Il festival ha trovato nel
tempo una sua precisa collocazione, ponendosi tra gli eventi più interessanti e
partecipati del panorama musicale sperimentale, internazionale. Vi ricordo che
con la terza edizione il Corvo, l’amata mascotte dell’evento, aveva preso forma
facendosi tridimensionale e assumendo sempre più sostanza.
Con la quarta edizione invece il corvo prenderà vita e si colorerà, declinandosi nelle quattro fondamentali componenti del colore: CMYK. I colori sono le linee musicali delle giornate: ciano, magenta, giallo e nero rispecchieranno infatti le svariate sfaccettature del festival e, fondendosi l’un con l’altra, daranno vita alla stampa finale di Jazz is Dead, in grado di rappresentare tutte le sfumature del mondo delle sperimentazioni jazzistiche. Si darà vita a nuovi ascolti e nuove forme musicali grazie alla transizione fisiologica da un colore all’altro, passando dal sogno (ciano), all’idea (magenta, giallo), alla realtà (nero).
Più nel dettaglio:
Ciano: acqua /aria/cielo
Il blu ci regala un senso di
pulito, è il colore dell'acqua, è immediato il suo riferimento al cielo e al
mare: perdendosi a lungo su questi elementi si ottiene un effetto di quiete e armonia.
I battiti cardiaci diminuiscono e la sensibilità al freddo
aumenta.
Magenta: passione / amore
Appariscente, intenso,
stimolante è il simbolo della passione. Lo sguardo sulla luce rossa e il cuore
batte all'impazzata, per l'azione della frequenza della radiazione sul sistema
nervoso simpatico e la conseguente emissione di adrenalina che fa salire un
poco la pressione arteriosa.
Giallo: invidia / sole / luce
Secondo i cromo-terapeuti, il
giallo dà energia, forza, vitalità, le sue
vibrazioni sono simili a quelle dei raggi solari. Sinonimo di vivacità,
estroversione, leggerezza, crescita e cambiamento, il giallo stimola
l'attenzione e l'apprendimento, acuisce la mente e la concentrazione.
Nero: segreto / profondità / buio
Il nero corrisponde all'impressione
visiva che viene sperimentata quando non vi è luce che raggiunge l’occhio. Il nero
è negazione del colore e rappresenta il confine che segna la conclusione della
fase vitale, esprime negazione per la vita futura con conseguente rifiuto a
lottare. La negazione per la realtà in cui si vive ha una conseguente
reazione di ribellione e aggressività.
L’evento è stato quest’anno
selezionato da CRT per partecipare al progetto +Risorse, a cura della
Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, che prevede il lancio di una campagna di
crowdfunding - per l’occasione rinominata CROWfunding - volta a sostenere
la realizzazione del festival. Dal 20 gennaio al 28 febbraio 2020 sarà
possibile contribuire liberamente al progetto, aggiudicandosi una serie di speciali
ricompense tra gadget, ingressi prioritari ai concerti e cene offerte.
Un progetto di Arci Torino,
TUM, Magazzino sul Po
Direzione
artistica
Alessandro Gambo
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