Se
siete appassionati di culture popolari o, più semplicemente, volete
festeggiare in modo diverso il Carnevale, non perdetevi
l'appuntamento di sabato 15 febbraio, a partire dalle ore 18, al
Mercato Centrale Torino. Avrete modo di conoscere le particolari
maschere del celebre Carnevale Storico di Aliano, una piccola
cittadina della Basilicata, il paese dei calanchi: un piccolo borgo
di soli 930 abitanti, avvolto in un paesaggio che sembra quasi
lunare.
È conosciuto in particolare per essere stato il luogo in cui
lo scrittore Carlo Levi trascorse buona parte del suo periodo
di confino, al quale fu condannato per via della sua attività
antifascista (1934-36), e dove successivamente scelse di farsi
seppellire. Ma il Carnevale vi appassionerà di sicuro per la
particolarità delle sue maschere arcaiche cornute, collegate alla
mitologia greca, e per il gruppo di pacchiane. Le maschere
ricreano creature demoniache il cui carattere minaccioso viene
smorzato da cappelli colorati e il loro abbigliamento goffo ispirato
alla tradizione contadina e pastorale, alla quale si rifà anche la
gestualità degli interpreti.
Alle
ore 18 il Carnevale di Aliano verrà introdotto in piazza della
Repubblica dalle animazioni con le musiche del gruppo folk
dell’Associazione Emanuele Gianturco di Settimo Torinese,
degli U Cirnicchiu e degli Amarimai.
Dalle
19 la festa si sposterà all’interno del Mercato e la sfilata delle
maschere proseguirà nel plateatico delle antiche ghiacciaie,
precedendo il discorso istituzionale di Umberto Montano,
presidente del Mercato Centrale, e di Luigi De Lorenzo,
sindaco di Aliano. Per chiudere in bellezza, il gruppo U
Cirnicchiu continuerà a intrattenere il pubblico con musiche
tradizionali, di stampo folkloristico.
Nel
novembre 2018 il Carnevale di Aliano è stato riconosciuto
ufficialmente tra i carnevali storici italiani, con decreto del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Anche la storia stessa
del Carnevale di Aliano si intreccia con quella dello scrittore Carlo
Levi, che così descrisse le maschere nella sua opera più
celebre, “Cristo si è fermato ad Eboli”: “Venivano a
grandi salti e urlavano come animali inferociti, esaltandosi delle
loro stesse grida. Erano le maschere contadine”.
U
Cirnicchiu
Il
gruppo nasce con l’intento di recuperare e valorizzare l’antico
patrimonio cultura e musicale lucano, sopravvissuto perché
tramandato per secoli oralmente. Il lavoro di ricerca avviato nel
1966 ha portato alla rielaborazione di canti, musiche e danze.
Il
gruppo è nato a Viggiano (PZ) nel 2006, si compone di circa 13
elementi, tutti uniti dalla passione per la musica e la voglia di
valorizzare, salvaguardare e diffondere le tradizioni popolari
musicali della Basilicata. Tra le tradizioni etno-musicali
recuperate, spiccano il recupero del suono pastorale della zampogna
lucana e dell’arpa popolare viggianese.
Associazione
Lucana Emanuele Gianturco di Settimo Torinese
L’Associazione
nasce con lo scopo di riunire i lucani salvaguardare la cultura e le
tradizioni della Lucania e di divulgare i valori civili, culturali,
artistici del territorio.
Mercato
Centrale Torino
Piazza
della Repubblica 25
10125
Torino
T
+39 011 0898040
Aperto
tutti i giorni dalle 8 a mezzanotte
Nessun commento:
Posta un commento