Con la tematica VISIBILE INVISIBILE
torna da mercoledì 27 a domenica 31 marzo 2019 la Biennale
Democrazia, che giunta ormai alla VI edizione intende riflettere sui veloci
mutamenti del mondo in cui viviamo, spesso costellati da ombre più o meno nascoste
che alterano le relazioni umane e sociali, assoggettati sempre più come siamo
dall’influenza dei media, dei reality, delle fiction, del desiderio di
celebrità. Non basta stare a guardare per poter fronteggiare vecchi e nuovi poteri
invisibili coperti dal velo della segretezza. E’ necessario poter individuare
le distorsioni del nostro tempo; e uscire dalla posizione di semplici
spettatori di fronte alla crisi della democrazia per poterle comprendere e
superare.
Biennale Democrazia spingerà ancora una volta la
collettività a riflettere su questi importanti temi attraverso 133 appuntamenti
con 251 relatori provenienti da tutto il mondo; esperti di politica, arte,
filosofia, diritto, economia, architettura, scienza e sport che coinvolgeranno
un territorio sempre più allargato attraverso 36 dialoghi, 22 discorsi, 17
dibattiti e tante altre forme di incontro, coinvolgendo le OGR e Nuvola
Lavazza. E sarà il quartiere Aurora a diventare il secondo
cuore pulsante della kermesse grazie al progetto speciale Welcome Aurora,
attraverso le call lanciate per promuovere un coinvolgimento
attivo della cittadinanza, delle organizzazioni culturali e degli studenti
universitari.
“Torino è lieta di proporre la sesta edizione di Biennale Democrazia – dichiara la Sindaca Chiara Appendino - Come già felicemente sperimentato in passato, la manifestazione saprà ancora una volta dimostrare quanto sentiti siano i temi della partecipazione democratica nelle sue molteplici declinazioni politiche, sociali, economiche e culturali. Il tema Visibile Invisibile è centrale per la nostra città, impegnata nel contrastare i fenomeni di marginalità sociale, favorendo l’uscita degli invisibili dall’ombra.”
Sono quattro i
filoni di questa edizione: Luci e
ombre; La società̀ della trasparenza;
Legami invisibili; Dal tramonto all’alba. Tra gli
ospiti internazionali: Wolfgang Streeck; Deniz Yücel; Branko Milanović;
Jacques Rancière; Rupert Younger; Joan R. Rosés; Jean-Claude Guédon; Emilia
Roig e Amal Yacef.
L’inaugurazione
di Biennale Democrazia si terrà mercoledì
27 marzo, alle 18, come da tradizione al Teatro Regio, con una lectio
magistralis di Adriano Prosperi.
L’intervento, intitolato “La visibilità
dell’altro”, ripercorrerà le relazioni tra diverse umanità nella storia del
mondo: in passato questi inaspettati incontri hanno generato la spinta
d’immaginazione alla base delle grandi rivoluzioni europee, mentre oggi paiono
suscitare paura e chiusura. Come tornare a vivere l’incontro come una scoperta?
L’appuntamento è introdotto da un intervento musicale dei giovani del Coro PoliEtnico del Politecnico di Torino.
La
giornata inaugurale culminerà alle 21:30 al Teatro Regio con un prezioso e
inedito spettacolo dedicato a “I
sommersi e i salvati” di Primo Levi nel centenario della nascita, curato da
Valter Malosti e interpretato da Fabrizio Gifuni, in collaborazione con
il Centro internazionale di studi Primo Levi.
Lo
spettacolo di chiusura, in programma domenica 31 marzo alle 21 presso la Sala Fucine delle OGR, è ispirato a un altro grande libro della letteratura italiana:
“Le città invisibili” di Italo
Calvino. Sarà Lella Costa a guidare
il pubblico in un’avventura fatta di carovane, spezie e deserti, dove le città
sbiadiscono agli occhi, dove reale e irreale, dritto e rovescio, visibile e
invisibile appaiono inestricabili. Lo spettacolo è organizzato nell’ambito di OGR Public Program; la scenofonia è di Roberto Tarasco, il videopainting a
cura di Stefano Giorgi e la
produzione di Angelo Giacobbe/ Nidodiragno/CMC.
“Biennale Democrazia compie dieci anni – ha
affermato Gustavo Zagrebelsky,
Presidente della manifestazione – “In
questo arco di tempo il mondo è cambiato profondamente e il tema scelto per
questa sesta edizione ne è un evidente riflesso. Crediamo di essere finalmente
approdati nel mondo-in-cui-tutto-è-visibile, ma questa cieca fiducia può essere
ingannevole. Di fronte ai rischi di una società nella quale le esistenze sono
sempre più trasparenti le une alle altre, ma sempre più distanti o chiuse in
universi impermeabili, è importante un’opera di costante manutenzione dei
legami invisibili che ci uniscono agli altri, per ricomporre alto e basso,
uguali e diversi, centro e periferie.”
Decisamente simbolica è l’immagine guida della VI edizione di Biennale
Democrazia: si intitola The Vanishing Man ed è realizzata da
Paolo Ventura, concessa dall’autore
con la collaborazione di CAMERA – Centro
italiano per la Fotografia.
Da non sottovalutare anche il dialogo aperto con le scuole. Nel quadro dei percorsi formativi “in presenza” sono state coinvolte 90 classi (oltre 2300 studenti), allargando il progetto anche alla provincia di Cuneo; mentre per quanto riguarda il coinvolgimento a distanza, nel Campus allestito durante i giorni del festival saranno ospitati 130 ragazzi da tutta Italia.
Biennale
Democrazia è un progetto della Città di Torino, realizzato
dalla Fondazione per la Cultura Torino, in collaborazione con
il Polo del ‘900.
Main partner: Intesa Sanpaolo ed Eni, con il sostegno di Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT e con il contributo della Camera di commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino. Partner: Lavazza; Reale Mutua; Smat; Con il patrocinio dell'Università degli Studi di Torino e del Politecnico di Torino, con il supporto di OGR Officine Grandi Riparazioni, Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, Opera Torinese del Murialdo, Torino Social Impact e Fondazione Artea.
Main partner: Intesa Sanpaolo ed Eni, con il sostegno di Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT e con il contributo della Camera di commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino. Partner: Lavazza; Reale Mutua; Smat; Con il patrocinio dell'Università degli Studi di Torino e del Politecnico di Torino, con il supporto di OGR Officine Grandi Riparazioni, Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, Opera Torinese del Murialdo, Torino Social Impact e Fondazione Artea.
L'ingresso è come sempre gratuito per quasi tutti gli appuntamenti fino a esaurimento dei posti disponibili.
I
biglietti potranno essere ritirati a partire da un'ora prima presso la sede in
cui si svolge l'incontro. Per chi vuole evitare le file e avere la certezza di
un posto riservato, sarà possibile effettuare una prenotazione anticipata al
costo di 5 euro.
Il
programma completo e tutti i dettagli sul sito: www.biennaledemocrazia.it



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