Dopo vari tentativi di valorizzazione avviati negli ultimi anni dall’Agenzia del Demanio, proprietaria dello storico complesso industriale. questa mattina è stato ufficializzata la decisione di realizzare un nuovo distretto culturale per Torino a seguito della riqualificazione della storica Manifattura Tabacchi e delle aree adiacent,i che si trovano nella zona periferica nord-est della città, in prossimità del fiume Po e del Cimitero Monumentale.
Il Direttore dell’Agenzia ha infatti siglato l’intesa con il Ministero della Cultura, e per esso la Direzione Generale Archivi e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino, la Regione Piemonte, la Città di Torino, il Politecnico e l’Università degli Studi di Torino, che avvia la rigenerazione dell’intera area urbana che circonda il complesso immobiliare. L’ambiziosa operazione, che ridisegnerà di fatto una parte del capoluogo piemontese, sarà realizzata anche grazie alle risorse derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Next Generation EU (NGEU), in particolare nell’ambito della Missione 4 del PNRR dedicata all’“Istruzione e Ricerca”. Lo storico immobile infatti, con i suoi ampi spazi e le notevoli altezze interne, un tempo destinati alla lavorazione dei tabacchi, risulta sede ideale per l’insediamento di poli multifunzionali, universitari e di edilizia universitaria.
Con il Direttore dell’Agenzia del Demanio hanno siglato il Protocollo di Intesa il Sindaco di Torino, il Presidente della Regione Piemonte, il Direttore Generale Archivi, la Soprintendente del Mic, il Rettore dell’Università di Torino, e il Rettore del Politecnico di Torino.
L’accordo avvia i lavori del Tavolo Tecnico Operativo che definirà in dettaglio sia le risorse da mettere in campo sia gli spazi coinvolti. La riconversione del compendio consentirà la riqualificazione dell’intero quartiere e potrà coinvolgere anche il vicino complesso di proprietà comunale Ex Fabbrica F.I.M.I.T. con il recupero e la rifunzionalizzazione delle aree verdi già esistenti in un contesto con grandi potenzialità.
Negli
spazi recuperati della Ex Manifattura è previsto l’insediamento di
un Polo Universitario con residenze universitarie, servizi per
gli studenti e aule di alta formazione e un Polo Archivistico
con aule di consultazione, un centro studi e un deposito a servizio
degli Archivi di Stato di Torino, Asti, Biella, Cuneo e Verbania
afferenti alla Direzione Generale Archivi del Ministero della
Cultura.
sul tessuto cittadino in termini di sostenibilità ambientale, la cui raggiungibilità e fruibilità verrà garantita dalla realizzazione della Linea 2 della Metropolitana per la quale la Città di Torino ha recentemente ottenuto i necessari finanziamenti.
L’iniziativa che le amministrazioni sottoscrittrici si sono impegnate a realizzare, soprattutto con riguardo alla Missione 4 del PNRR, si inserisce perfettamente nel progetto del legislatore europeo: i giovani, particolarmente colpiti dalle conseguenze della pandemia che ha determinato lo stravolgimento dei tempi di vita, l’isolamento e il distanziamento sociale, il senso di incertezza per il futuro, le difficoltà ad acquisire competenze specialistiche che consentano loro di affacciarsi in maniera più concorrenziale nel mondo del lavoro.
Il progetto dedicato alla città di Torino, che rappresenta un’eccellenza italiana nel panorama della formazione universitaria nazionale, potenzierà il sistema di servizi integrati e connessi alla formazione universitaria rendendo effettivo il diritto al raggiungimento dei più alti gradi dell’istruzione puntando da un lato alla tenuta degli iscritti e dell’attrattività delle università piemontesi e dall’altro alla riduzione del tasso di abbandono degli studi, con particolare riferimento agli studenti più meritevoli e capaci, ma privi di mezzi.
Edificato tra il ‘700 ed il ‘900 sui resti di una precedente residenza sabauda, il complesso vincolato dal MiBACT, sorge nella zona periferica nord-est della città, in prossimità del fiume Po e del cimitero monumentale di Torino, in un luogo di grande rilievo urbano, con forti valenze ambientali e storico-edilizie. La storia del bene inizia nel 1758 quando Re Carlo Emanuele III avviò l’edificazione della Regia Fabbrica dei Tabacchi, completata poi nel 1789. La Manifattura Tabacchi, con i suoi 600 dipendenti, in gran parte donne, divenne nella prima metà del XIX secolo una delle più importanti realtà produttive della città di Torino. Nei primi del ‘900 era una comunità pressoché autonoma, una città nella città, con un distaccamento della Guardia di Finanza, officine e falegnamerie meccaniche attrezzate, mense, locali di svago tra cui un cinema, un teatro, un asilo nido e alloggi per i dipendenti. A partire dagli anni ‘30 del XX secolo iniziò invece per lo stabilimento del Regio Parco un lento declino che portò alla chiusura definitiva nel 1996. Negli ultimi anni ha ospitato alcune strutture amministrative dell’Università di Torino.
Nessun commento:
Posta un commento