Silvia Avallone, Giuseppe Melillo e Neri Marcoré: saranno loro ad animare per il Circolo dei Lettori la giornata speciale del 25 aprile, che ovviamente avverrà in diretta Facebook.
La scrittrice Silvia Avallone,
celebre per Acciaio,
Marina Bellezza
e Da dove la vita è perfetta
(tutti pubblicati da Rizzoli),
aprirà la giornata alle ore 11,30 con una puntata
in diretta di "Esercizi di
maturità" dedicata alla festa
della Liberazione. E racconterà La
storia di Elsa Morante, un romanzo
straordinario, libro del cuore, affresco struggente di quella
“piccola gente” presa al laccio dalla Seconda Guerra Mondiale tra
i quartieri bombardati di Roma.
Nel pomeriggio,
alle ore 15,30, il direttore della Fondazione Circolo dei lettori
Elena Loewenthal
intervisterà per il tema Basilicata,
terra di ribellismi l’antropologo
ed esperto di sviluppo locale Giuseppe
Melillo in un dialogo sul ribellismo
del Sud. Si parlerà di Maschito, borgo in provincia di Potenza, che
probabilmente fu il primo paese nel regno d’Italia a dichiararsi
Repubblica partigiana indipendente il 15 settembre 1943, un anno
prima della nascita delle varie repubbliche partigiane nel nord
Italia. E fu Matera, il 21 settembre 1943, la prima città del sud a
insorgere contro il nazifascismo prima ancora di Napoli e delle sue
famose quattro giornate.
Infine alle ore
18.30 l’attore Neri Marcorè leggerà La casa in
collina di Cesare Pavese. Il momento più alto
della maturità dello scrittore: la storia di una solitudine
individuale di fronte all’impegno civile e storico; la
contraddizione da risolvere tra vita in campagna e vita in città,
nel caos della guerra; il superamento dell’egoismo attraverso la
scoperta che ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede
ragione. Neri Marcorè legge alcuni passi del romanzo simbolo
dell’impegno politico di un’intera generazione.
“75 anni fa
l’Italia sconfiggeva il nazifascismo" - ha dichiarato il
direttore della Fondazione Elena Loewenthal - "Sono
figlia di ebrei perseguitati, ma anche figlia di un partigiano che
nel 1943, a diciassette anni, decise di salire in montagna a
combattere per sé, per la sua famiglia, per il suo e il nostro
Paese. La liberazione del 25 aprile ci riguarda tutti, chi c’era
allora e chi è venuto dopo. I valori della Resistenza sono ciò su
cui deve continuare a fondarsi la nostra coscienza civile e
nazionale.”
Vi ricordo ancora
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