lunedì 10 febbraio 2020

Torna per la quinta volta il Festival del Giornalismo Alimentare. Al Centro Congressi Lingotto seminari, tavole rotonde, laboratori pratici, incontri b2b, educational ed eventi off. Indetta una petizione per rendere obbligatoria la Food Bag


Fare in modo che la food bag, quella scatola che ogni ristoratore dovrebbe fornire ai clienti per portare a casa il cibo pagato e non consumato, diventi un obbligo per legge: grazie ad un'apposita petizione lanciata su Change.org (firmate qui) è questo il principale obiettivo che si pone la quinta edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, che si terrà dal 20 al 22 febbraio 2020 al Centro Congressi Lingotto (via Nizza 280 a Torino). Una manifestazione di rilievo nazionale che mette insieme cibo e comunicazione, unica in Europa nel suo genere. "In Italia lo spreco di alimenti vale ogni anno dai 300 ai 400 euro per famiglia" - spiega il direttore del Festival Massimiliano Borgia - "per questo motivo fra gli obiettivi principali del Festival 2020 c’è l’intento di contribuire a comunicare questo grande tema. A ogni partecipante, infatti, verrà consegnata una speciale “Food Bag” firmata Festival realizzata dal progetto reBOX in collaborazione con Edenred, da assemblare in pochi passaggi con il decalogo per la giusta conservazione del cibo avanzato".
 
Molti i temi che verranno trattati con appositi panel: il cibo dal punto di vista economico e finanziario; la sicurezza alimentare; l’informazione sulla ricerca agroalimentare; il linguaggio del giornalismo enogastronomico; il web e le campagne di disinformazione; la comunicazione alimentare rivolta ai più piccoli; le politiche nazionali sull’alimentazione; legalità e cibo; la critica e l’attualità delle guide enogastronomiche; la comunicazione delle aziende; l’editoria di settore.  
 
Di grande importanza sarà la diffusione dei dati emersi dal primo rapporto sulla presenza del “tema” cibo nei media italiani. Il report, condotto da L’Eco della Stampa, dal 1901 leader in media intelligence e rassegna stampa, e commentato da Guia Beatrice Pirotti, docente SDA Bocconi coordinatore del Master of Management in Food & Beverage, ha analizzato un anno di contenuti alimentari sui media italiani, misurandone l’impatto, intercettando i temi più discussi e analizzando le modalità di informazione.
  
La manifestazione richiama ogni anno centinaia di professionisti dell’informazione alimentare: giornalisti, blogger, aziende, funzionari di amministrazioni pubbliche, professionisti della sicurezza alimentare, uffici stampa e rappresentanti di associazioni. Ne nasce un interessante confronto, uno scambio di esperienze e la messa in rete di saperi, una fucina di nuove idee in cui si anticipano i futuri trend della comunicazione legata ai temi alimentari. E nascono soluzioni per rispondere alle necessità sociali. Filo conduttore del dibattito sarà come sempre la necessità di una informazione di qualità, a fronte anche di un pubblico di consumatori sempre più attento, partecipe e preparato, anche grazie ad una più facile accessibilità ai contenuti, garantita dai nuovi media, nei confronti dei quali però bisogna sviluppare un atteggiamento critico e la capacità di distinguere la validità delle fonti. 
 
Tra i 35 panel di discussione in cui si avvicenderanno 170 esperti del settore troveremo: la sostenibilità e sicurezza delle filiere, la ricerca sul cibo del futuro, lo spreco alimentare, nuovi trend come la “doggy bag” e il “food delivery”. Grande spazio sarà, come sempre, dedicato all’informazione sulla sicurezza e sui reati alimentari, al made in Italy e al cibo come veicolo di promozione sociale e culturale. Accanto ai dibattiti, anche quest’anno il Festival proporrà un programma parallelo di stage tecnici e laboratori di esperienza, momenti formativi organizzati in collaborazione con partner e sponsor. Saranno a numero chiuso e avranno la finalità di trasmettere consigli utili per il lavoro del giornalista che scrive, fotografa, filma, posta sul tema. Ma saranno anche momenti di conoscenza reciproca tra i partecipanti e i curatori degli stage e dei laboratori anche in vista di contatti futuri.   

Stage e laboratori – spiega ancora il Direttore Massimiliano Borgia - si svolgeranno negli stessi orari dei panel: un modo per «staccare» dai dibattiti e farsi coinvolgere in attività pratiche. Inoltre, così come avvenuto nella scorsa edizione, il Festival del Giornalismo Alimentare consegnerà i propri riconoscimenti a giornalisti che, nel corso dell’anno, si sono distinti per il loro lavoro di informazione e inchiesta in ambito food. Ripeteremo infine anche l’esperienza degli incontri B2B, che ha riscosso molto successo l’anno scorso, quando per la prima volta abbiamo organizzato incontri tra le aziende presenti al Festival interessate ad approfondire possibilità e benefici della comunicazione con i professionisti della comunicazione interessati a sviluppare la propria attività. C’è ancora moltissimo bisogno di comunicazione sul cibo e ci è parso naturale porci come facilitatori dell’incontro tra domanda e offerta.”

Per consultare il programma completo e restare aggiornati sulle novità consultare il sito www.festivalgiornalismoalimentare.it e i profili social.

Con l’obiettivo di far incontrare le diverse professionalità interessate alla comunicazione alimentare, (Giornalisti, Medici, Veterinari, Biologi, Nutrizionisti, Agronomi, Avvocati e Tecnologi Alimentari) l’evento è ufficialmente inserito tra quelli validi per acquisire i crediti della formazione obbligatoria continua dei giornalisti e delle professioni scientifiche e sanitarie.
 
 

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