La mostra riunisce una serie di opere accomunate dalla forma ovale, scelta non solo come richiamo alla tradizione ritrattistica e domestica, ma come dispositivo simbolico e concettuale. L’ovale diventa membrana che accoglie storie, affetti e genealogie frammentate, per poi aprirle a un linguaggio contemporaneo.
Acuc lavora su supporti costruiti come veri e propri palinsesti materici: strati di colore, si alternano a inserti tattili come merletti, tessuti, carte, frammenti fotografici. Le immagini familiari emergono e affondano nei pigmenti, non come reliquie intoccabili, ma come tracce archeologiche rielaborate dalla pittura. Il gesto pittorico diventa protezione e metamorfosi, trasformando ciò che era memoria privata in esperienza visiva collettiva. La tavolozza è vibrante: toni caldi e terrosi si incontrano con improvvise esplosioni di verdi accesi, blu profondi, rossi intensi e gialli luminosi. Così la memoria non è mai nostalgia, ma energia vitale che dialoga con il presente.
Biografia di Antonio Acuc
Nato
a Nîmes, in Provenza, Antonio Acuc si forma artisticamente a Torino,
frequentando il Liceo Artistico “Cottini” e successivamente
l’Accademia di Belle Arti.
Il suo lavoro, istintivo e libero,
affonda le radici nei movimenti storici del Novecento, dalle
Avanguardie al Nouveau Réalisme, rielaborati con una sensibilità
personale che combina pittura materica, assemblage e uso di materiali
non convenzionali.
L’inserimento nel piano pittorico di oggetti
e frammenti quotidiani: stoffe, pizzi, vecchie fotografie, pigmenti e
carte vissute, richiama, pur mantenendo un linguaggio autonomo,
esperienze di maestri come Burri e Arman.
La sua ricerca è segnata da una tensione verso la sperimentazione: paesaggi urbani, vicoli, architetture e memorie personali si trasformano in superfici tridimensionali, dense di stratificazioni e suggestioni tattili. La pittura di Acuc, pur espressionista nella gestualità, resta fortemente controllata nella composizione e nell’uso del colore, frutto di un rigoroso percorso accademico. Le sue tele — spesso di grande formato — diventano spazi aperti dove luce e materia si incontrano, generando immagini capaci di muoversi tra figurazione e astrazione, tra ricordo e immaginazione.
INFO
Opening:
venerdì 14 novembre 2025 dalle 18.00 alle 20.00
Durante
la serata presentazione a cura della curatrice Cinzia
Sauli
Sede: Torre
della Filanda, Via al Castello 8 — Rivoli (TO)
Date
mostra: 15 – 30 novembre 2025
Apertura
al pubblico:
venerdì, sabato e domenica | ore 15.00 – 19.00
Ingresso libero gratuito


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