La mostra, a cura di Paola Eynard e Roberto Galimberti, si svilupperà attorno al concetto di abbecedario: un cammino ideale, in rigoroso dis - ordine alfabetico, di pensieri, riferimenti, dubbi e speranze, per imparare a leggere non soltanto il giardino ma i grandi temi che, nella contemporaneità, rappresentano la sfida che stiamo vivendo nel rapporto tra uomo e ambiente. La A di anarchia e di alberi, la T di tempo, la P di pazienza, la S di sogno, la C di calma, la O di orto, sono soltanto alcuni esempi. Elementi cruciali del progetto saranno la stagionalità dell’esposizione e il percorso della mostra, che non soltanto si svilupperà nelle quindici sale storiche del Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo (luogo che ha ospitato, in oltre dieci anni di attività, importanti mostre su Beato Angelico, Tiepolo, Caravaggio, Tiziano, Lorenzo Lotto, Fausto Melotti, l’Informale), ma si diffonderà anche nei sei ettari del parco all’inglese che circonda l’antica dimora, in cui è possibile incontrare alcune specie botaniche provenienti da tutto il mondo e cinque alberi monumentali.
La mostra sarà in dialogo con importanti opere d’arte, da Fortunato Depero a Filippo De Pisis, da Jessie Boswell a Giulio Paolini, da Piero Gilardi a Paolo Paschetto, autore dell’emblema della Repubblica italiana, e con oggetti, fotografie, acquerelli, progetti, memorabilia, video installazioni che cambieranno nel tempo.
La
mostra, come il giardino, crescerà, muterà, si evolverà
attraversando le quattro stagioni, in un ideale contrappunto di
pensieri e riferimenti. L’esposizione sarà completata da una
installazione sonora appositamente dedicata, a cura del progetto
artistico Avant-dernière
pensée.
Sabato
10 aprile,
in anteprima, aprirà al pubblico uno spazio unico: l’Orto
del Castello,
disegnato
e progettato dall'Architetto Paolo Pejrone in
esclusiva
per una delle radure del parco.
Rinasce così anche l'anima rustica del Castello, contrappunto di
quella nobile, che diventa visitabile per la prima volta dopo il
recupero dell'antica cascina e dell'aia.
La
O di orto
e, insieme, la O di Ouverture.
L'Orto
diviene l'Ouverture della grande mostra, un’anticipazione del suo
divenire, dei suoi intrecci, delle sue trame, delle storie che il
pubblico, a partire dal mese di maggio, si troverà ad attraversare,
ascoltare, vivere con le parole di Paolo Pejrone.
Nelle sale e nel Parco, parallelamente alla mostra, si svilupperà, come di consueto, il progetto Da un metro in giù: un percorso didattico, per i visitatori di tutte le età, per esplorare i processi nascosti dietro un giardino e per imparare, con gli strumenti del gioco, a osservare la realtà che ci circonda.
Oltre la mostra, la Fondazione Cosso ha creato una visita guidata in cuffia nel Parco storico del Castello di Miradolo: quattro itinerari di passeggiata, uno per ogni stagione, quattro racconti diversi, alla scoperta non solo delle bellezze del parco ma del mutare della natura.
Per 12 mesi, attività didattiche per scuole e famiglie e incontri letterari e divulgativi approfondiranno i temi del paesaggio, dell’ambiente, della biodiversità, in continuità con il lavoro svolto dalla Fondazione Cosso in questi anni per sensibilizzare e costruire un nuovo e profondo rapporto con il paesaggio che ci circonda.
La caffetteria del Castello accoglierà i visitatori nell’arco della giornata con proposte dolci e salate servite nella corte interna e pic nic sull'erba.
Costi e orari sul sito www.fondazionecosso.it
Info
e prenotazioni: Biglietteria
Castello di Miradolo - Via Cardonata 2, San Secondo Pinerolo,
(TO)
0121
502761 prenotazioni@fondazionecosso.it
Paolo Pejrone
Per Paolo Pejrone, nato a Torino nel 1941, l'amore per l'orto e per il giardino nasce da bambino, quando nella casa di Torino impara a conoscere le piante. Si laurea in Architettura al Politecnico di Torino con Carlo Mollino, tra i più noti architetti del secolo scorso e fotografo di talento. Il suo universo è profondo, assolutamente originale: già dagli anni della formazione diventa allievo di Russel Page (1906 - 1985), uno dei più grandi paesaggisti inglesi del Novecento e, dopo qualche tempo, raggiunge lo studio di Roberto Burle Marx (1909 - 1994), a Rio de Janeiro, per collaborare con lo straordinario paesaggista pittore.
Dal
1970 lavora come architetto di giardini in Italia, Francia, Svizzera,
Arabia Saudita, Grecia, Inghilterra, Germania, Spagna, Belgio,
Principato di Monaco e Austria. Dal
1972 collabora continuativamente, sul tema del giardino, con numerosi
giornali, riviste d'opinione e specialistiche. Ha raccontato di
giardini e orti felici attraverso numerosi libri editi da
Feltrinelli, Mondadori, Einaudi.
È
fondatore
e Presidente dell’Accademia
Piemontese del Giardino
ed è l’ideatore
della mostra-mercato
“Tre
giorni per il Giardino”
al Castello di Masino.
Nel
2013 è stato insignito del titolo di “Chevalier
de l’Ordre
des Arts et des Lettres”
dal Ministero della Cultura e Comunicazione di Francia.
In ambito naturalistico si occupa dal 2008 del parco storico, con progetti di valorizzazione, tesi a diffondere la conoscenza della natura e del paesaggio, stimolare la sensibilità verso temi come l'ecologia, la sostenibilità e il benessere dell'essere umano, in connessione con l'ambiente.

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