della Prima Risonanza - luce, colore, tempo - e grazie a L'intruso, l'intervento dell'artista Stefano Arienti che offre letture inattese del display espositivo, stimolando nuove interpretazioni. La Risonanza infatti diventa da qui in avanti il filo conduttore che dona unità alla visione della nuova direzione della GAM, intrecciando mostre, collezioni e progetti.

Fino al 9 marzo 2025 ci attende la mostra Berthe Morisot. Pittrice impressionista.

Nell’anno internazionalmente dedicato all’Impressionismo, la GAM celebra la storia e il percorso artistico dell’unica donna tra i fondatori del movimento impressionista.


L’esposizione è organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, a cura di Maria Teresa Benedetti e Giulia Perin, con il sostegno eccezionale del Musée Marmottan Monet di Parigi, istituzione che vanta la più grande raccolta di opere di Berthe Morisot da cui provengono importanti dipinti, e realizzata grazie allo sponsor BPER Banca. L’allestimento della mostra accoglie anche un display, realizzato da Stefano Arienti, nell’ambito del progetto
l’Intruso.

Fino al 16 marzo 2025 possiamo visitare anche Mary Heilmann, a cura di Chiara Bertola, direttrice della GAM, e realizzata con la collaborazione dell’artista e dello Studio Heilmann di New York. "Mary Heilmann" è la prima grande mostra italiana dedicata all’artista americana. Mary Heilmann, nata a San Francisco nel 1940, è una delle più importanti pittrici astratte contemporanee. La mostra ripercorre i sessant’anni della sua carriera, dai primi dipinti geometrici degli anni ‘70 fino alle recenti tele sagomate in colori fluorescenti. Le sessanta opere in mostra attraversano la sua gioiosa produzione per offrire uno sguardo ampio sul suo approccio ludico all’astrazione, toccando passaggi fondanti e nuclei tematici della sua opera.

Sempre fino al 16 marzo 2025 la GAM presenta la prima grande mostra antologica di Maria Morganti con un’ampia selezione di opere realizzate tra il 1988 e il 2024, a cura di Elena Volpato.

L’esposizione traccia un percorso all’interno di una ricerca fortemente unitaria che ha la propria origine nell’essenzialità del gesto pittorico, nella sua ripetizione ed espansione nel tempo, una ricerca sviluppatasi con costanza negli anni, fino a delineare un’architettura di pensiero, uno spazio di lavoro e archiviazione, un luogo fisico e mentale – lo studio dell’artista – dove dare forma al tempo attraverso la semplicità di atti quotidiani che compongono, per lento accumulo, il complesso diario cromatico di un’esistenza.

Stessa data anche per l’esposizione GRASSO dedicata ai primi sette numeri della rivista ideata nel 2016 da Giuseppe Gabellone e Diego Perrone. Il nome risponde alla inusuale grandezza della rivista, un vero fuori formato, che per essere letta deve potersi dispiegare nei suoi due metri di base per tre metri di altezza. Grazie al sostegno della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, è stato possibile realizzare il settimo numero intitolato Amedeo Special, nome di un cocktail inventato negli anni Quaranta da Amedeo Gandiglio, barman dello storico locale torinese Chatam, e rivisitato per l’occasione da Marco Torre, del Bar Cavour, su invito dei due artisti.

Per quanto concerne il MAO, fino al 23 marzo 2025 ricordo la mostra Rabbit Inhabits the Moon, in occasione del 140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia, in partnership con il Nam June Paik Art Center (Yongin, Corea) e con la Fondazione Bonotto (Colceresa, Italia), e con il supporto della Korea Foundation.

Il progetto espositivo è curato da Davide Quadrio, direttore del Museo, e Joanne Kim, critica e curatrice coreana, con Anna Musini e Francesca Filisetti. L’esposizione si avvale della consulenza curatoriale e scientifica di Manuela Moscatiello (Chargée d’étude, Maison de Victor Hugo di Parigi), Kyoo Lee (curatore della sala dello sciamanesimo, professore di Filosofia alla City University di New York) e Patrizio Peterlini (Direttore della Fondazione Bonotto).

Fino al 4 maggio 2025 poi segnalo il nuovo progetto espositivo Hanauri. Il Giappone dei venditori di fiori, che si sviluppa all’interno del programma di riallestimento della galleria giapponese delle collezioni permanenti, dedicato alla pratica dell’artista Linda Fregni Nagler, presente al MAO lo scorso novembre con la performance Things that Death Cannot Destroy.

La mostra esplora il suo meticoloso approccio di selezione e raccolta, rielaborazione e riattivazione di fotografie giapponesi della scuola di Yokohama (Yokohama Shashin). Le fotografie originali, raccolte nell’arco di vent’anni dall’artista e proposte in mostra al MAO per la prima volta, sono affiancate alle opere di Linda Fregni Nagler, che ha rifotografato le albumine originali, stampandole in camera oscura e colorandole a mano con una tecnica simile a quella dell’epoca (1860-1910). Questo intervento fa assumere nuovi significati alle immagini, illustrandoci la storia di un preciso modo di guardare all’esotismo e all’alterità.

Il soggetto indagato al MAO è quello dei venditori di fiori (hanauri), una categoria molto apprezzata di ambulanti (bōtefuri) nel Giappone dei periodi Edo e Meiji.


Il MAO di Torino ha inoltre presentato la
seconda edizione di Declinazioni Contemporanee, il programma di residenze d’artista e commissioni site-specific che utilizza l’arte contemporanea come mezzo per interpretare, rileggere e valorizzare il patrimonio museale, calandolo nel presente per individuare connessioni e significati inediti fra epoche e culture diverse. Alle opere di Marzia Migliora, Kengo Kuma, Lee Mingwei e Francesco Simeti, presentate nel 2023, si aggiungono quest’anno le installazioni di Qiu Zhijie e Charwei Tsai e Ultraworld di Patrick Tuttofuoco, opera luminosa realizzata per la facciata del MAO e che fa parte di Costellazione, sezione collaterale di Luci d’Artista.

Veniamo infine a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica.

Fino al 13 gennaio 2025, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Palazzo Madama presenta Change!, una mostra che, insieme a un amplissimo progetto territoriale, intende approfondire il tema della crisi climatica, offrendo una visione sinottica dei cambiamenti millenari lungo il percorso del fiume Po, paradigma di quanto sta avvenendo su scala mondiale. Il progetto nasce in dialogo con l’Assessorato alla Cura della città, Verde Pubblico e sponde fluviali della Città di Torino e dalla collaborazione tra Palazzo Madama e fondamentali partner nazionali, da sempre impegnati sui temi della conservazione e tutela ambientale, in primis l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po (ABDPO) e l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (A.I.Po) insieme alle Riserve della Biosfera del Po, oggi unite nella Riserva MaB UNESCO Po Grande. Accanto a essi gli interpreti torinesi, dal Politecnico di Torino all’Università degli Studi di Torino, allo European Research Institute che quotidianamente portano avanti la ricerca e lo studio del Po e dell’acqua in generale da prospettive disciplinari diverse, e con la media partnership di Rai Radio3.

Fino al 4 febbraio 2025, nell’ambito della mostra Change!, Palazzo Madama presenta il progetto espositivo Il Grande Fiume, biodiversità tra passato e futuro a cura del Museo Regionale di Scienze Naturali, il settore Sviluppo Sostenibile Biodiversità e Aree naturali della Regione Piemonte e il Parco Paleontologico astigiano, in collaborazione con le Aree protette del Po piemontese, del Ticino e Lago Maggiore e del CRIP (Centro Referenza Ittiofauna Piemonte). Nel tempo, numerose specie animali hanno abitato il Grande Fiume. Mentre di alcune rimane ancora traccia grazie a reperti fossili rinvenuti e ottimamente conservati, oggi sono diventate molte le specie aliene che popolano le sue acque dolci, rappresentando un pericolo per la biodiversità autoctona e una sfida per tutelare le peculiarità del Fiume Po. Sono questi - reperti fossili e fauna ittica - i temi della mostra allestita nelle sale della Piccola Guardaroba e del Gabinetto Cinese.


DATE DELLE APERTURE E ORARI NELLE FESTIVITA’

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Orari dei giorni festivi

Lunedì 23 dicembre: 10:00-18:00

Martedì 24 dicembre: 10:00-14:00 (chiuso il pomeriggio)

Mercoledì 25 dicembre: CHIUSO

Giovedì 26 dicembre: 10:00-18:00

Lunedì 30 dicembre: 10:00-18:00

Martedì 31 dicembre: 10:00 - 14:00 (chiuso il pomeriggio)

Mercoledì 1 gennaio: CHIUSO

Lunedì 6 gennaio: 10:00-18:00

Per maggiori informazioni: www.palazzomadamatorino.it


MAO Museo d'Arte Orientale, Torino

Orari dei giorni festivi

Lunedì 23 dicembre: Apertura straordinaria 10:00-18:00

Martedì 24 dicembre: 10:00-14:00 (chiuso il pomeriggio)

Mercoledì 25 dicembre: CHIUSO

Giovedì 26 dicembre: 10:00-18:00

Lunedì 30 dicembre: Apertura straordinaria 10:00-18:00

Martedì 31 dicembre: 10:00 - 14:00 (chiuso il pomeriggio)

Mercoledì 1 gennaio: 14:00 - 18:00 (chiuso il mattino)

Lunedì 6 gennaio: Apertura straordinaria 10:00-18:00

Per maggiori informazioni: www.maotorino.it


GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Orari dei giorni festivi

Lunedì 23 dicembre: Apertura straordinaria 10:00-18:00

Martedì 24 dicembre: 10:00-14:00 (chiuso il pomeriggio)

Mercoledì 25 dicembre: CHIUSO

Giovedì 26 dicembre: 10:00-18:00

Lunedì 30 dicembre: Apertura straordinaria 10:00-18:00

Martedì 31 dicembre: 10:00 - 14:00 (chiuso il pomeriggio)

Mercoledì 1 gennaio: 14:00 - 18:00 (chiuso il mattino)

Lunedì 6 gennaio: Apertura straordinaria 10:00-18:00

Per maggiori informazioni: www.gamtorino.it

 

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