mercoledì 10 aprile 2019

Viaggi e vedute: da Roma a Shanghai. La nuova mostra del MEF con le immagini di Gabriele Basilico ispirate da Piranesi


Poetica urbana e concettuale sono al centro della mostra “Viaggi e vedute: da Roma a Shanghai – Gabriele Basilico/Giovan Battista Piranesi”, visibile presso il MEF – Museo Ettore Fico (via Cigna 114 a Torino) dal 10 aprile al 14 luglio 2019.

Quando nel 2010 la Fondazione Giorgio Cini di Venezia commissionò a Basilico una serie di immagini che riproducessero alcune vedute del grande incisore veneto, in occasione della mostra “Le arti di Piranesi. Architetto, incisore, antiquario, vedutista, designer”, il fotografo realizzò 32 splendidi scatti nelle maggiori città del nostro paese, che vennero affiancati alle opere di Piranesi.

Proprio quelle fotografie sono ora il corpus centrale dell'esposizione al MEF, arricchite da una selezione di oltre cinquanta scatti provenienti dagli innumerevoli viaggi effettuati da Basilico, noto per l'occhio attento, a partire dagli anni Sessanta, verso le trasformazioni del paesaggio, la forma e l’identità delle città e delle metropoli. Tra le molte città “esplorate” vi sono Amburgo, Barcellona, Bari, Beirut, Berlino, Bilbao, Francoforte, Genova, Graz, Istanbul, Lisboa, Liverpool, Losanna, Madrid, Montecarlo, Mosca, Napoli, Nizza, Palermo, Parigi, Roma, Rio de Janeiro, Rotterdam, San Francisco, San Sebastian, Shanghai, Torino, Trieste, Valencia e Zurigo.

Architetto di estrazione, Gabriele Basilico fu sempre guidato da una passione sincera e da una viva ammirazione per le architetture e tutti i manufatti che nel tempo hanno dato forma alle città, che decise di documentare fotograficamente per raccontarne il costante processo di stratificazione e ibridazione che queste hanno subito negli anni, passando spesso dall’era industriale a quella postindustriale. E le sue fotografie sono spesso state insignite di importanti premi a livello locale ed internazionale.

Gabriele Basilico
Milano, 12 agosto 1944 - 13 febbraio 2013
Dopo la laurea in architettura al Politecnico di Milano (1973), si dedica alla fotografia con continuità. Tra il 1978 e il 1980 compie la sua prima ricerca importante Milano. Ritratti di fabbriche presentata nel 1983 al PAC. Nel 1984 viene invitato a partecipare, unico italiano, alla Mission Photographique de la DATAR, l’importante progetto di documentazione delle trasformazioni del paesaggio contemporaneo voluto dal governo francese. Da questo lavoro nascono il libro e la mostra Bord de mer.
Dopo qualche anno, nel 1990, riceve a Parigi il Prix Mois de la Photo per la mostra e il libro Porti di mare. Invitato alla Biennale di Venezia nel 1996 con la mostra Sezioni del paesaggio italiano/Italy. Cross Sections of a Country, in collaborazione con Stefano Boeri, riceve il premio “Osella d’oro” per la fotografia di architettura contemporanea. Nel 1999 pubblica Interrupted City e Cityscapes, con oltre trecento immagini sulle città realizzate a partire dalla metà degli anni Ottanta, da cui seleziona una serie di fotografie per le esposizioni allo Stedelijk Museum di Amsterdam, al CPF (Centro Portugues de Fotografia) di Porto, al MART (Museo d’Arte Moderna di Trento e Rovereto) di Trento, e al MAMBA (Museo de Arte Moderno) di Buenos Aires. Nel 2000 svolge un lavoro sull’area metropolitana di Berlino su invito del DAAD (Deutscher Akademischer Austausch Dienst) ed espone a Milano, Berlino, a Valencia all’ IVAM (Istituto Valenciano de Arte Moderno). Riceve inoltre il premio “I.N.U.” (Istituto Nazionale di Urbanistica) per il suo contributo alla documentazione dello spazio urbano contemporaneo. Nel 2002 la GAM di Torino gli dedica una retrospettiva, e nell’ambito di Photo España con il volume Berlin vince il premio per il miglior libro fotografico dell’anno. Nel 2003 partecipa alla V Biennale di Architettura e di Design di Sao Paulo con una mostra in collaborazione con Alvaro Siza, successivamente esposta alla Triennale di Milano e al PAN di Napoli. Nel 2005 pubblica il libro Scattered City, raccolta di centosessanta immagini inedite di città d’Europa. Nel 2006 espone alla Fundação Calouste Gulbenkian di Lisbona e riceve un incarico di lavoro dal Nouveau Musée National de Monaco. In collaborazione con Amos Gitai realizza inoltre una video proiezione sulla città di Beirut. Nel 2006 pubblica il volume Photo Books 1978-2005, che raccoglie e illustra tutti i suoi libri personali e molti dei più importanti libri collettivi a cui ha preso parte. Lo stesso anno, in occasione di una grande retrospettiva alla Maison Européenne de la Photographie di Parigi pubblica la monografia Appunti di un Viaggio/Carnet de travail 1969/2006. Nel 2007 espone al Palazzo della Ragione di Mantova, all’Ara Pacis di Roma, alla Fondazione Ragghianti di Lucca, alla Pinacoteca Provinciale di Bari. È anche invitato alla Cinquantaduesima Esposizione d’Arte della Biennale di Venezia dove presenta fotografie della serie Beirut 1991. Sempre nel 2007 realizza una grande campagna fotografica sulla Silicon Valley su incarico del San Francisco Museum of Modern Art dove espone nel 2008, pubblicando il volume Gabriele Basilico-Silicon Valley. Inoltre riceve dalla Fondazione Astroc di Madrid il “Premio Internazionale per la Fotografia di Architettura” ed espone in quella sede. La mostra è accompagnata dal volume Intercity. Nel 2008 realizza una ricerca sulla città di Roma, presentata al Palazzo delle Esposizioni con il libro Roma 2007. Lo stesso anno presenta una ricerca sulla trasformazione della città di Mosca vista dalle sette “torri staliniane”, svolta in collaborazione con Umberto Zanetti, alla Cité de l’Architecture/Palais de Chaillot di Parigi. Il volume che raccoglie il lavoro si intitola “Mosca verticale”. La sua ricerca va sempre più allargandosi alle grandi metropoli del mondo e nel 2010-2011 lavora su Istanbul, Shanghai, Rio de Janeiro, pubblicando nel 2010 Istanbul 05.10, nel 2011 Da Istanbul a Shanghai, sempre nel 2011 Basilico. Rio de Janeiro 2011. Nel 2012 partecipa alla XIII Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con il progetto Common Pavilions. Il suo pensiero è stato raccolto e sintetizzato nel 2007 nel volume Gabriele Basilico. Architettura, città, visioni, a cura di Andrea Lissoni, mentre nel 2012 ha pubblicato Leggere le fotografie in dodici lezioni. Si spegne nel 2013 a seguito di una grave malattia; viene tumulato nella cripta del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano.

Nessun commento:

Posta un commento