Se
non ci saranno ulteriori disposizioni da parte delle autorità
competenti, anche il nuovo poker di mostre del Castello di Rivoli
Museo d'Arte Contemporanea (piazzale Mafalda di Savoia) potrà
finalmente avere degna inaugurazione: per la precisione mercoledì 4
marzo dalle ore 19 alle ore 21. A comunicare la bella notizia è lo
stesso ufficio stampa del castello. Il museo sarà comunque già aperto da martedì 3 marzo.
La prima è
la mostra "Di fronte al collezionista. La collezione di Uli
Sigg di arte contemporanea cinese", curata da Marcella
Beccaria, che fino al 21 giugno 2020 accoglie i visitatori con
una quarantina di opere allestite nell’atrio del Castello, lungo la
scala d’onore e nelle sale al secondo piano, selezionate tra le
oltre 2500 di circa 500 artisti possedute dal collezionista. Primo
imprenditore a recarsi in Cina nel 1979 per la Schindler a seguito
della dichiarazione della Open Door Policy, Uli Sigg è stato
artefice della prima joint-venture tra la Cina e l’Occidente ed ha
praticamente inventato il modello cinese di capitalismo di Stato. Da
sempre interessato alle profonde trasformazioni sociali e politiche
che hanno attraversato la Cina negli ultimi decenn, Sigg propone in
mostra opere di Sun Yuan & Peng Yu,Liu Ding e Mao
Tongqiang, mentre alcune sale sono dedicate all'incontro tra
Oriente e Occidente attraverso i lavori di Shao Fan e a Liu
Wei. Ai Weiwei espone invece la monumentale opera
"Fragments".
James Richards presenterà l'installazione "Alms for the Birds" (Elemosina per uccelli), 2020, suddivisa in due parti, una sonora e una visiva, che indaga la villa che ospita la Collezione Cerruti come un luogo fantastico, di ricerca della perfezione. L’opera (visibile fino al 28 giugno) tenterà di re-immaginare la casa a partire dal Castello di Rivoli, mettendo in risonanza la camera nella torre di Villa Cerruti, o stanza padronale, e l’architettura e la storia delle sale dell’Appartamento del re Vittorio Amedeo II, al primo piano del Castello di Rivoli, coinvolte dall’intervento dell’artista. Il suo fantasioso lavoro si unisce agli omaggi di Ed Atkins, Anna Boghiguian,Alex Cecchetti, Camille Henrot, Liu Ding,Nalini Malani, Giulio Paolini,Giuseppe Penone, Susan Philipsz, Seth Price, Elisa Sighicellie Michael Rakowitz, allestiti nei precedenti capitoli del programma.
Con
l'installazione "Sole" (visibile fino al 28 giugno),
curata da Marianna Vecellio, l'artista Renato Leotta
propone al primo piano del Museo un’installazione ambientale che
esplora il legame tra la tradizione storica industriale del Piemonte,
il suo tessuto sociale ed il linguaggio artistico del Barocco. Alcuni
fanali automobilistici disseminati nelle sale si aggiungono
all'impianto d’illuminazione del Museo e delle sue mostre,
riflettendo a livello metaforico il cambiamento sociale
avvenuto nel territorio che, da centro legato all’industria fino
alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, ha spostato la
sua attenzione verso la produzione “della cultura contemporanea
dell’intrattenimento”.
Infine la
mostra "Giorgio Morandi. Capolavori dalla
Collezione di Francesco Federico Cerruti"
(visibile fino al 28 giugno) propone il nucleo di dipinti di Giorgio
Morandi (Bologna, 1890-1964) raccolto dal ragioniere Francesco
Federico Cerruti (Genova, 1922 – Torino, 2015) e oggi parte
della collezione conservata nella villa di Rivoli. I quadri di
Morandi, esposti nelle sale del primo piano del Castello di Rivoli,
si confrontano in un dialogo infinito con alcune tra le opere più
significative delle collezioni del museo realizzate da Ettore
Spalletti (Cappelle sul Tavo, Pescara, 1940 – Spoltore,
Pescara, 2019), Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933),
Alighiero Boetti(Torino, 1940 – Roma, 1994), Maurizio
Cattelan (Padova, 1960) ed Emilio Prini(Stresa, 1943 –
Roma, 2016).
Maggiori
info al sito ufficiale: www.castellodirivoli.org
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