mercoledì 8 settembre 2021

OPEN HOUSE TORINO 2021: torna il 18 e 19 settembre con 90 location visitabili su prenotazione. E con la nascita di Open House Italia l'evento coinvolgerà anche Milano, Roma e Napoli


Vi avevo preannunciato l’appuntamento in settembre con Open House Torino 2021 che, giunto alla quarta edizione, riparte tra novità e riconferme dopo la pausa forzata del 2020. Il 18 e 19 avremo nuovamente la possibilità di visitare ben 90 siti tra architetture generalmente chiuse al pubblico, parchi, giardini e itinerari.

Luca Ballarini, presidente di Open House Torino, manifesta così la propria soddisfazione: «Anche quest’anno con oltre 90 location raggiungiamo un risultato che era tutt'altro che scontato in tempi di pandemia. Inoltre la metà dei siti che apriremo è stata realizzata tra il 2020 e il 2021. Ciò dimostra che a Torino l’architettura non si è mai fermata per rispondere a istanze ed esigenze sempre diverse. Open House Torino le intercetta e le condivide con un pubblico sempre più allargato».

Quest’anno, inoltre, se ricordate, Open House Torino inaugura l’edizione straordinaria di Open House Italia, con Milano, Roma e Napoli. A legare le 4 manifestazioni l'inedito progetto editoriale “Trame Urbane”, che vede protagonisti autrici e autori italiani - tra scrittura, regia e fotografia - in una narrazione autobiografica ed evocativa della città: in particolare il regista Marco Ponti racconta Torino.

Attenzione però alle nuove modalità di accesso. Come nel 2019 le visite saranno possibili previa registrazione sull’app Open House Torino. Quest’anno però saranno solo su prenotazione (apertura il 14 settembre alle 20) per evitare code e assembramenti e saranno accessibili solo ai possessori di Green Pass.

Ecco qualche spunto per programmare le vostre visite. Sul sito di Open House il programma completo.

Case private. Tra Borgo Dora e Aurora, troviamo Casa d’angolo, uno spazio da vivere in un appartamento dalle forme singolari; Verona 37, volumi geometrici scanditi da facciate in mattoni e grandi vetrate sul sito di una vecchia fabbrica; i Loft di Via Parma 64 e Ryad barriera, ricavato nell’ex fabbrica di valvole pneumatiche Cayre. Nello stesso quartiere ritornano anche edifici della scorsa edizione molto amati dal pubblico come la ex Tobler e casa SLR, un interno cortile in cui la luce è protagonista. Look To è invece una ristrutturazione eclettica affacciata su piazza Vittorio Veneto. Ellen è la ristrutturazione appena conclusa di uno dei due edifici razionalisti gemelli ai lati dell’hotel Principi di Piemonte. San Salvario si conferma quartiere in grande fermento con tante nuove ristrutturazioni e innovative soluzioni abitative. My Family, my wonder è uno spazio residenziale di fine 800 in cui il progetto si sviluppa come un percorso caratterizzato da volumi di diverse forme, colori e funzioni che definiscono spazi fluidi. Il Supergreen Loft nella ex Torrefazione Deorsola è invece spazio per uno stile di vita familiare sostenibile e contemporaneo. Ritorna Casa Pallamaglio: qui nel palazzo in cui abitò Natalia Ginzburg, la ristrutturazione è un filo conduttore tra numerose storie che si intrecciano grazie al connubio tra i materiali riutilizzati e accostati. Non poteva mancare uno degli edifici più amati dal pubblico, come 25 Verde. In Crocetta troviamo una delle icone del liberty torinese di gusto floreale, la Casa Crescent progettata nel 1911 da Genesio Vivarelli, con una scala che da sola vale la visita e oggi restaurata con nuovi appartamenti di gusto contemporaneo. Riaprono poi l’incantevole Giardino Segreto dietro la Gran Madre, Casa Luzi con un inedito percorso narrativo e sonoro, Open Boxes, e in collina Above Below /Inside/Outside. L’offerta di Open House quest’anno si estende alla cintura metropolitana con l’eccezionale Amilufarm a Gassino Torinese, una villa con azienda agricola che, pur mantenendo una forte identità contemporanea, sviluppa e declina l’archetipo di cascina piemontese in una grande assonanza con il territorio, e Casa Speranza a Rivarossa, nel Canavese una “casa-bottega”, abitazione e studio dalle geometrie ipercontemporanee.

Monumenti storici. Tra i monumenti del centro confermati anche quest’anno Palazzo Chiablese, palazzo Birago, palazzo Costa Carrù della Trinità, sede del circolo del design, ma anche palazzo Affari di Carlo Mollino e il liberty villino Raby. A questi quest’anno si aggiunge Palazzo Graneri della Roccia con il Circolo dei Lettori, palazzo Rossi di Montelera ex sede della Martini & Rossi, che oggi ospita gli uffici di Promemoria, artefici di Archivissima e l’ex Accademia Artiglieria oggi sede di Paratissima, con l’opéra di street art Blooming Playground. La Torino storica ripropone il Mastio della Cittadella, il Cisternone, l’antico pozzo della Cittadella e dei vicini Pastiss e Rivellino degli Invalidi

Campus. Tra i progetti nuovi che aprono per la prima volta colpisce il numero degli studentati universitari che ultimamente trainano il mercato edilizio torinese. Le due nuove sedi di Camplus: Bernini, ristrutturazione di un ex istituto religioso a un isolato da piazza Bernini e Regio Parco, ricavato nella ex fabbrica Pastore. In Borgo San Paolo Student Garden, una palazzina liberty di Borgo San Paolo che trova nuova vita come spazio di vita e condivisione rivolto agli studenti universitari. Infine, Open 011, la palazzina razionalista della fabbrica Zerboni diventata nel 2006 albergo olimpico oggi si trasforma con il progetto europeo CWC (CityWaterCircle) in uno spazio sperimentale per tecnologie green.

Scuole. Spazio anche all’architettura per la didattica con l’apertura straordinaria delle nuove scuole medie del progetto Torino Fa Scuola promosso da Fondazione Agnelli e Compagnia di San Paolo, la scuola Fermi in zona Lingotto e la Scuola Pascoli in zona Bernini. Spostandosi in collina verso Chieri ci si potrà addentrare negli spazi contemporanei dell’International School of Turin all’interno dello splendido parco di villa Borbogliosa. Riapre anche quest’anno il tesoro sconosciuto del Collegio San Giuseppe: il Museo di Storia Naturale.

Uffici. Non mancano i nuovi luoghi del lavoro come coworking o hub creativi: in Barriera di Milano Concreto, laboratorio creativo che ospita anche un ambiente domestico espositivo su soppalco e un giardino sul tetto. In Lungo Dora Colletta, Solution Area, spazio integrato per l’architettura e il design. In Crocetta, Agorà studio legale contraddistinto da una colorata scenografia metafisica. A Mirafiori Nord invece, Innovation Square Center, polo di sviluppo dell’Industria 4.0 in un'ex fabbrica degli anni sessanta di Gualtiero Casalegno ristrutturata grazie al concorso per under 40 indetto dalla Fondazione per l’Architettura. Riapre quest’anno anche lo studio Carlo Ratti Associati, progettisti del padiglione Italia all’expo di Dubai. Infine, merita spingersi fino a Borgo Vittoria per esplorare beeozanam, una community-incubatore, dedicata alla lotta alla povertà culturale e alla crescita di una nuova generazione sostenibile, realizzata trasformando la macchina-nave pensata dal futurista Nicolaj Diulgheroff per l’Opificio Simbi, con opere di street art e l’orto sul tetto. Nei pressi riapre anche Cascina Fossata, housing sociale realizzata in una vecchia cascina abbandonata.

Gallerie d’arte e spazi eventi. Noire nella ex GFT di via Piossasco, l’inconsueta Crag Gallery negli spazi di ottocenteschi di uno studio legale di Palazzo Villa, MarcoRossi artecontemporanea in via della Rocca e la nuova sede della galleria Persano a Palazzo Scaglia di Verrua. Molti anche gli spazi per eventi come Salotto Buono nei pressi dei giardini Cavour. Cult Lab, in un cortile di piazza Carlo Alberto uno spazio disegnato per aggregare idee e persone, accogliere nuovi progetti e esperienze di lavoro e socialità, dove sarà possibile vedere integralmente l’intervista a Marco Ponti del progetto “Trame Urbane” creato con la rete Open House Italia. Aprono per la prima volta il boutique hotel Opera 35 in Via della Rocca e lo storico albergo ristorante San Giors con le stanze decorate da artisti. Ritornano NH Carlina con la terrazza panoramica e il Double Tree Hilton al Lingotto firmato Renzo Piano. 

Welfare e Healthcare. Ci sarà spazio anche ai luoghi per il sociale e per la salute come il Sermig- Arsenale della Pace, in cui scoprire gli spazi dell’ex Arsenale Militare, la Clinica Fornaca, eclettica villa storica del quartiere Crocetta diventata centro medico di eccellenza, la nuova sede della Fondazione Paideia, luogo di aiuto per le famiglie con bambini e infine il nuovo Centro Yoga Adi Shakti, spazi contemporanei semplici ed essenziali per la meditazione in una villa dei primi anni del ‘900, su via Villa della Regina.

Laboratori. Riapre lo splendido Laboratorio di Gessi Montanaro, che ha creato fregi e decori per le case più belle di Torino dal dopoguerra a oggi. Apre perla prima volta Joga Glass, un laboratorio di vetro soffiato tradizionale nascosto in un cortile di via Mazzini, un angolo di Venezia tra i palazzi di Borgo Nuovo. Ritorna anche l’Archivio Tipografico, spazio per la conservazione, lo studio e la pratica delle arti tipografiche.

Itinerari e attività per bambini. Ritornano anche gli itinerari tra la Falchera, le Vallette, Borgata Mirafiori e il Polo Nord e i canali di Porta Palazzo, con l’aggiunta, novità di quest’edizione, di un viaggio alla scoperta delle fabbriche di cioccolata e birra di San Donato e un tour nella vecchia barriera di Lanzo tra murales e opifici. Sarà poi possibile percorrere il centro di Torino a bordo di una vettura storica dei tram.

Open House Torino continua anche quest’anno il suo impegno per la valorizzazione dei parchi e dei giardini cittadini, alcuni dei quali nati dove un tempo c’erano le industrie. Parco Mennea (con il nuovo Orto) incluso nel tour Polo Nord, Giardino Marie Curie con il viale della Frutta per scoprire la campagna in città, le api e il miele “made in Parella”, con frutteto urbano e merenda per i visitatori e gli Orti generali, là dove il Sangone disegna le sue anse all’imbocco del Parco sul Po.

Il programma completo si trova su openhousetorino.it


 

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