Dal 13 al 25 marzo sono sospese le aree per la sosta a pagamento a raso
delimitate con le “strisce blu” e la ZTL Centrale.
"Una decisione che abbiamo preso a seguito del nuovo decreto
annunciato ieri dal Governo, per favorire coloro che devono garantire i
servizi essenziali alla Comunità" - spiega la Sindaca Chiara Appendino via social - "Allo stesso tempo, ricordo che
il trasporto pubblico è regolarmente funzionante e, come da
prescrizioni, i mezzi vengono trattati quotidianamente con una
disinfezione straordinaria".
Continueranno ad essere a pagamento i parcheggi automatizzati a bariera e quelli gestiti da GTT, così come rimane il divieto di transito nella ZTL romana e in quella per i mezzi pubblici.
E' chiaro che la disposizione non deve essere vista come un motivo per spostarsi più agevolmente in città, quanto un atto dovuto nei riguardi di chi, per ragioni lavorative o di prima necessità, si trova costretto ad utilizzare l'automobile.
Resta sempre rigoroso il concetto di #iorestoacasa
Per fortuna nei maggiori momenti di
crisi nascono anche dei movimenti di solidarietà. E quando a
muoversi sono personaggi celebri provenienti dallo spettacolo, dalla
moda e dallo sport i risultati sono decisamente maggiori.
Eccomi quindi a parlarvi del cosiddetto
Piemonte Team, composto da alcuni dei volti più noti del
territorio, uniti nel sostenere, attraverso una raccolta fondi, la
campagna di donazione lanciata nelle scorse ore dalla Regione
Piemonte.
Tra i nomi che finora hanno aderito al
“Piemonte team”,
che sui social si identifica con l'hashtag #insiemesiamopiùforti:
Alessia Ventura, Alessandro Martorana,
Cristina Chiabotto, Kristina TI, Edoardo Molinari, Elena Barolo, gli
Eugenio in Via di Gioia, Gabriel Garko, Samuel Romano dei Subsonica,
Piero Chiambretti e Arturo Brachetti.
Il “Piemonte team” ha avviato,
attraverso il sistema del crowdfunding, una raccolta fondi, che
trovate a
questo link
“Quello che stiamo vivendo ci fa
riflettere. Un momento così complesso e delicato che ha fermato la
nostra vita quotidiana. Abbiamo sospeso le nostre attività, ma non
basta per risolvere una situazione che diventa di ora in ora più
difficile: dobbiamo unire i nostri cuori, per essere più forti. Ed è
per questo che abbiamo fatto nascere il Piemonte team, un gruppo di
amici che insieme cerca di dare una mano all'Italia partendo dal
nostro territorio, il Piemonte. Vogliamo unire le forze come un’unica
famiglia per dare vita a un gesto concreto a supporto delle
istituzioni, oggi più che mai in prima linea nel fronteggiare
un’emergenza che ci tocca tutti. Per questo chiediamo di
contribuire con noi a raccogliere più fondi possibili da destinare
al sistema sanitario regionale. Perché, davvero,
#insiemesiamopiùforti”.
Le donazioni raccolte dagli artisti che
stanno collaborando anche a titolo personale, verranno trasferite sul
conto corrente ufficiale della Regione Piemonte: "REGIONE
PIEMONTE-Sostegno emergenza Coronavirus" al numero iban
intestato a Regione Piemonte presso UniCredit Group - IT 29 H 02008
01152 000100689275. Tutti gli acquisti
saranno rendicontati in maniera trasparente.
Il
nuovo decreto coronavirus firmato nella notte dal premier Giuseppe
Conte è stato accolto con una certa soddisfazione dalla Regione
Piemonte, che da giorni si era espressa in favore
dell'applicazione di leggi più restrittive per contenere il
diffondersi del contagio. Poche ore prima il presidente Alberto
Cirio aveva trasmesso al Governo una proposta di azioni da
mettere in atto in tutto il Paese, dopo aver riunito in
videoconferenza i rappresentanti piemontesi delle categorie
economiche e dei lavoratori, i sindaci dei comuni capoluogo, i
presidenti delle Province e l’ Anci, al fine di valutare e
condividere le misure necessarie a contrastare in modo decisivo il
coronavirus.
"Ringraziamo
il Governo per aver ascoltato la nostra profonda preoccupazione e per
aver accolto la proposta di misure più rigide e severe, così come
chiesto anche dalla nostra Regione" - ha commentato Alberto
Cirio - "Il Piemonte farà la sua parte, insieme al resto
d’Italia. Ma di fronte a un sacrificio così grande, adesso serve
da parte di tutte le istituzioni, italiane ed europee, un sostegno
economico immediato e altrettanto grande".
Ne
è nato un grande patto che unisce tutti, l’intero mondo produttivo
e quello delle istituzioni con un solo obiettivo comune: superare
l’emergenza e far riparte al più presto il Piemonte.
"Oggi
di fronte a una delle situazioni più difficili mai affrontate nasce
un grande patto per il nostro Piemonte, condiviso con tutto il mondo
produttivo ed economico e con gli enti locali" - continua
il presidente della Regione Piemonte Alberto
Cirio - "La
preoccupazione per l’evoluzione del contagio è comune e, nel
timore che le misure messe in atto finora non siano sufficienti, dopo
esserci confrontati con la Lombardia abbiamo voluto proporre al
Governo una serie di misure per il Paese, condivise anche dal
Comitato scientifico della nostra Unità di Crisi regionale. Un
lavoro corale e di grande collaborazione che ci ha permesso di
proporre azioni forti, ma equilibrate. Oggi per vincere il
coronavirus abbiamo bisogno di rallentare il cuore economico del
nostro territorio, senza però fermarlo. Ringrazio il grande senso
responsabilità di tutti, dal piccolo commerciante e artigiano ai
grandi imprenditori, ai lavoratori. Tutti disposti a fare la loro
parte per superare questo momento difficile. Un atteggiamento
coraggioso e di grande serierà che dovrà essere immediatamente
riconosciuto e premiato dall’Italia e dall’Europa".
Dopo l'annuncio pubblicato su Facebook
ieri sera dal premier Giuseppe Conte, ora è arrivato il decreto che
chiude le attività commerciali in tutta Italia dal 12 al 25 marzo
2020.
"Ora è venuto il momento di
compiere un passo in più: quello più importante" - aveva
spiegato il presidente del Consiglio dei Ministri nel video -
"L’Italia rimarrà un’unica zona protetta, ma è arrivato il
momento di chiudere le attività commerciali di vendita al
dettaglio, ad eccezione dei negozi che vendono generi alimentari,
di prima necessità, farmacie e parafarmacie. Il Paese ha bisogno
della responsabilità di ognuno di voi, ha bisogno di sessanta
milioni di piccoli grandi sacrifici. Ognuno di noi ha bisogno
dell’altro".
Per quanto
riguarda le attività produttive, Conte ha specificato che
resteranno chiusi i reparti aziendali non indispensabili alla
produzione, ma le industrie e fabbriche potranno continuare a
svolgere le proprie attività produttive a condizione che assumano
misure di sicurezza adeguate ad evitare il contagio.Ovviamente è
bene incentivare il più possibile il lavoro agile, le ferie e i
permessi.
Resta
garantito il servizio pubblico, come i trasposti, ma è necessario
limitare gli spostamenti a motivi di salute o necessità.
"Sto
per nominare un commissario delegato – ha proseguito Conte –
per potenziare la risposta delle strutture sanitarie. Sarà un
commissario che avrà pieni poteri di deroga e che lavorerà per
rafforzare la distribuzione di attrezzature per la terapia intensiva.
Ho deciso di nominare il Dott. Domenico Arcuri".
Conte
ha anche puntualizzato che i risultati di tali provvedimenti verranno
valutati tra due settimane e che nessuno deve preoccuparsi di
accaparrarsi il cibo, perchè i negozi di alimentari saranno sempre
ben forniti di merce. «Rimaniamo distanti oggi per
abbracciarci più forte domani. Insieme ce la faremo».
Eccovi il testo completo del decreto,
compresi gli allegati:
IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
Visto il decreto-legge 23 febbraio
2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e
gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» e, in
particolare, l’articolo 3;
Visto il decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020, recante “Disposizioni
attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure
urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza
epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.
45 del 23 febbraio 2020;
Visto il decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, recante “Ulteriori
disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6,
recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione
dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 febbraio 2020;
Visto il decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, recante “Ulteriori
disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6,
recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione
dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 52 del 1° marzo 2020;
Visto il decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 4 marzo 2020, recante “Ulteriori
disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6,
recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione
dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero
territorio nazionale”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55
del 4 marzo 2020;
Visto il decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 8 marzo 2020, recante “Ulteriori
disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6,
recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione
dell'emergenza epidemiologica da COVID-19”, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 59 dell’8 marzo 2020;
Visto il decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 9 marzo 2020, recante “Ulteriori
disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6,
recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione
dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero
territorio nazionale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.62 del 9
marzo 2020”;
Considerato che l’Organizzazione
mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia
da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza
internazionale;
Vista la delibera del Consiglio dei
ministri del 31 gennaio 2020, con la quale è stato dichiarato, per
sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al
rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da
agenti virali trasmissibili;
Considerati l'evolversi della
situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo
dell'epidemia e l'incremento dei casi sul territorio nazionale;
Ritenuto necessario adottare,
sull’intero territorio nazionale, ulteriori misure in materia di
contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19;
Considerato, inoltre, che le dimensioni
sovranazionali del fenomeno epidemico e l’interessamento di più
ambiti sul territorio nazionale rendono necessarie misure volte a
garantire uniformità nell’attuazione dei programmi di profilassi
elaborati in sede internazionale ed europea;
Su proposta del Ministro della salute,
sentiti i Ministri dell'interno, della difesa, dell'economia e delle
finanze, nonché i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti,
dello sviluppo economico, delle politiche agricole alimentari e
forestali, dei beni e delle attività culturali e del turismo, del
lavoro e delle politiche sociali, per la pubblica amministrazione, e
per gli affari regionali e le autonomie, nonché
sentito il Presidente della Conferenza
dei presidenti delle regioni;
DECRETA:
ART. 1 (Misure urgenti di
contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale)
Allo scopo di contrastare e contenere
il diffondersi del virus COVID-19 sono adottate, sull’intero
territorio nazionale, le seguenti misure:
Sono
sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per
le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità
individuate nell’allegato 1, sia nell’ambito degli esercizi
commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande
distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia
consentito l’accesso alle sole predette attività. Sono chiusi,
indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati,
salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.
Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie.
Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza
interpersonale di un metro.
Sono
sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub,
ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del
catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la
distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita
la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle
norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento
che di trasporto. Restano, altresì, aperti gli esercizi di
somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio
e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale,
autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie,
aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di
sicurezza interpersonale di un metro.
Sono
sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui
parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate
nell’allegato 2.
Restano
garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi
bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore
agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le
filiere che ne forniscono beni e servizi.
Il
Presidente della Regione con ordinanza di cui all’articolo 3,
comma 2, del decreto legge 23 febbraio 2020 n. 6, può disporre la
programmazione del servizio erogato dalle Aziende del Trasporto
pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione e
alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari
necessari per contenere l’emergenza coronavirus sulla base delle
effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi
essenziali. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di
concerto con il Ministro della salute, può disporre, al fine di
contenere l’emergenza sanitaria da coronavirus, la programmazione
con riduzione e soppressione dei servizi automobilistici
interregionali e di trasporto ferroviario, aereo e marittimo, sulla
base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi
minimi essenziali.
Fermo
restando quanto disposto dall’articolo 1, comma 1, lettera e), del
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo
2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla
gestione dell’emergenza, le pubbliche amministrazioni, assicurano
lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in
forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli
accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli
da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 e individuano le
attività indifferibili da rendere in presenza.
In
ordine alle attività produttive e alle attività professionali si
raccomanda che:
sia
attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di
lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio
domicilio o in modalità a distanza;
siano
incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché
gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
siano
sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla
produzione;
assumano
protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse
possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come
principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di
protezione individuale;
siano
incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro,
anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
per le
sole attività produttive si raccomanda altresì che siano limitati
al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato
l’accesso agli spazi comuni;
in
relazione a quanto disposto nell’ambito dei numeri 7 e 8 si
favoriscono, limitatamente alle attività produttive, intese tra
organizzazioni datoriali e sindacali.
Per tutte le attività non sospese
si invita al massimo utilizzo delle modalità di lavoro agile.
ART. 2 (Disposizioni finali)
1. Le disposizioni del presente decreto
producono effetto dalla data del 12 marzo 2020 e sono efficaci fino
al 25 marzo 2020.
2. Dalla data di efficacia delle
disposizioni del presente decreto cessano di produrre effetti, ove
incompatibili con le disposizioni del presente decreto, le misure di
cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8
marzo 2020 e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9
marzo 2020.
3. Le disposizioni del presente decreto
si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome
di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le
relative norme di attuazione.
Roma, 11 marzo 2020
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
IL MINISTRO DELLA SALUTE
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Allegato 1 (attività permesse)
COMMERCIO AL DETTAGLIO
Ipermercati Supermercati Discount
di alimentari Minimercati ed altri esercizi non specializzati di
alimentari vari Commercio al dettaglio di prodotti
surgelati Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di
computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni,
elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici Commercio
al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi
specializzati (codici ateco: 47.2) Commercio al dettaglio di
carburante per autotrazione in esercizi specializzati Commercio al
dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni
(ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4) Commercio al
dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e
termoidraulico Commercio al dettaglio di articoli
igienico-sanitari Commercio al dettaglio di articoli per
l'illuminazione Commercio al dettaglio di giornali, riviste e
periodici Farmacie Commercio al dettaglio in altri esercizi
specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione
medica Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in
esercizi specializzati Commercio al dettaglio di articoli di
profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale Commercio
al dettaglio di piccoli animali domestici Commercio al dettaglio
di materiale per ottica e fotografia Commercio al dettaglio di
combustibile per uso domestico e per riscaldamento Commercio al
dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e
affini Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto
effettuato via internet Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo
di prodotto effettuato per televisione Commercio al dettaglio di
qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio,
telefono Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
Allegato 2 Servizi
per la persona
Lavanderia e pulitura di articoli
tessili e pelliccia Attività delle lavanderie industriali Altre
lavanderie, tintorie Servizi di pompe funebri e attività connesse