Vi segnalo che da mercoledì 12 febbraio alle ore 20 va in scena al Teatro Regio l’imperdibile Nabucco di Giuseppe Verdi. In calendario dieci rappresentazioni (fino al 22 febbraio) nelle quali si alterneranno Giovanni Meoni, Leo Nucci e Damiano Salerno. Nel ruolo di Abigaille ci saranno Csilla Boross e Tatiana Melnychenko. Ştefan Pop e Robert Watson canteranno nel ruolo di Ismaele, Riccardo Zanellato e Rubén Amoretti in quella di Zaccaria, Enkelejda Shkosa e Agostina Smimmero, Fenena. Completano il cast: Romano Dal Zovo (il gran sacerdote di Belo), Enzo Peroni (Abdallo) e Sarah Baratta (Anna).
Il Coro, a cui sono dedicate le pagine più belle e conosciute dell’opera, è magistralmente istruito da Andrea Secchi, mentre sul podio, alla guida dell’Orchestra del Teatro Regio, troviamo il maestro Donato Renzetti che ha diretto per l’Opéra di Parigi, il Covent Garden di Londra, il Teatro Colón di Buenos Aires, il Metropolitan e il Carnegie Hall di New York.
Nabucco, titolo emblematico del melodramma italiano soprattutto
grazie alle maestose pagine corali, segna anche l’inizio della grande carriera
e della fama immortale di Giuseppe Verdi, che con questo titolo nel 1842
conobbe finalmente il successo. Verdi stesso ne raccontò la genesi: depresso,
aveva perso la voglia di rimettersi al lavoro e tornare a comporre. Fu
l’impresario Bartolomeo Merelli a insistere e proporre al giovane Maestro un
libretto firmato Temistocle Solera, dall’impegnativo titolo di Nabucodonosor. Il re di Babilonia, Nabucodonosor,
imprigiona gli ebrei ed esige di essere da loro adorato, ma viene colpito da
una maledizione del vero Dio, che lo riduce alla follia. La figlia Abigaille,
in realtà una schiava, si autoproclama reggente e condanna a morte l’intero
popolo d’Israele insieme alla sorellastra Fenena, che si è nel frattempo
convertita; alla vista della figlia in catene, il re spodestato si pente e
invoca il perdono del Dio di Israele. Abdallo, suo fedele, guiderà l’esercito
contro Abigaille e il culto dell’idolo Belo: Nabucodonosor tornerà a regnare,
libererà Israele e ordinerà la ricostruzione a Gerusalemme del tempio
dell’unico vero Dio. Nel leggere il libretto, l’occhio del compositore cadde
sulle struggenti parole mutuate dal Salmo 137, in cui il popolo d’Israele siede
lungo i fiumi di Babilonia e piange il ricordo di Sion; i commoventi versi
divennero con Verdi il coro Va, pensiero, sull’ali dorate,
immediatamente assurto a inno risorgimentale e ancora oggi forse la pagina più
celebre di tutta la storia dell’opera.
Il nuovo allestimento del Teatro Regio, realizzato in coproduzione con
il Teatro Massimo di Palermo, affida la regia ad Andrea
Cigni, con scene di Dario Gessati, costumi di Tommaso Lagattolla e le luci di Fiammetta
Baldiserri. Andrea Cigni sottolinea il dramma del singolo come motore
dell’intera vicenda: «Più che la moltitudine
che colpisce in quest’opera» dichiara Cigni
«è il senso di solitudine che con
forza impone una riflessione meno scontata sul dramma umano». La tragedia
scaturisce dalla solitudine di Abigaille, rifiutata dal padre, dalla sorella e
dall’amato Ismaele, e dal suo abuso del potere e della violenza come rivalsa;
«il risultato che si genera quando amore, comprensione, unità, vengono
soppiantati da invidia, rancore, arroganza, rabbia». Così anche i riferimenti
culturali e religiosi dei due popoli sono evocati dalle scene, dai costumi come
elementi simbolici e drammaticamente svelati o nascosti dalle luci.
La
produzione di Nabucco si avvale del
contributo di Reale Mutua. Il Presidente Luigi Lana dichiara: «Reale Mutua, Socio Fondatore del Teatro
Regio dal 2012, è da sempre attenta a promuovere lo sviluppo e la diffusione
della cultura, quale strumento essenziale per la crescita sociale ed economica
del territorio sul quale opera da oltre 190 anni. Siamo quindi lieti di
continuare a offrire un supporto concreto a favore della tradizione lirica e
dell’attività di uno dei teatri più prestigiosi del panorama artistico e
musicale internazionale, partecipando anche quest’anno alla stagione operistica
subalpina in occasione della celebre opera verdiana, quale è il Nabucco».
La diretta dell’opera, curata da Susanna
Franchi, andrà in onda su Rai Radio
3 il 12 febbraio alle ore 20.
Biglietti in vendita
alla Biglietteria del Teatro Regio,
piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242
presso Infopiemonte-Torinocultura
nei punti vendita Vivaticket
on line su www.teatroregio.torino.it e telefonicamente al n. 011.8815.270 senza costi di commissione
Prezzi dei biglietti:
recita del 12 febbraio € 160 - 125 -
105 - 80 - 55;
recite del 13, 15 e 21 febbraio € 90
- 80 - 70 - 65 - 30;
recite del 14, 16, 18, 20 e 22 € 100
- 90 - 80 - 70 - 30
recita del 19 febbraio € 60 - 55 - 50
- 45 - 30.
Biglietti ridotti del 20% per gli
under 30 e del 10% per gli over 65. Con la 18app è possibile l’acquisto di
biglietti (in qualsiasi settore) al costo di € 25 per la prima del 12 febbraio.
Un’ora prima degli spettacoli,
eventuali biglietti ancora disponibili sono in vendita con una riduzione del
20%. Le riduzioni non sono valide per la recita del 19 febbraio.
Per ulteriori informazioni: Tel. 011.8815.557 e
www.teatroregio.torino.it
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