Si è conclusa la terza edizione del progetto Studi
d’Artista I luoghi di produzione dell’arte,
la cui parola d’ordine è stata “ANDARE OLTRE”.
Sostenuto dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee
e Periferie urbane del Ministero dei beni e delle attività culturali
e del turismo (MiBACT), nell’ambito del Piano per l’arte
contemporanea, ideato e promosso da Stefania Dassi del Segretariato
regionale del MiBACT per il Piemonte, l’intero progetto
ha coinvolto 72 studi, 90 artisti e 14 gallerie, attraverso un
excursus nell’arte contemporanea torinese che, di volta in
volta, ha indagato aree diverse del territorio urbano, con
l’opportunità di evidenziare non solo differenze e peculiarità,
ma anche componenti che restituiscono il ruolo di veri e propri
distretti culturali.
Dopo
una prima edizione
dedicata nel 2014 a borgo Vanchiglia,
e una seconda,
l’anno seguente, incentrata sull’area multietnica del quartiere
San Salvario, la terza,
di cui si possono ora analizzare i risultati, si è spinta invece
nella città oltre la Dora. Con l'intento di “ANDARE OLTRE” il confine segnato dal fiume, che lascia a sud il centro della città e a nord i quartieri più critici, quelli della periferia, focalizzando l’attenzione sui numerosi luoghi di produzione dell’arte che si celano tra gli isolati del quartiere di Barriera di Milano e delle zone limitrofe, vera e propria fucina della creatività torinese. La periferia rivela infatti importanti potenzialità di crescita socio-culturale, quale centro propulsore di energie creative, restituendo elementi significativi per una lettura diversa che non si limiti a delinearne una connotazione inficiata da pregiudizi e luoghi comuni.
Secondo
il format seguito per le edizioni precedenti, anche la città oltre
la Dora è stata oggetto di una ricognizione sul territorio che ha
interessato personalità
attive in settori
creativi diversi
(pittori, scultori, grafici, fotografi, ecc...) e gallerie che
promuovono l'arte contemporanea.
Gli
esiti di questa analisi si sono concretizzati nella redazione
di una guida, in cui
gli studi d’artista vengono raccontati dalle immagini del fotografo
Nicolò Taglia,
artista con atelier
oltre la Dora, e dai testi di Carla
Testore, storica
dell'arte, giornalista ed esperta d'arte contemporanea. La
pubblicazione è concepita quale strumento
di conoscenza, utile
non solo a esplorare il contesto urbano nella diversa prospettiva
della creatività, ma anche a comporre itinerari insoliti all'interno
dell'offerta culturale. L’invito a incontrare gli artisti è
rivolto tanto agli addetti ai lavori, quanto ai turisti e ai
cittadini che intendano scoprire l’intensa attività creativa che
anima i quartieri. L’obiettivo è quello di accompagnare il
visitatore in un inconsueto viaggio tra gli atelier
cittadini, sino ad avvicinare
il pubblico agli artisti
e ai luoghi dove nasce l’elaborazione estetica, oltreché
consentire un’esperienza
culturale quale quella
di vivere il back-stage
di una creazione e
osservare le opere finite e quelle in
fieri, insieme a
materiali, tecniche e mezzi adoperati dall'artista. Un’opportunità
ancor più preziosa nel caso di collettività che devono essere poste
nella condizione di utilizzare le risorse a disposizione, nell’ambito
di processi di rigenerazione culturale che non possono prescindere da
forme di coinvolgimento attivo, in cui non può mancare il contributo
delle interazioni sinergiche modulate dalla comunità degli artisti.

A
completamento dell’iniziativa è prevista una serie di aperture
programmate degli studi d'artista,
con itinerari di visita in collaborazione con associazioni culturali
operanti sul territorio.
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