Fare
in modo che la food bag, quella scatola che ogni ristoratore dovrebbe fornire ai clienti per portare a casa il cibo pagato e non consumato,
diventi un obbligo per legge: grazie ad un'apposita petizione
lanciata su Change.org
(firmate
qui) è questo il principale obiettivo che si pone la quinta
edizione del Festival
del Giornalismo Alimentare,
che si terrà dal 20 al 22 febbraio 2020 al Centro
Congressi Lingotto
(via Nizza 280 a Torino). Una manifestazione di rilievo nazionale che
mette insieme cibo e comunicazione, unica in Europa nel suo genere.
"In
Italia lo spreco di alimenti vale ogni anno dai 300 ai 400 euro per
famiglia" - spiega il direttore del Festival Massimiliano
Borgia
- "per questo motivo fra gli obiettivi principali del Festival
2020 c’è l’intento di contribuire a comunicare questo grande
tema. A ogni partecipante, infatti, verrà consegnata una speciale
“Food
Bag” firmata Festival
realizzata dal progetto reBOX in collaborazione con Edenred, da
assemblare in pochi passaggi con il decalogo per la giusta
conservazione del cibo avanzato".
Molti
i temi che verranno trattati con appositi panel:
il cibo dal punto di vista economico e finanziario; la sicurezza
alimentare; l’informazione sulla ricerca agroalimentare; il
linguaggio del giornalismo enogastronomico; il web e le campagne di
disinformazione; la comunicazione alimentare rivolta ai più piccoli;
le politiche nazionali sull’alimentazione; legalità e cibo; la
critica e l’attualità delle guide enogastronomiche; la
comunicazione delle aziende; l’editoria di settore.
Di grande importanza
sarà la diffusione dei dati emersi dal primo rapporto sulla
presenza del “tema” cibo nei media italiani. Il report,
condotto da L’Eco della Stampa, dal 1901 leader in media
intelligence e rassegna stampa, e commentato da Guia Beatrice
Pirotti, docente SDA Bocconi coordinatore del Master of
Management in Food & Beverage, ha analizzato un anno di
contenuti alimentari sui media italiani, misurandone l’impatto,
intercettando i temi più discussi e analizzando le modalità di
informazione.
La
manifestazione richiama ogni anno centinaia di professionisti
dell’informazione alimentare: giornalisti,
blogger, aziende, funzionari di amministrazioni pubbliche,
professionisti della sicurezza alimentare, uffici stampa e
rappresentanti di associazioni. Ne
nasce un interessante confronto, uno scambio di esperienze e la messa
in rete di saperi, una fucina di nuove idee in cui si anticipano i
futuri trend della comunicazione legata ai temi alimentari. E nascono
soluzioni per rispondere alle necessità sociali. Filo conduttore del
dibattito sarà come sempre la necessità di una informazione di
qualità, a fronte anche di un pubblico di consumatori sempre più
attento, partecipe e preparato, anche grazie ad una più facile
accessibilità ai contenuti, garantita dai nuovi media, nei confronti
dei quali però bisogna sviluppare un atteggiamento critico e la
capacità di distinguere la validità delle fonti.
Tra
i 35
panel di discussione
in cui si avvicenderanno 170 esperti del settore troveremo: la
sostenibilità e sicurezza delle filiere, la ricerca sul cibo del
futuro, lo spreco alimentare, nuovi trend come la “doggy bag” e
il “food delivery”. Grande spazio sarà, come sempre, dedicato
all’informazione sulla sicurezza e sui reati alimentari, al made in
Italy e al cibo come veicolo di promozione sociale e culturale.
Accanto ai dibattiti, anche
quest’anno il Festival proporrà un programma parallelo di stage
tecnici e laboratori di esperienza,
momenti formativi organizzati in collaborazione con partner e
sponsor. Saranno a numero chiuso e avranno la finalità di
trasmettere consigli utili per il lavoro del giornalista che scrive,
fotografa, filma, posta sul tema. Ma saranno anche momenti di
conoscenza reciproca tra i partecipanti e i curatori degli stage e
dei laboratori anche in vista di contatti futuri.
“Stage e laboratori – spiega ancora il Direttore Massimiliano Borgia - si svolgeranno negli stessi orari dei panel: un modo per «staccare» dai dibattiti e farsi coinvolgere in attività pratiche. Inoltre, così come avvenuto nella scorsa edizione, il Festival del Giornalismo Alimentare consegnerà i propri riconoscimenti a giornalisti che, nel corso dell’anno, si sono distinti per il loro lavoro di informazione e inchiesta in ambito food. Ripeteremo infine anche l’esperienza degli incontri B2B, che ha riscosso molto successo l’anno scorso, quando per la prima volta abbiamo organizzato incontri tra le aziende presenti al Festival interessate ad approfondire possibilità e benefici della comunicazione con i professionisti della comunicazione interessati a sviluppare la propria attività. C’è ancora moltissimo bisogno di comunicazione sul cibo e ci è parso naturale porci come facilitatori dell’incontro tra domanda e offerta.”
Per consultare il
programma completo e restare aggiornati sulle novità consultare il
sito www.festivalgiornalismoalimentare.it
e i profili social.
Con
l’obiettivo di far incontrare le diverse professionalità
interessate alla comunicazione alimentare, (Giornalisti, Medici,
Veterinari, Biologi, Nutrizionisti, Agronomi, Avvocati e Tecnologi
Alimentari) l’evento è
ufficialmente inserito tra quelli validi per acquisire i crediti
della formazione obbligatoria continua dei giornalisti e delle
professioni scientifiche e sanitarie.
Nessun commento:
Posta un commento