sabato 18 maggio 2024

Sulla facciata del building di via Foggia 11A una nuova installazione artistica col verso del poeta Davide Rondoni: "Amare è l’occupazione di chi non ha paura"


Se conoscete la zona di Torino che si estende tra il cimitero monumentale e il lungo Dora, avrete sicuramente notato, sulla facciata del building di via Foggia 11A (visibile due volte al giorno per una quindicina di minuti, alle ore 16 e alle ore 22) una nuova installazione, inaugurata poco meno di un mese fa. Protagonista la poesia di Davide Rondoni "Conoscere il respiro, esattamente", il cui splendido ultimo verso è: Amare è l’occupazione di chi non ha paura.

I versi, pubblicati in una raccolta uscita per Guanda nel 2003, sono stati donati dal poeta a Laura Milani e trasformati in installazione permanente con il supporto di Stefano Cerruti (socio fondatore di Bottega Studio Architetti che ha collaborato al progetto). Complice l’opportunità del superbonus 110, il pensiero artistico, andando oltre la concreta esigenza di intervento sull’edificio, è stato capace di trasformare un’esigenza pratica nella premessa per generare bellezza. Poesia, arte e architettura si fondono in un progetto che diventa a sua volta un regalo alla città: un’opera di rigenerazione urbana che si fonde con una visione artistica dell'abitare. D’altronde la nostra Città ha abituato da anni cittadini e turisti a pause inusuali nei percorsi, a opere che si disvelano tra la cosiddetta normalità, attraverso le attività del Museo di Arte Urbana o le Luci d’Artista nel periodo natalizio.


Inquilini dello stesso building di via Foggia 11A e partendo dall’intervento di restyling attraverso l’occasione offerta dal superbonus 110, Laura Milani e Stefano Cerruti hanno deciso di trasformare la burocrazia in valore aggiunto per la città e i suoi abitanti, ponendo competenze e passione al servizio del progetto: BSA in qualità di progettista e D.I. dei lavori e Laura Milani portando la sua esperienza e creatività in ambito culturale. Nella persona e nell’opera poetica di Davide Rondoni, Laura ha trovato l’autore perfetto per il progetto di valorizzazione architettonico coinvolgendo poi tutti i condomini. Laura e Stefano si parlano e le loro menti si sintonizzano sul progetto. Milani ci racconta: “Ero da un amico gallerista e mentre osservavo alcune opere di una illustratrice, una in particolare ha suscitato il mio interesse “Pagina 111”. Chiesi: “Pagina 111 di cosa?” “Di un libro di poesie di Davide Rondoni, lo conosci?” “No, ma l’illustrazione è bellissima e anche i versi”. Da lì continuai a pensare a quei versi e scrissi a Davide, che mi rispose in tempo reale. Ci incontrammo a Torino per un caffè durante il Salone del Libro dello scorso anno. Gli raccontai la mia idea e il suo fu subito un sì, sorridente. Chiesi a lui di scegliere la poesia per l’installazione. E così fu, scelse “Conoscere il respiro esattamente” … e me la inviò. La lessi tutta d’un fiato. Era perfetta. Era lei. E la frase conclusiva “Amare è l’occupazione di chi non ha paura” divenne il nostro progetto per la città. Inutile aggiungere altro. In merito agli aspetti tecnici del progetto, le schermature solari saranno il supporto dinamico del testo di Rondoni, i cui versi hanno lo scopo di generare curiosità e interesse verso i passanti.

Per l’autore dei versi: "È un onore per un poeta vedere che la voce della poesia diviene segno stabile, dono permanente. Che avvenga a Torino, città che ha dato i natali a grandi poeti, mi pare bellissimo. E anche un segno che va oltre la mia nessuna importanza. Senza parole che cercano il segreto della vita, senza poesia, la città, la convivenza divengono solo calcolo, consumo, discordia. Che gli abitanti di una casa invece di pavoneggiarsi per la loro bella casa, donino una poesia a chi passa, mi pare un bel segno. Una poesia è un dono comodo, non ha nemmeno bisogno delle tasche per riceverlo. Non si consuma. Ed è un segno di grande stima per le persone che lo riceveranno, per la loro umanità che non merita solo marchi, pubblicità chiacchiere o slogan..."


I PROTAGONISTI

Laura Milani è l’incarnazione di un pensiero creativo sempre in essere, generativo e trasformativo per sua stessa natura. IAAD, il Museo nazionale del cinema, La Scuola Possibile, la Fondazione dell’Ordine degli Architetti, Paratissima, sono solo alcune delle tappe della sua extra ordinaria vita professionale. Perché la vita, anche quella professionale come ama sottolineare, prende vita da incontri speciali. E qui gli incontri sono tanti e quasi sempre inattesi. La prospettiva dei lavori per il 110 e l’incontro con Stefano Cerruti portano subito a una domanda: come sfruttare questa occasione per realizzare anche un’opera d’arte urbana? E quando nasce una domanda, le risposte non tardano ad arrivare.

Stefano Cerruti, architetto e partner di Bottega Studio Architetti, indaga e opera da circa vent’anni sulla possibilità di ribaltare la spaccatura periferia-centro offrendo una progettualità capace di favorire la connessione attiva del fruitore-spettatore con l’ambiente circostante. Se la mancanza di attenzione nei confronti delle strutture di recente costruzione è frutto della scarsità di “appeal” allora l’intervento architettonico deve essere sui contenuti oltre che strutturale. La prima azione in questa direzione è Volumi, un progetto del 2006 (via Parma 33). “Abbiamo notato che la partecipazione si verifica davvero se l’intervento ha dei buoni contenuti e un buon appeal, generando interesse e curiosità che sono due sensazioni sempre necessarie per porsi delle domande. Non volendoci limitare a un singolo progetto, è nata l’idea di creare “edifici di interesse” ubicati in zone periferiche e nel centro storico per generare un circuito in grado di attirare visitatori e perché no, turisti”, dice Cerruti.

Davide Rondoni, poeta, drammaturgo, autore di documentari e di programmi di poesia in tv, editorialista, dirige la collana “I Passatori – Contrabbando di poesia” per CartaCanta. È autore di teatro e di traduzioni (tra cui Baudelaire, Rimbaud, Péguy, Jiménez, Shakespeare). Ha pubblicato alcuni volumi di poesia tra i quali La natura del bastardo (Mondadori 2016), Avrebbe amato chiunque (Guanda 2003), Compianto, vita (Marietti 2004), Apocalisse amore (Mondadori 2008), Le parole accese - per ragazzi (Rizzoli 2008), 3. Tommaso, Paolo, Michelangelo (Marietti 2009), Rimbambimenti (Raffaelli 2010), Si tira avanti solo con lo schianto (WhiteFly 2013), Cinque donne e un’onda (Ianieri 2015), con i quali ha vinto i maggiori premi di poesia in Italia. È tradotto in vari paesi del mondo in volume e rivista. Ha fondato e dirige il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna, la rivista ClanDestino, e l’Accademia dei silenti. E’ presidente del Mufoco – Museo di Fotografia Contemporanea e del Comitato nazionale per l'ottavo centenario della morte di San Francesco d'Assisi.

 

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