Al MAO - Museo d'Arte Orientale (via
San Domenico 11 a Torino) una mostra interamente dedicata al
tatuaggio ed alla sua evoluzione nella storia. Dal 9 novembre 2018 al
3 marzo 2019 con "Tattoo. L'arte sulla pelle" effettuerete
un viaggio ed una riflessione sull'uso culturale, sociale e artistico
del corpo a partire dall'antichità, quando i tatuaggi non erano
considerati come oggi una moda per distinguersi, ma il marchio degli
sconfitti, degli schiavi e dei malfattori, che semmai rievocava la
ferocia dei barbari come i Pitti e i Germani che premevano minacciosi
sui confini dell’Impero.
Allo stesso tempo capaci di suscitare
ribrezzo o fascinazione, i tatuaggi - la parola “tattoo” ha
origine polinesiana e venne introdotta in occidente dal navigatore
James Cook - si diffusero soprattutto nel Settecento, quando i
navigatori europei che raggiunsero il sud-est Asiatico e l’Oceano
Pacifico entrarono in contatto con popoli che del tatuaggio facevano
ampio sfoggio. Proprio l’incontro/scontro con queste lontane
popolazioni costituì un momento decisivo nell’elaborazione
dell’immaginario nei confronti del tatuaggio e di una tessitura
simbolica in cui precipitarono insieme esotismo e costruzione
culturale del “selvaggio”.
In mostra potrete scoprire, grazie ai
prestiti del Museo delle Civiltà di Roma, strumenti collegati al
tatuaggio provenienti dall’Asia e dall’Oceania, foto storiche
scattate dal celebre fotografo Felice Beato nel Giappone degli anni
’60 dell’800 e fotografie, sempre storiche, dei Maori della Nuova
Zelanda. Ma anche una selezione delle stampe del noto artista
giapponese Kuniyoshi Utagawa, che nel 1827 pubblicò una serie
di eroi popolari giapponesi noti come i 108 eroi suikoden,
famosa per essere diventata un riferimento iconografico per i
tatuaggi. E una parte dei disegni e oggetti provenienti dal Museo
di Antropologia criminale Cesare Lombroso e dal Museo di
Anatomia di Torino.
Le sezioni sono quattro:
I sezione – Il Giappone

A partire dal 1750 il tatuaggio a fini
decorativi diviene una pratica molto comune tra le classi sociali
considerate umili. Agli inizi del XIX secolo il tatuaggio viene
eseguito anche tra gli attori del teatro kabuki e in seguito tra gli
affiliati alla yakuza, la mafia giapponese. I soggetti preferiti sono
i draghi, i volti umani e i temi dei racconti popolari. Questi
costituiscono un repertorio di riferimenti culturali e iconografici decisamente
vasto, in cui si riconoscono le classi considerate inferiori. I
disegni si diffondono tra la gente comune tramite le opere di
Hokusai, Yoshitoshi e in particolare di Kuniyoshi, che illustrano le
pubblicazioni dei più famosi racconti popolari giapponesi e che
costituiscono tuttora un punto di riferimento imprescindibile per
molti tatuatori.
II sezione - Riti di passaggio /
Sud-est asiatico
Incisione sulla carne praticata in
maniera decisamente limitata o nell’antichità solo da alcuni i
popoli, in occidente la diffusione del termine “tatuaggio”
avviene nel secolo XVIII, tramite James Cook, di ritorno dal suo
primo viaggio nei mari del sud. L'esploratore inglese introduce in
Europa una parola tahitiana che in maniera onomatopeica riproduce il
rumore “tau-tau”, dato dal battere sulla pelle di uno strumento
che viene utilizzato per incidere le carni.
Per lungo tempo le modifiche del corpo
costituiscono tra gli europei un elemento di costruzione e di
rappresentazione del selvaggio, pensato di volta in volta secondo le
categorie del “buon selvaggio” o dell’irrecuperabile primitivo.
Se i tahitiani e altri popoli del Sud-est asiatico si tatuano il
corpo, ma non il viso, i maori della Nuova Zelanda hanno invece anche
il volto inciso con profondi solchi. Ciò costituisce un elemento di
forte repulsione e preoccupazione per gli esploratori, vista anche la
loro bellicosità. I tatuaggi del Sud-est asiatico costituiscono una
continua fonte di ispirazione e di rivisitazione per l’occidente, a
partire dal cosiddetto tribale, e di fascinazione nei confronti delle
tecniche e dei riti di passaggio connessi all’incisione stessa.
III sezione – Outcast

IV sezione - Da underground a
mainstream
In occidente, tra gli anni Settanta e
Ottanta del secolo scorso, il tatuaggio da segno disgraziato è
diventato uno dei simboli distintivi della cultura giovanile,
soprattutto grazie alla scena punk e skinhead, con qualche anticipo
tra gli hells angels e i pachucos - i messicani californiani, che si
tatuavano la croce nella Los Angeles dei primi anni Quaranta e che
oggi sono fonte d’ispirazione per molti artisti americani di
origine messicana.
È interessante notare che proprio a
metà degli anni Settanta, in una epoca di profonda crisi economica e
di alto tasso di disoccupazione giovanile, il tatuaggio costituisca
una materia “buona da pensare” soprattutto per la cultura punk.
Tramite i segni autoinflitti si ribadisce una condizione selvaggia e
marginale, mettendo in discussione alle fondamenta il comune senso
della normalità. Dal mondo circoscritto e ribellistico delle culture
giovanili, nel corso degli anni Novanta il tatuaggio è approdato in
fretta in un territorio mainstream. A partire dagli anni Novanta
infatti ha preso piede la percezione di un corpo suscettibile di
mutamenti personalizzati, considerati come parte integrante nella
costruzione di una identità non data in sorte una volta per tutte ma
passibile di sperimentazioni e di cambiamenti anelati e ammessi.
Alla
mostra, curata da Luca Beatrice, Alessandra Castellani e MAO, è
affiancato un vasto programma di eventi d'approfondimento:
CONFERENZE
e INCONTRI
Giovedì
15 novembre 2018 ore 18
Il
tatuaggio e l’arte contemporanea
Con
Luca Beatrice, curatore della mostra.
Martedì
20 novembre 2018 ore 18
Tra
repulsione e fascinazione, la storia dei tatuaggi dall’antichità
ad oggi
Con
ALESSANDRA CASTELLANI, curatrice della mostra.
Giovedì
29 novembre 2018 ore 18
Marchio
ribelle. Incontro con Nicolai Lilin in dialogo con Luca Beatrice
Con
Luca Beatrice, curatore della mostra, e Nicolai Lilin, scrittore.
La
magia del tatuaggio. Storie, poteri e spiritualità
Con
Alle Tattoo, tatuatore.
Giovedì
31 gennaio 2019 ore 18
Il
suono del tatuaggio. Dai ritmi tribali ai ritmi contemporanei
Con
Fabrizio Vespa, giornalista ed esperto musicale.
Martedì
5 febbraio 2019 dalle ore 10 alle 13.30
Tattoo.
L'arte sulla pelle...in sicurezza. Istruzioni per l’uso
Rischi,
prevenzione, consapevolezza.
Convegno
a cura dell’ISS, Istituto Superiore di Sanità di Roma
Relatori:
Dr. Alberto Renzoni, Dr.ssa Antonia Pirrera dell’ISS
in
collaborazione con la Dr.ssa Manuela Agnello e il Dr. Marco Fontana
dell’Arpa Piemonte.
INGRESSO
LIBERO a tutte gli appuntamenti
WORKSHOP.
Ciclo di sei appuntamenti
In
collaborazione con Istituto Design Palladio
di Verona
Sabato
15 Dicembre 2018 dalle 11 alle 18.00
Lezione
di storia del Tatuaggio
Docente:
Thomas Conci
Riccardo
Pagliarini introdurrà a fine lezione le origini del tatuaggio
giapponese
Domenica
16 Dicembre 2018 dalle 11 alle 18.00
La
figura sulla pelle
Docente:
Riccardo Pagliarini
Sabato
19 Gennaio 2019 dalle 11 alle 18.00
Introduzione
tecnica al Tattoo
Docente:
Roberto Olita
Domenica
20 Gennaio 2019 dalle 11 alle 18.00
Analisi
del colore e studi relativi
Docente:
Annachiara Stevanini
Sabato
9 Febbraio 2019 dalle 11 alle 18.00
Tattoo
e Lettering: La riscoperta del segno educato
Insegnante:
Anna Schettin
Domenica
10 Febbraio 2019
dalle 11 alle 18.00
Tatuatori
e tatuaggi da record. Professione, stili e tecniche
Docente:
Alle Tattoo
Ciclo
di workshop su prenotazione, costo €400
INFO
e iscrizioni Istituto Design Palladio di Verona
tel.
045 801 4580 - segreteria@istitutopalladio.it
modalità
di pagamento sul sito www.maotorio.it
VISITE
GUIDATE
a
cura di Theatrum Sabaudiae
Tutte
le visite sono alle ore 16.30
Aperte
a tutti
Domenica
25 novembre
Domenica
2 dicembre
Mercoledì
26 dicembre
Domenica
27 gennaio 2019
Domenica
24 febbraio
Domenica
3 marzo
Riservate
Abbonati Musei Torino Piemonte
Venerdì
16 novembre
Venerdì
4 gennaio 2019
Venerdì
15 febbraio
visita
guidata alla mostra sul tema magia
Tatuaggi:
potere, magia, religione
Domenica
23 dicembre
Costo:
€ 5 + biglietto di ingresso alla mostra
Info
e prenotazioni t. 011.5211788, prenotazioniftm@arteintorino.com
TARIFFE MOSTRA
Intero €10;
ridotto €8 dai 6 ai 18 anni, dai 18
ai 25 anni se studenti, disabili, associazioni riconosciute,
convenzioni, possessori biglietto altri musei FTM, possessori di
Biglietto Multimuseo, gruppi, famiglia (2 adulti + un minore di anni
14);
gratuito Abbonati Musei Torino
Piemonte, Torino + Piemonte Card, Torino + Piemonte Card Junior, i
minori di anni 6, accompagnatori disabili.
MOSTRA + COLLEZIONI
Intero €14; ridotto €12; gratuito
per le categorie sopra elencate.
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