Presso
lo Spazio ERSEL di
Piazza Solferino 11 a Torino, dal 4
dicembre 2017 al 16 febbraio 2018, sarà visitabile la
mostra
dell’artista bolognese Francesca
Pasquali dal titolo
Blow Up.
Finalista del Premio Cairo 2015 e classificatasi al secondo posto del
Premio Fondazione Henraux nel 2014, Francesca Pasquali è stata
invitata a partecipare alle principali fiere d’arte contemporanea
internazionali, tra le quali Art Basel a Miami e Hong Kong, FIAC a
Parigi, TEFAF a Maastricht, Art First a Bologna e MiArt a Milano. Le
sue opere sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche
in Italia e all’estero. Nel dicembre 2015 nasce il Francesca
Pasquali Archive,
coordinato da Ilaria
Bignotti quale
direttore scientifico, con lo scopo di archiviare, conservare,
tutelare e promuovere la sua produzione artistica attraverso progetti
in corso e in futuro da sviluppare con Enti pubblici e privati, e per
diffonderne il linguaggio con innovativi sistemi di comunicazione.
Tra le mostre personali recenti si ricordino quelle a Tornabuoni Art,
Parigi (2017) e Londra (2016, contemporaneamente anche al MOCA-Museum
of Contemporary Art), a New York da Leila Heller Gallery (2016). Nel
2018 Francesca Pasquali sarà tra i cinque artisti invitati alla
Biennale di Shenzhen di arte contemporanea, dedicata al tema Open
Source.

Il
titolo Blow Up
prende spunto dal celebre film di Michelangelo Antonioni ed intende
rendere visibile ciò che è invisibile e nascosto. Tutta la
produzione artistica di Francesca Pasquali nasce da questa volontà
di fare emergere il
potenziale della materia,
anche umile, industriale, plastica, di riuso, attraverso un atto che
doni dignità, nuova vita e speranza alle cose.
Per
questa capacità di fare un gesto d'amore attraverso una semplice e
inerte materia, Blow Up è una perfetta metafora del progetto di
Fondazione Paideia e ADISCO – Sezione Piemonte.
La
mostra, come descrive Ilaria Bignotti, si articola in un percorso di
circa trenta opere che ripercorreranno i cicli di ricerca
dell’artista, che nel tempo si sono consolidati in elaborazioni
visuali e plastiche di carattere ambientale e installativo: le Setole
e le Straws,
le Frappe e
gli Spiderballs,
oltre ai lavori realizzati con i poliuretani espansi e i fili di
neoprene, Intrecci,
Bozzoli e
Rolls.
Titoli
che fanno da “spia visiva” del materiale utilizzato, e che
diventano “blow up” del senso ultimo della ricerca dell’artista:
far scoprire il potenziale della materia, attivare la sensorialità
del pubblico, elevare il suo affinamento tattile e percettivo in un
percorso di conoscenza e meraviglia. È il caso delle Straws:
tagliate a diverse lunghezze, miriadi di cannucce di plastica sono
assemblate su pannelli lignei – o più recentemente su Plexiglas
lucidati a specchio – per creare superfici vibranti. Iconiche e
mutevoli, dialogano con le Frappe,
dove l’artista sperimenta invece il neoprene, assemblandolo in
volute di grande corposità, che rievocano le forme organiche della
natura e invitano a uno sguardo prensile. Le opere appartenenti alle
serie delle Setole sono invece formate dalle comuni setole di
plastica, assemblate a formare superfici soffici e compatte, memori
di tutta la ricerca poverista a Torino, centrale linguaggio e
“detonatore” di quella liberazione dell’artista in chiave
alchemica e primordiale. Più recentemente, l’artista ha
sperimentato lunghe setole di plastica colorate per l’installazione
site-specific Francesca Pasquali for Salvatore Ferragamo esposta a
Milano e Londra nel corso del 2016. Lo sguardo - il “blow up”,
appunto - è poi visualizzato da Zoom, un gioiello concettuale dove
un fascio circolare di cannucce è messo ancora più in vista da una
lente di ingrandimento: l’occhio esercita la sua potenzialità di
andare oltre la superficie delle cose. Attorno, nello spazio,
modificano la conformazione dell’ambiente e il percorso del
pubblico i grandi Bozzoli, Rolls
e l’Intreccio: opere
plasticamente estese a diventare environment, esperienza di una
materia che si fa presenza viva e pulsante.

Dal 1993 la Fondazione Paideia onlus opera per offrire sostegno a bambini e famiglie che si trovano in situazione di difficoltà. Nata per volontà delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, la Fondazione Paideia opera in collaborazione con enti pubblici e privati, garantendo la creazione di contesti attenti e rispettosi delle necessità dei più piccoli, con l’obiettivo di diffondere una cultura dell’infanzia e partecipare alla costruzione di una società più inclusiva e responsabile. Fino ad oggi la Fondazione Paideia ha sostenuto e accompagnato oltre 3000 famiglie con bambini in situazione di disabilità o malattia, attraverso percorsi individuali specifici e di gruppo, con il coinvolgimento di circa 500 volontari, che hanno scelto di donare parte del proprio tempo per partecipare alle attività con le famiglie. Oggi la Fondazione Paideia è impegnata per lo sviluppo di un nuovo progetto, il Centro Paideia, polo di eccellenza nella riabilitazione infantile e spazio di socializzazione per tutte le famiglie che sarà inaugurato a Torino nel 2018.
ADISCO
– SEZIONE PIEMONTE
Questa
attività è stata realizzata in collaborazione con ADISCO
- Sezione Piemonte. L’associazione
da 20 anni supporta la ricerca sulle cellule staminali e ha aperto
nuovi orizzonti per la cura delle malattie immunologiche e
degenerative. Nel corso degli anni sono stati raccolti fondi sia per
l’acquisto di grandi strumentazioni che per l’allestimento delle
camere sterili dell’Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale
Infantile Regina Margherita della Città della Salute e della Scienza
di Torino e del Centro Trapianti di Midollo Osseo di Candiolo, oltre
ad aver erogato 64 borse di studio per medici, biologi e ostetriche.
Nel 2013 ADISCO Sezione Piemonte ha raggiunto un ambizioso traguardo:
la realizzazione del Day Hospital di Oncoematologia Pediatrica presso
l’Ospedale Infantile Regina Margherita, oltre 600 Mq che permettono
di ospitare fino a 26 bambini ed adolescenti in cura. A maggio 2016,
nella stessa struttura ospedaliera, è stato inaugurato il nuovo
reparto “L’Isola di Margherita”, uno spazio unico nel suo
genere, dedicato alle cure palliative e al sostegno dei bambini
affetti da malattie rare e incurabili. Tra i prossimi obiettivi di
ADISCO – Sezione
Piemonte c’è il
nuovo progetto destinato all’ampliamento e alla riqualificazione
del Pronto Soccorso dell’Ospedale Infantile Regina Margherita della
Città della Salute e della Scienza di Torino.
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