Giovedi 21 novembre uscirà nelle sale cinematografiche con BIM Distribuzione il film “Le déluge – gli ultimi giorni di Maria Antonietta” (100 min): una produzione ASCENT FILM con RAI CINEMA e ADLER ENTERTAINMENT in coproduzione con QUAD.
Peculiarità del film è che la gran parte delle scene sono state girate presso alcune Residenze Reali Sabaude del Piemonte, in particolare: la Reggia di Venaria, il Castello di Agliè e la Palazzina di Caccia di Stupinigi.
Il film non si focalizza sulla vita di corte e neppure solo sul tragico finale. Vivremo invece il racconto di un periodo poco noto, ma denso sul piano emotivo: i pochi mesi in cui gli ultimi re e regina di Francia con i loro due figli vennero incarcerati in un castello alle porte di Parigi, in attesa di essere giustiziati.
Emerge, come racconta il regista, il lato oscuro della storia: le celle buie, le violenze, la sofferenza, fino alla tragica dipartita. La storia cambia il suo corso, il vecchio regime fa spazio al nuovo, i simboli del passato perdono di significato e nascono nuovi ideali.
Le Déluge vuole essere un film apocalittico, nel senso più letterale del termine: quello di svelamento. Come si attesta nella nota di regia, il film ha una vocazione metafisica più che storica e racconta anche un’apocalisse intima. Quella dei suoi protagonisti. Luigi e Maria Antonietta entrano in prigione quasi da estranei: il loro ovviamente è un matrimonio combinato tra le due più grandi potenze europee per sancire un’alleanza politica. Lei bella, seducente, viziosa e lontana dai noiosi protocolli reali. Lui timido, privo di autorevolezza, non preparato a essere re. Due tipi più diversi era difficile immaginarseli.Le vicende incalzanti e il peso di una situazione estrema trasformano i due protagonisti e i loro reciproci sentimenti. Una inaspettata dignità e forza traspare in Luigi ed Antonietta ed un processo di maturazione li porta ad evolvere. Il re andando oltre la propria fragilità morirà da vero sovrano, davanti allo stupore e al rispetto anche dei suoi carcerieri. Maria Antonietta passerà dallo spirito adolescente e sprezzante a quello di una madre capace di proteggere i propri figli e di una moglie presente e risoluta di fronte al suo tragico destino.
Il film si divide in tre atti: ‘gli dei’, ‘gli uomini’, ‘i morti’. Quasi come fossero le tre età dell’uomo. Proprio a voler ribadire la sua vocazione metafisica, Le Dèluge vuol mettere in scena la condizione umana, il percorso su questa terra di ogni uomo. Nascita, ascesa, caduta. Luce, colori, e suono non sono quelli tipici del film storico, ma rendono contemporaneo un tempo passato capace di parlare al nostro presente.
Il primo atto è ambientato in un enorme salone dove i rivoluzionari hanno provvisoriamente sistemato alla meno peggio i reali. Qui ci sono ancora gli Dei, ovvero il re e la regina in arresto, che conservano ancora i loro titoli e i loro simboli. La messa in scena sarà come l’ultimo dipinto del ‘700, la macchina da presa riprenderà sinuosamente le residue ritualità e dinamiche regali.
Nel secondo atto ci spostiamo nelle anguste e sporche celle dei piani superiori del castello. La situazione generale subisce un veloce tracollo. Lo stile sarà più secco, violento, la macchina da presa più nervosa, vicina al respiro e alla sofferenza dei protagonisti, spogliati ormai di tutti i loro privilegi e diventati uomini comuni.Il terzo atto è l’atto della morte. Tutto è più sussurrato, cupo, riflessivo. È sparita la violenza, la contrapposizione monarchia/rivoluzione, anzi una strana e naturale vicinanza si instaura tra le parti fino ad ora contrapposte, e il linguaggio si fa più spoglio, essenziale, fatto di primi piani e di dettagli. Arriva la fine…
“Le déluge – gli ultimi giorni di Maria Antonietta” – presentato in anteprima mondiale al Festival di Locarno - è una coproduzione Italia – Francia realizzata in Piemonte per 7 settimane di riprese (tra dicembre 2022 e marzo 2023) con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte nei luoghi delle Residenze Sabaude, presso il Castello Ducale di Agliè, la Reggia di Venaria Reale, la Palazzina di Caccia di Stupinigi e il Parco di Stupinigi di Nichelino, location e comuni coinvolti grazie alla Rete regionale della Fondazione.
Per la regia di Gianluca Jodice, che firma anche la sceneggiatura con Filippo Gravino, nel cast di “Le déluge – gli ultimi giorni di Maria Antonietta” figurano Guillaume Canet e Mélanie Laurent nei panni di Luigi XVI e Maria Antonietta, ma anche Aurore Broutin, Hugo Dillon, Tom Hudson, Roxane Duran, Anouk Darwin Homewood, Vidal Arzoni e Fabrizio Rongione.
Ad affiancare i grandi nomi della troupe, come Daniele Ciprì (Direttore della fotografia), Massimo Cantini Parrini (Costumista), Tonino Zera (Scenografo) e Aldo Signoretti (Wig and hair designer), sono stati numerosi i professionisti locali nella troupe, che ha coinvolto un gran numero di maestranze locali tra cui Stefano Blisa (Segretario di produzione), Emanuela Minoli (Location manager), Chiara Moretti (Coordinatrice figurazioni), Carlotta Desmann (Arredatrice), oltre a un gran numero di figurazioni speciali.
CAST ARTISTICO
LOUIS XVI GUILLAUME CANET
MARIE ANTONIETTE MÉLANIE LAURENT
ELISABETH AURORE BROUTIN
HENRI HUGO DILLON
MANUEL TOM HUDSON
MADAME LAMBALLE ROXANE DURAN
MARIE THERESE ANOUK DARWIN HOMEWOOD
LOUIS VIDAL ARZONI
CLERY FABRIZIO RONGIONE
REGIA di GIANLUCA JODICE
SOGGETTO E SCENEGGIATURA di FILIPPO GRAVINO e GIANLUCA JODICE
FOTOGRAFIA di DANIELE CIPRÌ
una coproduzione
ITALIA FRANCIA
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