domenica 12 aprile 2020

Coronavirus, arrivata la conferma di Alberto Cirio: librerie, cartolerie e abbigliamento bimbi chiusi in Piemonte fino al 3 maggio

Dalla Regione Piemonte è arrivata la conferma che tutti stavamo attendendo: il presidente Alberto Cirio, che stamattina  ha convocato una Giunta per affrontare il tema dell’ordinanza che verrà firmata nelle prossime ore, ha comunicato che si proseguirà con la linea del rigore per il contenimento del coronavirus. Tutte le regole in vigore in questo momento sul territorio regionale saranno prorogate fino al 3 maggio. Restano quindi chiuse anche le librerie, le cartolibrerie e i negozi di abbigliamento per l’infanzia. 

Oggi è un giorno che abbiamo sempre vissuto come una festa - ha commentato Cirio - e so che per tutti è un grande sforzo continuare a mantenere e rispettare la linea del rigore, ma è l’unico modo per non vanificare i sacrifici fatti finora“.

L’ordinanza della Regione Piemonte prevede comunque la vendita di articoli di cancelleria negli esercizi commerciali già aperti e nei supermercati, così come le consegne a domicilio.

Capiamo bene la difficile situazione che stanno vivendo i nostri commercianti - ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio - ma le esigenze di tutela della salute ci impongono queste scelte. Non li lasceremo però soli, non soltanto sostenendoli in ogni forma di vendita a domicilio oggi, ma soprattutto con misure economiche specifiche di risarcimento per chi, come loro, ha subito insieme alla chiusura anche la concorrenza della grande distribuzione”.

Gli stessi librai e cartolai torinesi avevano comunque già espresso la volontà di non riaprire, per una serie di comprensibilissimi motivi: al di là della paura del contagio, temono infatti che i costi per mantenere aperti i negozi risultino troppo elevati rispetto al numero di effettivi clienti che li visiterebbero in questo periodo di mobilità ridotta.

Martedì, inoltre, la Giunta proseguirà il suo confronto con il Politecnico di Torino e le categorie, settore per settore, con l’obiettivo di definire un documento da proporre al governo ed essere pronti, non appena le condizioni lo consentiranno, ad un piano di riapertura delle attività produttive nel rispetto della sicurezza.

Sempre martedì, insieme a prefetture ed Ance verrà fatto anche un approfondimento sulla situazione dei cantieri.


6 commenti:

  1. Ottima scelta. Dobbiamo stare a casa xché in Piemonte il contagio è ancora al top. Troppe persone escono mentre dovrebbero rimanere a casa. Se continuiamo così non ne usciremo in fretta. Presidente Cirio ottima la sua scelta.

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  2. Concordo con il Presidente. Troppi contagi e troppa gente irresponsabile.

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  3. Speriamo che martedì si chiarisca anche qualcosa per il settore edile e artigiano....ad oggi non mi è chiaro perché elettricisti e idraulici possano ritornare a lavorare e i decoratori nonché imbianchini no.....entrambi lavorano nei cantieri o da privati....

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  4. Avere figli piccoli vuol dire che crescono a vista d'occhio quindi necessitano di abbigliamento nuovo. Mia figlia di 5 anni non ha più nulla che le sta bene. Si poteva fare come si fa già per fare la spesa. Per chi la pensa come Cirio vuol dire che non ha figli piccoli o addirittura non ha figli

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    1. Per stare in casa nn occorre l'abito da sera e se la manica è un pò più corta ti posso assicurare ke non cade il mondo..mamma di 2 bimbi

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  5. Se prorogano l'ordinanza al 3 maggio i cantieri sono fermi.

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