mercoledì 6 novembre 2019

Festival della Tecnologia. Al via la rassegna del Politecnico di Torino che porta in città 300 relatori internazionali per 150 incontri




Saranno oltre 300 i relatori internazionali che dal 7 al 10 novembre parteciperanno al primo Festival della Tecnologia ideato dal Politecnico di Torino. In tutto 150 incontri che, per quattro giorni, si alterneranno su tutto il territorio del capoluogo piemontese: dalle aule del Politecnico al Castello del Valentino, dal Circolo dei Lettori alle OGR, dalla Cavallerizza Reale all’Accademia delle Scienze, dal Museo della Radio e della Televisione RAI fino al Museo del Cinema, dal Museo dell’Automobile alla Biblioteca Civica Centrale.

La rassegna è realizzata grazie alla collaborazione di una cinquantina di partner e curata dal delegato per la Cultura e la Comunicazione, Juan Carlos De Martin e dal giornalista Luca De Biase.
  
Voglio ringraziare i numerosi partner del mondo istituzionale, culturale e industriale che hanno fin da subito accolto con entusiasmo la nostra idea sostenendoci nella realizzazione del Festival" - ha commentato il Rettore del Politecnico Guido Saracco – "una ulteriore conferma della forza del nostro territorio e della sua attenzione per la tecnologia, una risorsa fondamentale per assicurare la prosperità economica del nostro Paese. Il processo di generazione di conoscenza, infatti, non può che avvenire attraverso la collaborazione dei sistemi della formazione, della ricerca, dell'impresa e della pubblica amministrazione, e si sviluppa attraverso la condivisione con il pubblico, la cittadinanza e la società civile: anche in questo modo il Politecnico di Torino intende contribuire a dare risposta alle sfide e alle opportunità del nostro tempo, per aiutare a creare un futuro migliore”.

Il primo appuntamento sarà giovedì 7 novembre con il conferimento della Laurea ad honorem al Premio Nobel Joseph Stiglitz. Venerdì 8 gli studenti del Politecnico dialogheranno con John Elkann, mentre il celebre chef Ferran Adrià parlerà del rapporto tra cibo e tecnologia ed Alessandro Baricco s’interrogherà su cosa ha guadagnato e perso l’uomo con la rivoluzione digitale. Sabato 9 verrà invece conferita la laurea ad honorem a Samantha Cristoforetti. Il Festival si chiuderà con l'incontro Processo alla tecnologia, che vedrà confrontarsi il Rettore dell’Università degli Studi di Torino Stefano Geuna, il Presidente del CNR Massimo Inguscio, il Direttore Generale dell’Istituto Italiano di Tecnologia Gianmarco Montanari, la docente di Filosofia della Scienza Simona Morini e il Rettore del Politecnico Guido Saracco.

La tecnologia pervade la società e la vita di ciascuno di noi," - hanno affermato i curatori del festival Luca De Biase e Juan Carlos De Martin - "al punto di essere uno dei fattori più importanti che determinano il futuro. Abbiamo bisogno di comprenderla col contributo di tutti in modo da rendere possibile, oltre al resto, un confronto collettivo su quale tecnologia vogliamo, per quali fini, in quale forma e in quali tempi. Prometeo ha sprigionato una forza prodigiosa, che sta addirittura iniziando a modificare il cuore stesso della vita umana: dobbiamo portare tutte le nostre altre facoltà allo stesso livello di quella tecnologica, affinché la tecnologia sia sempre al servizio dell'umanità nel suo complesso e sia sempre in armonia con la natura”.


Tutti gli eventi e gli incontri del Festival sono ad accesso gratuito e libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala, ad eccezione della “Notte da brivido” al Museo del Cinema, che prevede un biglietto d’ingresso.

Per alcuni incontri è richiesta la prenotazione obbligatoria sul sito www.festivaltecnologia.it

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