Cominciate
pure a prender nota! Dopo il successo dell'anno scorso, anche quest'anno
in occasione della Giornata dell'Unità Nazionale, della
Costituzione, dell'Inno e della Bandiera, venerdì 15, sabato
16 e domenica 17 marzo, dalle ore 10.00 alle ore 19.00, i
visitatori del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
(piazza Carlo Alberto 8 a Torino) avranno una piacevole sorpresa:
poter visitare la magnifica Camera dei deputati del Parlamento
Subalpino, praticamente l'unica aula parlamentare rimasta integra
in Europa tra quelle nate con le rivoluzioni del 1848 e riconosciuta
monumento nazionale dal 1898. In questo luogo si svolse l’attività
legislativa del regno sardo tra l’8 maggio 1848 e il 28 dicembre
1860.
Ed è in questa aula parlamentare che personaggi come Camillo
Cavour, Giuseppe Garibaldi, Angelo Brofferio, Cesare Balbo, Massimo
d’Azeglio, Vincenzo Gioberti, Quintino Sella e centinaia di altri
posero le basi della nostra democrazia e avviarono il cantiere
dell’Italia. Dal 1936, quando il Museo venne trasferito a Palazzo
Carignano, la Camera Subalpina divenne parte integrante
dell’esposizione. Per preservarla dopo gli interventi di restauro
del 1988 e del 2011, si scelse di non renderla più accessibile, ma
visibile solamente dall'affaccio esterno che ne consente una visione
d'insieme.
L’iniziativa
si realizza in collaborazione con il Consiglio regionale del
Piemonte, l’assemblea legislativa presente oggi sul territorio,
e in occasione della mostra “Nel solco di Camillo Cavour”
che sarà aperta a Palazzo Lascaris, nella Galleria Carla Spagnuolo,
dal 14 marzo all’11 aprile 2019.
Venerdì
15 marzo, inoltre, visiteranno la Camera del Parlamento Subalpino
tutti gli studenti arrivati alla fase finale del concorso Ragazzi
in Aula, il progetto di open government che il Consiglio
regionale rivolge alle scuole secondarie di secondo grado del
Piemonte.
Tra
gli eventi proposti, domenica 17 marzo alle ore 15.30,
nell’ambito del progetto “Il Cavour nei luoghi di Cavour”,
il coro e l’orchestra di archi del Liceo Musicale Cavour di
Torino eseguiranno la versione integrale de Il Canto degli
Italiani. I settanta giovani allievi si esibiranno nell’Aula
destinata alla Camera del Parlamento
Italiano, un altro dei luoghi estremamente significativi che fanno
parte del percorso del Museo Nazionale del Risorgimento.
La
Camera subalpina è l’unica aula parlamentare rimasta
integra in Europa tra quelle nate con le rivoluzioni del 1848 ed
è riconosciuta monumento nazionale dal 1898. Dal 1938, anno
del trasferimento del Museo a Palazzo Carignano divenne parte
integrante dell’esposizione. Dopo un importante intervento di
restauro realizzato nel 1988, che ne ha garantito la conservazione,
non è più stata accessibile. I visitatori normalmente possono
ammirarla da un ampio affaccio esterno che ne consente la visione di
insieme.
In
origine era il salone d’onore al piano nobile del palazzo dei
principi di Carignano, progettato da Guarino Guarini ed edificato tra
il 1679 e il 1683.
Qui si svolse
l’attività legislativa del regno sardo tra l’8 maggio 1848 e il
28 dicembre 1860. Promulgato lo Statuto albertino, si pose infatti il
problema di dove collocare in tempi strettissimi le due aule
parlamentari. Per il Senato fu scelto Palazzo Madama, per la Camera
il vasto spazio ellittico del salone di Palazzo Carignano. A due
settimane di distanza dalla proclamazione dello Statuto, la stesura
del progetto fu affidata, il 18 marzo 1848, a Carlo Sada. In
cinquanta giorni fu realizzata la trasformazione dell’antico salone
ovale in una sala ad anfiteatro con i seggi dei deputati posti a
semicerchio dinanzi al banco del presidente e dei segretari. La prima
seduta, con l’inaugurazione della prima legislatura, avvenne l’8
maggio intorno alle 13. Dal giorno seguente le sedute proseguirono
regolarmente e furono aperte al pubblico, mentre erano in corso le
ultime rifiniture.
Rimaneggiamenti dell’aula si resero necessari
quando aumentarono i deputati con le annessioni, tra il 1859 e il
1860, prima della Lombardia, poi dell’Emilia e della Toscana, fino
a quando col progredire dell’unificazione al Centro e al Sud, il
salone divenne troppo piccolo. All’architetto Peyron fu affidato
l’incarico di realizzare un’aula provvisoria nel cortile, mentre
veniva avviato l’ampliamento del Palazzo verso piazza Carlo
Alberto, per collocarvi l’aula definitiva del Regno d’Italia.
L’aula della Camera ellittica fu chiusa, ma non smantellata;
subito le si riconobbe il carattere di monumento nazionale,
ratificato poi da un decreto del 4 marzo 1898 in occasione del
cinquantenario dello Statuto. Nel 1911 per i cinquant’anni del
Regno vi si tenne una seduta straordinaria. Un nuovo restauro
venne compiuto nel 2010-2011 in occasione del riallestimento del
Museo.
Nelle
giornate del 15, 16 e 17 marzo, dopo aver visitato le prime quindici
sale del Museo, il pubblico sarà accolto davanti alla Camera dei
deputati del Parlamento Subalpino e accompagnato al suo interno a
piccoli gruppi da una guida. Potrà poi proseguire la visita alle
rimanenti sale dell’esposizione. Per l'occasione non sono previste
maggiorazioni sul costo del biglietto d'ingresso al Museo e con
Abbonamento Musei l'ingresso è gratuito.
Chi
lo vorrà potrà anche prenotare la visita guidata al Museo
telefonando al numero 0115621147. Tutte le informazioni sul sito
www.museorisorgimentotorino.it



Interessante,peccato avessi scelto un'altra destinazione x questo weekend
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