sabato 9 novembre 2019

I colorati dipinti di Eugenio Comencini in mostra al Ricetto per l’Arte di Almese. Quaranta lavori dal 1970 al 2015 all'insegna della gioia di vivere

Il Ricetto per l’Arte di Almese ha inaugurato la stagione autunnale con la mostra “L’arte, la gioia di vivere” di Eugenio Comencini, artista poliedrico e versatile, docente di pittura nelle Accademie di Belle Arti di Torino e di Venezia. 

L'esposizione, visibile fino al 24 novembre, è realizzata dal Comune di Almese e dall’Associazione Culturale Cumalè, presieduta da Virna Suppo, che gestisce il Ricetto, e curata da Giuseppe Misuraca, critico d'Arte e direttore artistico del Ricetto di Borgata San Mauro. L’allestimento della mostra, invece, è stato affidato all’architetto Rossana Misuraca, che nonostante la giovane età, ha già allestito le mostre degli artisti Daniele Fissore, Eugenio Comencini e Giorgio Badriotto, presso il Palazzo Tovegni a Murazzano, in Alta Langa.


Come avevo scritto per la precedente mostra, tenutasi l'anno scorso presso la Pinacoteca Albertina di Torino, i lavori di Comencini, inventore di un mondo intero in cui si muovono con leggerezza uomini, donne, bambini e bambine, sono caratterizzati da colori senza ombre e chiaroscuro, ma al di la dell'apparente piacevevolezza e forza attrattiva sono composti con estrema cura dei dettagli, prendendo spunto talvolta da foto d’epoca e oggetti antichi. Molti dipinti rappresentano persone che lavorano, gruppi associativi con fini solidali, operai e contadini. La caratteristica comune è un senso di rispetto e vicinanza per quei valori profondamente umani che l’artista condivide e ci invita a riconoscere. I colori vivaci, accostati con cura a creare un mondo fantastico, sono una gioia per gli occhi e le forme, così falsamente semplici, ci tranquillizzano e affascinano come quando eravamo bambini. Eppure Comencini, lavorando su una stratificazione di significati capace spiazzare e disorientare l'osservatore, nutre una profonda stima per la profonda umanità di quei lavoratori e quelle lavoratrici, semplici, capaci di relazioni sane e solidali e permeati di valori genuini. Ed anche nella vita l'artista, con alle spalle una formazione classica e una laurea in Architettura, ha saputo intessere negli anni amicizie profonde e durature, fondate sul riconoscimento reciproco, che spesso hanno prodotto feconde contaminazioni tra forme artistiche. Le sue opere sono un mondo a colori creato con una inconfondibile tecnica ironica, poetica e gioiosa. Tele intrise della stessa joie de vivre che ha connotato le opere dei colleghi pittori nel sud della Francia, come Matisse e Legér.


L’esposizione consente di godere di quel particolare punto di vista dell’artista che, spaziando dalla Liguria fino a Torino, ritrae innumerevoli soggetti intesi come elementi o tasselli di un unico, vivace e raffinato puzzle figurativo” - ha dichiarato il curatore della mostra Giuseppe Misuraca. “Nell’ambito della mostra allestita ad Almese sono esposti oltre quaranta lavori che, dal 1970 al 2015, ripercorrono alcuni dei momenti più significativi del percorso artistico di Eugenio Comencini.”

 
Nato a Savona nel 1939, Eugenio Comencini è vissuto per alcuni anni in territorio italo-francese, situato sulle Alpi Marittime. Dopo gli studi classici, ha frequentato la facoltà di Architettura a Torino e a Venezia, dove si è laureato. Proprio a Venezia, nei primi anni Sessanta, ha esordito all’interno dell’Informale con modalità molto personali, cui sono seguite evoluzioni verso una vocazione artistica decisamente più attenta a una manipolazione dell’immagine in senso ironico e sociologico. Dal 1962 ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra cui a Martigny, Nizza, Amsterdam, Barcellona, Parigi, Danzica, Mosca, Lione. Ha curato la parte artistica di pubblicazioni letterarie e critiche e ha fatto parte del Gruppo Denunzia con Mirò, Pacheco e Rinaldi, attivo su problematiche politiche e sociali. Nel 1978 è stato tra i fondatori della cooperativa Arti Visive 78 di Torino. La sua opera grafica ha sempre accompagnato il lavoro pittorico in una produzione di alto livello e quantitativamente rilevante. Dal 1979 ha iniziato l’attività di docente presso l’Accademia Albertina di Torino, alla cattedra di Pittura, insegnando poi a Palermo, e dal 1996 anche a Venezia. Si è spento a Torino nel 2015.
 
Ricetto per l’Arte (Borgata S. Mauro, Almese TO)
Orario di visita: Venerdì e Sabato 15-18; Domenica 10-12 e 15-18 (in settimana su prenotazione)
Ingresso gratuito.
Info e prenotazioni visite guidate: Tel. 328 9161589 – mail: cumale.ass@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento