CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia ospita una nuova mostra a cura di Walter Guadagnini, con la collaborazione di Barbara Bergaglio e Monica Poggi: Con Memoria e passione. Da Capa a Ghirri. Capolavori dalla Collezione Bertero vuole essere un racconto del nostro passato e delle radici del nostro presente, oltre a descrivere l’evoluzione della fotografia italiana e internazionale di un intero trentennio.
Fino al 30 agosto 2020 saranno protagoniste le immagini più significative della Collezione Bertero, raccolta unica in Italia per originalità dell’impostazione e qualità delle fotografie presenti. I curatori ne hanno scelte più di duecento tra le oltre duemila, realizzate da circa cinquanta autori provenienti da tutto il mondo: tra i tanti, spiccano i nomi di Bruno Barbey, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Robert Capa, Lisetta Carmi, Henri Cartier-Bresson, Mario Cattaneo, Carla Cerati, Mario Cresci, Mario De Biasi, Mario Dondero, Alfred Eisenstaedt, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Jan Groover, Mimmo Jodice, William Klein, Herbert List, Duane Michals, Ugo Mulas, Ruth Orkin, Federico Patellani, Ferdinando Scianna, Franco Vimercati e Michele Zaza.
I protagonisti sono le persone: contadini, preti,
intere famiglie, nobili, militari, bambini. I maestri della fotografia italiana
e mondiale hanno documentato la storia dell’Italia appena liberata dal
fascismo dove, nonostante le macerie e la povertà, si avvertiva intensamente
la voglia di vivere. Fra le numerose opere in mostra ci sono alcuni capolavori
che hanno fatto la storia della fotografia internazionale come «La strada per
Palermo», realizzata da Robert Capa nel 1943, «American girl in Italy, Firenze»
di Ruth Orkin del 1951, e il reportage dedicato all’Italia da Henri
Cartier-Bresson nel 1952. Tante sono le opere che hanno segnato in maniera
decisiva l’evoluzione della fotografia italiana, autentiche pietre miliari
ormai conosciute in tutto il mondo come «Gli italiani si voltano» (1954) di
Mario De Biasi, dove un gruppo di uomini ammira la bellezza di Moira Orfei che
passeggia per le strade di Milano; i due amanti appartati fra le dune di un
lido veneziano, scovati da Gianni Berengo Gardin nel 1958; «Palermo, via S.
Agostino» (1960) di Enzo Sellerio, che ritrae una coppia di bambini trasportare
due sedie sopra la testa; gli iconici seminaristi che giocano nella neve,
ritratti da Mario Giacomelli nel 1961; la serie «Mondo Cocktail», realizzata da
Carla Cerati all’inizio degli anni Settanta durante le inaugurazioni di
gallerie d’arte e negozi della Milano bene.
Nonostante il nucleo più numeroso della collezione sia costituito da fotografi del periodo neorealista, la scelta di Bertero è stata di ampie vedute.
Nonostante il nucleo più numeroso della collezione sia costituito da fotografi del periodo neorealista, la scelta di Bertero è stata di ampie vedute.
La raccolta spazia nel tempo distaccandosi progressivamente
da una vocazione documentaria per diventare sempre più concettuale. In mostra
quindi anche le celebri «Verifiche» (1969-72) di Ugo Mulas, attraverso cui il
fotografo ha indagato e scardinato alcuni dogmi del linguaggio fotografico; il
fondamentale viaggio che Luigi Ghirri compie nel 1973 attraverso gli stati, i
deserti, gli oceani e le galassie sfogliando le pagine di un atlante; i
«Ritratti di fabbriche» (1978-80) di Gabriele Basilico, dove le mutazioni del
panorama industriale milanese diventano pretesto attraverso cui capire la
complessità della nostra epoca; la cultura millenaria mediterranea riletta, a
cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta, attraverso la forza espressiva delle
immagini di Mimmo Jodice, solo per citare alcune ricerche particolarmente
iconiche di questa preziosa collezione.
La mostra, tuttavia, è anche la storia di un
collezionista, Guido Bertero. Una passione nata quasi per caso a Torino, città
nella quale Bertero vive, nel 1998 durante una visita ad Artissima, dove
l’allora collezionista di arte antica e contemporanea, si imbatte in due
fotografie dell’artista americana Jan Groover, che decide di acquistare per le
figlie. Nel giro di qualche mese le occasioni di contatto con questo linguaggio
si moltiplicano, ma è da una proposta di finanziamento ad un’edizione di “Photo
Espana” dedicata al Neorealismo italiano che si concretizza l’idea di costruire
una vera e propria collezione. Un periodo di continui viaggi lungo tutta la
penisola per conoscere e acquistare le opere di decine di fotografi che da lì a
poco verranno esposti nella prima grande mostra a Cagliari, poi in Spagna, a
Monaco e Winterthur. Un’esperienza ricordata con entusiasmo nonostante le
numerose difficoltà, dovute soprattutto alla volontà e alla lungimiranza di reperire
stampe vintage in un periodo in cui ancora la consapevolezza sul valore
artistico dell’immagine fotografica era debole. Grazie anche a questa
determinazione la collezione è oggi un punto di riferimento imprescindibile per
lo studio della fotografia italiana del dopoguerra, tanto che dallo scorso
anno, a seguito di un’importante donazione fatta da Bertero al Metropolitan
Museum of Art di New York, una ricca selezione del suo patrimonio sta
attraversando gli Stati Uniti in una mostra itinerante sul Neorealismo che ha
già coinvolto New York, San Francisco e Reno.
La mostra è accompagnata da un volume edito da Umberto
Allemandi editore introdotto da Walter Guadagnini. Oltre la riproduzione di più
di 250 immagini, all’interno del volume sarà possibile ripercorrere queste
vicende attraverso il dialogo fra collezionista e curatore.
L’attività di CAMERA è realizzata grazie a Intesa
Sanpaolo, Lavazza, Eni, Reda, in particolare la programmazione espositiva e
culturale è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.
CAMERA –
Centro Italiano per la Fotografia
Via delle Rosine 18
Via delle Rosine 18
Orari di apertura
Lunedì 11.00 – 19.00
Martedì Chiuso
Mercoledì 11.00 – 19.00
Giovedì 11.00 – 21.00
Venerdì 11.00 – 19.00
Sabato 11.00 – 19.00
Domenica 11.00 – 19.00
Lunedì 11.00 – 19.00
Martedì Chiuso
Mercoledì 11.00 – 19.00
Giovedì 11.00 – 21.00
Venerdì 11.00 – 19.00
Sabato 11.00 – 19.00
Domenica 11.00 – 19.00
Biglietti
Ingresso Intero € 10
Ingresso Ridotto € 6, fino a 26 anni, oltre 70 anni
Soci Touring Club Italiano, Amici della Fondazione per l’Architettura, iscritti all’Ordine degli Architetti, iscritti AIACE, iscritti Enjoy, soci Slow Food, soci Centro Congressi Unione Industriale Torino, possessori Card MenoUnoPiuSei.
Possessori del biglietto di ingresso di: Gallerie d’Italia (Milano, Napoli, Vicenza), Museo Nazionale del Cinema, MAO, Palazzo Madama, Borgo Medievale, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna, Forte di Bard, MEF – Museo Ettore Fico, FIAF.
Ingresso Intero € 10
Ingresso Ridotto € 6, fino a 26 anni, oltre 70 anni
Soci Touring Club Italiano, Amici della Fondazione per l’Architettura, iscritti all’Ordine degli Architetti, iscritti AIACE, iscritti Enjoy, soci Slow Food, soci Centro Congressi Unione Industriale Torino, possessori Card MenoUnoPiuSei.
Possessori del biglietto di ingresso di: Gallerie d’Italia (Milano, Napoli, Vicenza), Museo Nazionale del Cinema, MAO, Palazzo Madama, Borgo Medievale, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna, Forte di Bard, MEF – Museo Ettore Fico, FIAF.
Ingresso Gratuito
Bambini fino a 12 anni
Possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte, possessori Torino+Piemonte Card, possessori tessera ICOM.
Visitatori portatori di handicap e un loro familiare o altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria.
Servizio di biglietteria e prevendita a cura di Vivaticket.
Bambini fino a 12 anni
Possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte, possessori Torino+Piemonte Card, possessori tessera ICOM.
Visitatori portatori di handicap e un loro familiare o altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria.
Servizio di biglietteria e prevendita a cura di Vivaticket.
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