Baldacchino è un fotografo con una storia intrigante e avvincente: un “puro fotografo”. Lui ha cominciato a fotografare, camminando, viaggiando senza sosta, con la ricerca ossessiva della qualità: chilometri in auto o a piedi in mezzo alla campagna – la terra – e lungo le coste italiane e francesi – il mare – con l’unica ossessione di cogliere il momento, quello inconscio profondo, che da sempre anima la sua ricerca. Candido Baldacchino nel 2019 è stato insignito da una meritata onorificenza IFI (Insigne fotografo italiano) dalla Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche). Baldacchino è uno di quei fotografi del territorio, più conosciuto all’estero che nella sua città natale. Dal momento in cui ha incontrato Holga il suo modo di fare ricerca prese una nuova direzione: una macchina di plastica, da pochi soldi che rilascia scatti ”sporchi, slabbrati, vignettati, talvolta sovraimpressi, sfocati” ma veri. Inspiegabile, infatti, come la fotografia fatta con la Holga, la toy camera più famosa al mondo, riesca a suscitare atmosfere senza confini come quelli del nostro io più nascosto. Vigouroux nel 2005 crea in Francia il collettivo – poco conosciuto – chiamato Foto Povera che raccoglie fotografi, che come lui, hanno un amore incondizionato per la vecchia fotografia la “photographie ancienne”. Molti altri fotografi hanno usato Holga o macchine fotografiche “povere” come, ad esempio, Kenna che per creare atmosfere insolite con i suoi paesaggi dal 1986 ha iniziato oltre alla Hasselblad anche la Holga. Questo spiega sia per lui sia per Baldacchino il formato quadrato delle loro immagini. Un altro lavoro ispiratore per molti fotografi di questa “corrente” è quello del famoso Bernard Plossu. Una ricerca del momento semplice, non decisivo, che si pone in contrapposizione all’ideale di Henri Cartier-Bresson.. Ecco allora che parole come “metafisica”– che accomunano alcuni artisti della fotografia – ricorrono sempre più a definire quella sensazione di sogno, malinconia, assenza che percepiamo guardando la fotografia di Baldacchino.
TESTO DANIELA ZUCCO
Holga l’inizio di un amoreLa fotocamera Holga è nata ad Hong Kong nel 1981 e si è diffusa dapprima in Cina, come una fotocamera economica, destinata al mercato di massa. Progettata per essere semplice e conveniente, la Holga era originariamente destinata a essere un'alternativa accessibile alle costose fotocamere reflex. Tuttavia, il suo design basico e le sue caratteristiche imperfette hanno attirato l'attenzione di alcuni fotografi che hanno apprezzato il suo aspetto unico e il suo modo di catturare le immagini.
La Holga è stata prodotta principalmente per l'uso amatoriale, con poche regolazioni e opzioni di controllo. La sua lente di plastica, la mancanza di un mirino preciso e l'assenza di meccanismi sofisticati hanno portato a risultati imprevedibili e artistici. Le fotografie scattate con la Holga sono spesso caratterizzate da vignettature, distorsioni, sfocature e perdite di luce, che conferiscono loro un'atmosfera eterea e sognante.
Biografia
Candido Baldacchino
Partecipo al MIA Photo Fair di Milano dal 2014 al 2024 e alla mostra "Krappy Camera" alla Soho Gallery di New York nel 2023.
Candido Baldacchino
fotografie con HOLGA
Mostra fotografica
a cura di Tiziana Bonomo
Titolo TERRAMARE
Fotografie Candido Baldacchino
Dove SPAZIO EVENTA Via dei Mille 42, Torino: da martedì a venerdì h. 15-19, e su appuntamento
Inaugurazione 10 maggio 2024 dalle ore 18.00
Durata dall’11 maggio al 7 giugno 2024
Contatti tizianabonomo@fastwebnet.it, cell. +39 335 7815940
La mostra fotografica di Candido Baldacchino è stata inserita nel Vip Program di The Phair 2024.
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