Il Ricetto per
l’Arte di Almese ha inaugurato la stagione autunnale con la
mostra “L’arte, la gioia di vivere” di Eugenio
Comencini, artista poliedrico e versatile, docente di pittura
nelle Accademie di Belle Arti di Torino e di Venezia.
L'esposizione, visibile fino al 24 novembre, è
realizzata dal Comune di Almese e dall’Associazione
Culturale Cumalè, presieduta da Virna Suppo, che gestisce
il Ricetto, e curata da Giuseppe Misuraca, critico d'Arte e
direttore artistico del Ricetto di Borgata San Mauro. L’allestimento
della mostra, invece, è stato affidato all’architetto Rossana
Misuraca, che nonostante la giovane età, ha già allestito le
mostre degli artisti Daniele Fissore, Eugenio Comencini e Giorgio
Badriotto, presso il Palazzo Tovegni a Murazzano, in Alta Langa.
Come avevo scritto
per la precedente mostra, tenutasi l'anno scorso presso la Pinacoteca
Albertina di Torino, i lavori di Comencini, inventore di un mondo
intero in cui si muovono con leggerezza uomini, donne, bambini e
bambine, sono caratterizzati da colori senza ombre e chiaroscuro, ma
al di la dell'apparente piacevevolezza e forza attrattiva sono
composti con estrema cura dei dettagli, prendendo spunto talvolta da
foto d’epoca e oggetti antichi. Molti dipinti rappresentano persone
che lavorano, gruppi associativi con fini solidali, operai e
contadini. La caratteristica comune è un senso di rispetto e
vicinanza per quei valori profondamente umani che l’artista
condivide e ci invita a riconoscere. I colori vivaci, accostati con
cura a creare un mondo fantastico, sono una gioia per gli occhi e le
forme, così falsamente semplici, ci tranquillizzano e affascinano
come quando eravamo bambini. Eppure Comencini, lavorando su una
stratificazione di significati capace spiazzare e disorientare
l'osservatore, nutre una profonda stima per la profonda umanità di
quei lavoratori e quelle lavoratrici, semplici, capaci di relazioni
sane e solidali e permeati di valori genuini. Ed anche nella vita
l'artista, con alle spalle una formazione classica e una laurea in
Architettura, ha saputo intessere negli anni amicizie profonde e
durature, fondate sul riconoscimento reciproco, che spesso hanno
prodotto feconde contaminazioni tra forme artistiche. Le sue opere
sono un mondo a colori creato con una inconfondibile tecnica ironica,
poetica e gioiosa. Tele intrise della stessa joie de vivre che
ha connotato le opere dei colleghi pittori nel sud della Francia,
come Matisse e Legér.
L’esposizione
consente di godere di quel particolare punto di vista dell’artista
che, spaziando dalla Liguria fino a Torino, ritrae innumerevoli
soggetti intesi come elementi o tasselli di un unico, vivace e
raffinato puzzle figurativo” - ha dichiarato il curatore della
mostra Giuseppe Misuraca. “Nell’ambito della mostra allestita
ad Almese sono esposti oltre quaranta lavori che, dal 1970 al 2015,
ripercorrono alcuni dei momenti più significativi del percorso
artistico di Eugenio Comencini.”
“
Nato a Savona nel
1939, Eugenio Comencini è vissuto per alcuni anni in
territorio italo-francese, situato sulle Alpi Marittime. Dopo gli
studi classici, ha frequentato la facoltà di Architettura a Torino e
a Venezia, dove si è laureato. Proprio a Venezia, nei primi anni
Sessanta, ha esordito all’interno dell’Informale con modalità
molto personali, cui sono seguite evoluzioni verso una vocazione
artistica decisamente più attenta a una manipolazione dell’immagine
in senso ironico e sociologico. Dal 1962 ha esposto in mostre
personali e collettive in Italia e all’estero tra cui a Martigny,
Nizza, Amsterdam, Barcellona, Parigi, Danzica, Mosca, Lione. Ha
curato la parte artistica di pubblicazioni letterarie e critiche e ha
fatto parte del Gruppo Denunzia con Mirò, Pacheco e Rinaldi, attivo
su problematiche politiche e sociali. Nel 1978 è stato tra i
fondatori della cooperativa Arti Visive 78 di Torino. La sua opera
grafica ha sempre accompagnato il lavoro pittorico in una produzione
di alto livello e quantitativamente rilevante. Dal 1979 ha iniziato
l’attività di docente presso l’Accademia Albertina di Torino,
alla cattedra di Pittura, insegnando poi a Palermo, e dal 1996 anche
a Venezia. Si è spento a Torino nel 2015.
Ricetto per
l’Arte (Borgata S. Mauro, Almese TO)
Orario di visita:
Venerdì e Sabato 15-18; Domenica 10-12 e 15-18 (in settimana su
prenotazione)
Ingresso gratuito.
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