Nata nel lontano 1936 a Milano con il nome di
Keystone e rinominata Publifoto nel 1939 dal suo fondatore Vincenzo
Carrese, scomparso nel 1981, la celebre agenzia
fotogiornalistica. a lungo la più importante del nostro paese, è
ora al centro della nuova mostra di CAMERA – Centro Italiano per la
Fotografia di Torino dal titolo “Nel mirino – L’Italia e il
mondo nell’Archivio Publifoto 1939-1981”, che per la prima volta
espone duecento immagini scelte dal ricco patrimono dell'agenzia
acquisito nel 2015 da Intesa Sanpaolo, che lo conserva, studia e
valorizza attraverso il proprio archivio storico.
La mostra, curata da Aldo Grasso e Walter Guadagnini
e realizzata da CAMERA con Intesa Sanpaolo nell’ambito di Progetto
Cultura, dal 13 aprile al 7 luglio 2019 racconta mezzo secolo di
fotografia attraverso alcuni degli episodi cruciali della storia e
della cronaca italiane e mondiali. E si presenta costruita sul
modello di una rivista illustrata, con sezioni dedicate alla
politica, alla cronaca, all’estero, al costume, alla società, alla
cultura e allo sport. Ogni sezione contiene focus mirati a personaggi
e storie che, anche grazie ai fotografi dell'epoca, sono divenute
parte integrante dell’immaginario collettivo del XX secolo.
"L’enorme patrimonio che ci ha lasciato
la Publifoto" - spiega Aldo Grasso, massmediologo e co-curatore
della mostra - "ci restituisce un mondo ormai consegnato alla
storia (1939-1981) ma che pure, grazie a questa esposizione, ritrova
una nuova vita e suscita intatte emozioni. Il lavoro del fotografo,
infatti, è sempre duplice: da una parte saccheggia ma insieme
conserva; denuncia ma insieme consacra. Per questo ogni raccolta di
fotografie è un viaggio avventuroso, è il racconto passionale di
questo viaggio animato dal ricordo di imprese mirabolanti, di
personaggi, di apparizioni che mantengono nella disposizione
l’intatta vivezza, l’emozione sospesa e irripetibile del gesto
fissato una volta per sempre".
Attraverso gli scatti originali o ristampati di
Vincenzo Carrese, Fedele Toscani, Tino Petrelli, Peppino Giovi, Carlo
Ancillotti e di altri collaboratori dell’agenzia sono messi in
risalto ad esempio il referendum e la proclamazione della Repubblica
Italiana nel 1946, le conseguenze dell’attentato a Togliatti del
luglio del 1948, le storie criminali di Rina Fort e del sequestro di
Terrazzano, l’alluvione del Polesine, la tragica fine del Grande
Torino, il concerto dei Beatles a Milano, la costruzione della rete
autostradale italiana, i protagonisti di Cinecittà.
Tutta la mostra punta ad immergere il visitatore
nella realtà quotidiana delle agenzie stampa dell'epoca; non a caso
la prima sala è dedicata al lavoro dietro le quinte, esponendo
alcuni oggetti originali presenti nell'Archivio, come cassettiere,
buste contenenti le fotografie divise per argomento o per nome,
raccolte di riviste. Perchè all'epoca il digitale non esisteva
ancora e tutta l'organizzazione del lavoro era basata sul cartaceo.
La mostra è arricchita da alcune immagini
appositamente realizzate da Pino Musi, per attualizzare l'Archivio
Publifoto nella sua attuale collocazione.
Il catalogo contiene i saggi dei curatori, di Guido
Guerzoni, della responsabile dell’Archivio storico di Intesa
Sanpaolo Barbara Costa, la riproduzione di tutte le opere esposte e
la pubblicazione di due storici articoli di Franco Di Bella e
Giovanna Calvenzi.
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
Via delle Rosine 18, 10123 – Torino
Via delle Rosine 18, 10123 – Torino
Orari di apertura (Ultimo ingresso, 30 minuti
prima della chiusura)
Lunedì 11.00 – 19.00; Martedì Chiuso; Mercoledì 11.00 – 19.00; Giovedì 11.00 – 21.00; Venerdì 11.00 – 19.00; Sabato 11.00 – 19.00; Domenica 11.00 – 19.00
Lunedì 11.00 – 19.00; Martedì Chiuso; Mercoledì 11.00 – 19.00; Giovedì 11.00 – 21.00; Venerdì 11.00 – 19.00; Sabato 11.00 – 19.00; Domenica 11.00 – 19.00
Biglietti: Ingresso Intero € 10; Ingresso
Ridotto € 6, fino a 26 anni, oltre 70 anni Soci Touring Club
Italiano, Amici della Fondazione per l’Architettura, iscritti
all’Ordine degli Architetti, iscritti AIACE, iscritti Enjoy, soci
Slow Food, soci Centro Congressi Unione Industriale Torino,
possessori Card MenoUnoPiuSei. Possessori del biglietto di ingresso
di: Gallerie d’Italia (Milano, Napoli, Vicenza), Museo Nazionale
del Cinema, MAO, Palazzo Madama, Borgo Medievale, GAM – Galleria
Civica d’Arte Moderna, Forte di Bard, MEF – Museo Ettore Fico,
FIAF.
Ingresso Gratuito: Bambini fino a 12 anni, Possessori
Abbonamento Musei Torino Piemonte, possessori Torino+Piemonte Card,
possessori tessera ICOM. Visitatori portatori di handicap e un loro
familiare o altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza
a servizi di assistenza socio-sanitaria.
Servizio di biglietteria e prevendita a cura di Vivaticket.
Servizio di biglietteria e prevendita a cura di Vivaticket.



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