Saranno oltre 300 i relatori
internazionali che dal 7 al 10 novembre parteciperanno al primo
Festival della Tecnologia ideato dal Politecnico di Torino.
In tutto 150 incontri che, per quattro giorni, si alterneranno su
tutto il territorio del capoluogo piemontese: dalle aule del
Politecnico al Castello del Valentino, dal Circolo dei Lettori alle
OGR, dalla Cavallerizza Reale all’Accademia delle Scienze, dal
Museo della Radio e della Televisione RAI fino al Museo del Cinema,
dal Museo dell’Automobile alla Biblioteca Civica Centrale.

“Voglio ringraziare i numerosi
partner del mondo istituzionale, culturale e industriale che hanno
fin da subito accolto con entusiasmo la nostra idea sostenendoci
nella realizzazione del Festival" - ha
commentato il Rettore del Politecnico Guido
Saracco – "una
ulteriore conferma della forza del nostro territorio e della sua
attenzione per la tecnologia, una risorsa fondamentale per assicurare
la prosperità economica del nostro Paese. Il processo di generazione
di conoscenza, infatti, non può che avvenire attraverso la
collaborazione dei sistemi della formazione, della ricerca,
dell'impresa e della pubblica amministrazione, e si sviluppa
attraverso la condivisione con il pubblico, la cittadinanza e la
società civile: anche in questo modo il Politecnico di Torino
intende contribuire a dare risposta alle sfide e alle opportunità
del nostro tempo, per aiutare a creare un futuro migliore”.
Il primo appuntamento sarà giovedì 7
novembre con il conferimento della Laurea ad honorem al Premio Nobel
Joseph Stiglitz.
Venerdì 8 gli studenti del Politecnico dialogheranno con John
Elkann, mentre il celebre chef Ferran
Adrià parlerà del rapporto tra cibo e
tecnologia ed Alessandro Baricco
s’interrogherà su cosa ha guadagnato e perso l’uomo con la
rivoluzione digitale. Sabato 9 verrà invece conferita la laurea ad
honorem a Samantha Cristoforetti.
Il Festival si chiuderà con l'incontro Processo
alla tecnologia, che vedrà confrontarsi il
Rettore dell’Università degli Studi di Torino Stefano
Geuna, il Presidente del CNR Massimo
Inguscio, il Direttore Generale
dell’Istituto Italiano di Tecnologia Gianmarco
Montanari, la docente di Filosofia della
Scienza Simona Morini
e il Rettore del Politecnico Guido
Saracco.
“La tecnologia pervade la società
e la vita di ciascuno di noi," - hanno
affermato i curatori del festival Luca De
Biase e Juan
Carlos De Martin - "al punto di
essere uno dei fattori più importanti che determinano il futuro.
Abbiamo bisogno di comprenderla col contributo di tutti in modo da
rendere possibile, oltre al resto, un confronto collettivo su quale
tecnologia vogliamo, per quali fini, in quale forma e in quali tempi.
Prometeo ha sprigionato una forza prodigiosa, che sta addirittura
iniziando a modificare il cuore stesso della vita umana: dobbiamo
portare tutte le nostre altre facoltà allo stesso livello di quella
tecnologica, affinché la tecnologia sia sempre al servizio
dell'umanità nel suo complesso e sia sempre in armonia con la
natura”.
Tutti gli eventi e gli incontri del
Festival sono ad accesso gratuito e libero, fino ad
esaurimento dei posti disponibili in sala, ad eccezione della “Notte
da brivido” al Museo del Cinema, che prevede un
biglietto d’ingresso.
Per alcuni incontri è richiesta la
prenotazione obbligatoria sul sito www.festivaltecnologia.it
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