mercoledì 17 aprile 2019

Con la mostra DIALOGHI la Pinacoteca Albertina propone una selezione di opere dal Bahrein in dialogo con gli stili europei


La Pinacoteca Albertina di Torino propone fino al 2 giugno 2019 la mostra "DIALOGHI. Arte del Regno del Bahrein", con una selezione di artisti bahreiniti che hanno ricercato un dialogo tra l’iconografia della ritrattistica e del paesaggio europeo coniugandolo a quelle forme d’arte e a quegli stili glocali che si sono consolidati durante tutto il Novecento.

L'idea è nata a seguito di un' intensa cooperazione culturale fra il Regno del Bahrein e l’Accademia Albertina che, dopo una missione di sistema nel 2017, è stata invitata a Marzo del 2018 a esporre negli spazi del Teatro Nazionale del Bahrein la collezione di modellini di scenografie della Storia del teatro antico e contemporaneo, realizzati dai propri studenti per la mostra Scenamadre.
Nella mostra alla Pinacoteca Albertina ammirerete le opere di alcuni artisti bahreiniti che hanno ricercato un dialogo tra l’iconografia della ritrattistica e del paesaggio europeo coniugandolo a quelle forme d’arte e a quegli stili glocali che si sono consolidati durante tutto il Novecento. Le opere di artisti come Sh. Rashid Al Khalifa, Hala Al Khalifa, Abdulrahim Sharif, Adnan AlAhmed, Ahmed Baqer, Balqees Fakhro, Ebrahim Busaad, Nasser AlYousif, Yaqoob Yousif Qassim, Jaffar AlOraibi e Nader AlAbbasi, allestite tra le sale del museo a creare una sorta di alhadiqat alsiriya (الحديقة السرية), ovvero un giardino segreto ed evocativo, permettono al visitatore di comparare le comunanze tra la pittura bahrenita con i grandi interpreti dei dipinti medioevali, rinascimentali, seicenteschi e, non per ultimi, di quelli più moderni: da Luca Giordano (1634-1705) a Giuseppe Pietro Bagetti (1764-1831), da Cornelis van Poelemburgh (1590 ca – 1667) a Italo Cremona (1905-1979).

Anche l’arte italiana, e non solo, nei secoli della sua storia non si è sottratta ad una combinazione di tecniche e scelte linguistiche che hanno visto l’uomo, l’artista, l’artigiano, misurarsi con quelle ‘astrazioni di forme e di simboli’ referenti alle origini multiculturali e alle aree geografiche dalle quali proveniva" spiega il prof. Gabriele Romeo nel suo testo in catalogo. Basti pensare a quante maestranze arabe operarono tra l’Ottocento e il Novecento nel Sud Italia, durante il regno di Ibrahim I ibn al-Aghlab ibn Sali; la città di Palermo, per esempio, è ricca di  testimonianze di edifici e di decorazioni prodotte durante i regni di Guglielmo Iº detto il Malo (1120-1121) e Guglielmo IIº detto il Buono (1172-1184).

La mostra è compresa nel percorso di visita della Pinacoteca Albertina, con i relativi biglietti: intero € 7,00; ridotto € 5,00 bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, studenti universitari fino ai 26 anni, convenzioni; gratuito under 6 anni, insegnanti, possessori Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card.

Pinacoteca Albertina 
via Accademia Albertina 8 Torino


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