sabato 1 ottobre 2016

Dal 1 al 27 ottobre al Museo Nazionale della Montagna mostra sui "BALTÌ" con gli scatti di Ugo De Berti

Inaugura oggi alle 16,30 una nuova mostra fotografica al Museo Nazionale della Montagna (Monte dei Cappuccini) dedicata al popolo dei BALTÌ e realizzata dall'Associazione Amici Lorenzo con gli scatti del giornalista e fotografo Ugo De Berti, che ha ripreso la popolazione pakistana a Skardu e nei villaggi di Askóle, Chongo, Hoto, Korphè, Monjing, Sino, Testé e Thongal. I Baltì vivono in una regione montuosa ai confini fra Cina e India, in prossimità dei ghiacciai perenni del Baltoro. Si tratta di una zona di passaggio per molti alpinisti ed esploratori, diretti verso le cime elevatissime dei monti K2, Broad Peak e Gasherbrum. Sono di origine tibetana per lingua e cultura, ma hanno volti dai tratti europei, come si nota nei bellissimi ritratti eseguiti da De Berti. La loro religione è musulmana sciita, orgogliosi di mantenere da secoli le loro tradizioni e il loro dialetto. Sono donne e uomini dall'aspetto fiero, ma estremamente cordiale verso i visitatori. Abitano in case costruite con pietra e fango, collocate in aree verdi da loro ricavate strappandole all'ambiente arido, in cui riescono a sopravvivere puntando tutti i loro sforzi su agricoltura e pastorizia.
Ugo De Berti giornalista e fotografo, dopo una collaborazione con la cattedra di Storia del Cinema dell’Università di Pavia, ha iniziato la propria carriera professionale alla fine degli anni Novanta, specializzandosi in reportage, fra i quali quelli in Tibet, nei campi profughi saharawi in Algeria e nella favela Vidigal a Rio de Janeiro. Attualmente è titolare dello studio di comunicazione UDB|studio.
Nell’agosto 2014 De Berti ha collaborato con l’Associazione Amici di Lorenzo per un progetto di documentazione fotografica e per la realizzazione di video per l’educazione sanitaria nelle scuole dell’alta valle del Braldo.
L’Associazione Amici Lorenzo, da quasi vent’anni, svolge attività di supporto sanitario ed educativo per le popolazioni baltì residenti nell’alta valle del fiume Braldo, operando nella memoria dell’alpinista lecchese Lorenzo Mazzoleni, scomparso il 29 luglio 1996 nella discesa dalla vetta del K2, all’età di ventinove anni, già accademico del CAI e con una carriera alpinistica di vertice davanti a sé.
L’Associazione ha costruito un ambulatorio medico nel villaggio di Askóle, situato a 3000 metri di altitudine, ultimo insediamento umano prima del campo base del K2 e ultima comunità di persone incontrata da Lorenzo nella sua vita breve, ma sempre intessuta di relazioni intense e sincere. Questo avamposto sanitario ogni anno soccorre circa 2000 persone in una zona pressoché sprovvista di assistenza medica ed è noto in tutta la regione come Lorenzo Mazzoleni Dispensary, punto di riferimento non solo sanitario, ma anche di attività culturali e sociali a vantaggio delle popolazioni locali. L’Associazione lo mantiene in attività grazie a un presidio stabile di personale infermieristico locale, al lavoro di volontari italiani e pakistani e alla generosità di numerosi donatori. I medici e i volontari dell’Associazione svolgono anche interventi in campo educativo-sanitario destinati alla popolazione scolastica: corsi di igiene e pronto soccorso per i maestri, campagne sanitarie per gli scolari e per la prevenzione di malattie endemiche. 

Particolare attenzione è riservata alle giovani donne che l’Associazione sostiene sia nell’istruzione scolastica, con lezioni di base di lettura, scrittura e calcolo e con l’insegnamento delle tecniche di cucito, maglia e ricamo, sia nel periodo di gravidanza, offrendo visite di valutazione e di monitoraggio dello stato di salute.
Un altro progetto coinvolge la popolazione locale in comitati di salute per il riconoscimento dei bisogni sanitari e la pianificazione degli interventi di cura e di prevenzione, allo scopo di sviluppare una sensibilità collettiva per i fattori sfavorevoli per la salute e l’igiene dei villaggi e per le situazioni di fragilità sociale e di sottoporle in modo organico al distretto sanitario governativo con sede a Skardu, la città principale del Baltistan.

L’Associazione ha intrapreso anche iniziative per mitigare gli influssi negativi delle condizioni ambientali sulla salute delle persone. Per esempio, con la campagna “una stufa per ogni casa” ha fornito alle famiglie indigenti stufe di metallo con tubo di scarico esterno all’abitazione, per bonificare gli ambienti domestici dai fumi prodotti nelle case dalla libera combustione di legna e sterco nel focolare tradizionale.

Al Museo della Montagna continua anche la mostra "Ex Libris delle montagne". Ne ho parlato al link:

Altre informazioni al sito:  www.museomontagna.it

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