venerdì 3 febbraio 2023

Al via il 3 febbraio fra teatro e danza d'autore la stagione 2023 del Teatro Café Müller di Torino tra ricerca, innovazione e originalità


La stagione 2023 del Teatro Café Müller di Torino prevede un ricco cartellone, per un totale di 12 titoli tra febbraio e maggio, di cui cinque in prima nazionale, che saranno portati in scena da alcuni dei maggiori esponenti nazionali e internazionali del settore. La stagione teatrale è realizzata con la direzione artistica della regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi ed è sostenuta dal Bando TAP – Torino Arti Performative per la terza annualità 2022/24, in collaborazione con il centro di produzione blucinQue/Nice.

La rassegna prende il via venerdì 3 febbraio alle ore 21:00 con il Collettivo Camerachiara e lo spettacolo di teatro di figura in prima nazionale Chi non si perde è perduto, un invito al viaggio in un mondo sconosciuto. Un mondo liquido, fatto di macchie e abitato da fantasmi. Un bosco dove perdersi e cercare di orientarsi, dove bisogna ritornare bambini per poter vedere gli spiriti, seguire il loro canto, e ricostruire continuamente il mondo. In scena una performer, Giulietta Debernardi, si muove tra schermi di cellophane che scendono dall’alto come veli a delimitare la scena; di fianco a lei un musicista, sempre celato da uno schermo, la accompagna nel viaggio, tessendo le trame emotive dei paesaggi e dialogando con lei.


Sabato 18 febbraio alle ore 21:00 è la volta di
Sybil, una donna divisa tra molteplici esistenze, una produzione PianoinBilico, con Silvia Giulia Mendola e Federica Bognetti. Lo spettacolo ripercorre la storia di Sybil Dorset: 10 anni di lavoro terapeutico, 2354 sedute. Grazie a questo caso, è stato riconosciuto e ufficializzato dall’Associazione Americana di Psicologia il disturbo della personalità multipla. Durante le sedute la Dottoressa mette in atto strategie come l’ipnosi, l’uso di un registratore come strumento per far riascoltare a Sybil le voci delle sue diverse personalità, il dialogo psicanalitico, che le permettono di arrivare a una diagnosi e successivamente alla guarigione. Il caso Dorset verrà presentato fra teatro e musica.

Si cambia completamente registro con Elodie Serra che sabato 4 marzo alle 21:00 porterà in scena Sipario!, con la regia di Alessandra Pizzi. L’attrice darà il volto a Veronica Righetti Montefusco, una giovane attrice italo francese, impegnata nella sua attività principale: partecipare ad audizioni e provini in attesa di trovare l’occasione giusta per dimostrare la sua professionalità e quel talento in cui, forse nemmeno lei, crede poi tanto. Scritto durante la pandemia, in quel momento in cui le circostanze sembravano talmente avverse da profetizzare la fine di un intero settore. Uno omaggio ad artisti, registi, scrittori, operatori culturali, tecnici, quel caleidoscopio di figure che si muovono sul palco o sul set cinematografico.

Per la giornata della donna, mercoledì 8 marzo alle 21:00, andrà in scena la Compagnia teatrale Palinodie con Alle mie figlie. Avere come mamma Bocca di Rosa, per la regia di Stefania Tagliaferri: lo spettacolo è un'indagine possibile su come si sentono le ragazze di oggi, a essere troppo spesso raccontate da altri, da uomini. La tematica è sviscerata attraverso una situazione molto concreta: una notte di paura sul ciglio di una strada, destrutturata dal punto di vista cronologico e onirico. In questa notte ci sono le figlie di Bocca Rosa: impaurite, feroci, poetiche. In Alle mie figlie si parla di sesso, di rivendicazioni, di pacificazioni. Si balla e ci si nasconde. Si ha paura e ci si chiede quanto possa durare una notte.

Sabato 11 marzo, sempre alle 21:00, Jole Rosa e Gianluca Pezzino lavoreranno, con lo spettacolo Iconoscopio – La diva Simonetta, sull’idea di fantasma, già ripetutamente evocato nelle precedenti regie di Pezzino, concentrandosi sull'immagine botticelliana di Simonetta Cattaneo Vespucci, che ammaliò Firenze con la sua grazia, tanto da essere definita “Venere vivente". La creazione è un omaggio e un ritorno all'origine stessa del rito del teatro: l’attore in scena acquisisce una dimensione spettrale, sganciando la fisicità della performance corporea per far sorgere una presenza immateriale sul palco.

Dal 17 al 19 marzo spazio alla danza con il ritorno al Teatro Café Müller, per il terzo anno consecutivo, del Festival Internazionale SoloCoreografico, diretto dal coreografo Raffaele Irace. Il festival che giunge alla sua decima edizione, nelle prime due serate sarà dedicato alla performance dal vivo: sul palcoscenico le migliori coreografie e i danzatori selezionati tramite bando internazionale. Una sezione dedicata ai nuovi giovani talenti emergenti completerà il festival nella terza giornata. Ancora danza il 25 marzo con Ravel della compagnia Déjà Donné. Si tratta di un progetto cullato con passione dalla compagnia, dopo un lungo periodo di studio e di lavoro intorno a un allestimento visionario, dinamico e strettamente legato al potere evocativo della musica di Ravel. Il Rave di Ravel incontra la danza che, tra volo e abisso, accorda evanescenza e inquietudine, alienazione e acume. Attraverso il rito del rave la compagnia indaga la dimensione caotica dell’universo e come possa diventare nuovamente possibile un approccio istintivo all’esistenza.


Tre musicisti accompagnano le frasi sibilline di un software di intelligenza artificiale, usato come oracolo, per prepararsi all'Apocalisse: sarà l’atmosfera creata da Enrico Ascoli, Beatrice Zanin e Davide Vizio il 22 aprile alle ore 21:00 per
Meditazione guidata all’Apocalisse, una prima nazionale. Come durante una seduta di meditazione non vi sarà platea, ma il pubblico potrà accomodarsi nelle posture che più ama per un viaggio introspettivo.

Tre repliche a fine mese, il 28-29 aprile alle ore 21:00 e il 30 aprile alle ore 16:30 per Raffaello, il figlio del vento di Matthias Martelli con musiche dal vivo di Matteo Castellan. Uno spettacolo che vuole essere celebrazione della vita di un genio, ma anche risposta a un’esigenza del presente: oggi in Italia è necessario puntare a un nuovo Rinascimento dell’arte e della cultura. In scena un racconto avvincente, poetico e divertente su un grande genio dell’umanità: Raffaello Sanzio. Considerato simbolo di grazia e perfezione, la vita del pittore divino esplode non solo di arte pura ma anche di felicità, eros, sfide, contraddizioni e perfino polemiche con l’autorità e il senso morale del tempo. L’attore, accompagnato dalle musiche dal vivo del Maestro Castellan, riprende la tradizione del teatro giullaresco e di narrazione e trascina lo spettatore in un viaggio appassionante rendendo vivi i personaggi.

La stagione si chiude a maggio con tre appuntamenti, tutti coprodotti dal centro blucinQue/Nice, uno di circo contemporaneo e giocoleria e due di danza e teatrodanza, questi ultimi dichiarati omaggi a Pina Bausch. Sabato 6 maggio un'artista unica, in quanto ha potuto lavorare direttamente con la madre della danza contemporanea: Marigia Maggipinto, storica interprete della compagnia del Tanztheater di Wuppertal, sarà in scena con Miss Lala al Circo Fernando, per la regia di Chiara Frigo. Tra frammenti, memorie, aneddoti, si recuperano momenti di danza e improvvisazioni personali che Marigia porta incise nella mente e nel corpo. La danzatrice appartiene alle ultime generazioni che hanno avuto un rapporto diretto con la Bausch e in questo spettacolo mette a disposizione del pubblico tutta la sua incredibile esperienza.

Sabato 20 maggio alle ore 21:00 e domenica 21 maggio alle ore 17:00 doppio appuntamento in prima nazionale con Carlo Cerato, un giovanissimo giocoliere che porta in scena in prima nazionale il suo primo spettacolo da solista, Llabyellov, il cui formato breve è stato selezionato al Festival Mondial du Cirque de Demain. Llabyellov è un solo di giocoleria, apertamente astratto, tra Malevich e Kandinsky, ma con un carattere ironico e surrealista alla Norm MacDonald. Un collage in stile Folk Circus di giocoleria, musica (dal vivo e non), silenzio, luci, costumi, battute. In scena il semplice piacere della scoperta, di osservare qualcosa di fragile e ridere di una battuta, pubblico e artista insieme.

Infine sabato 27 maggio Franca Pagliassotto dirigerà sei danzatori in prima nazionale nel suo Evocative Triptych: qui la danza raccoglierà gli stati visionari delle altre arti e li trasformerà in nuove estetiche espressive di movimento. A Vienna, nell’ambito del Festival International ImpulsTanz i coreografi Ismael Ivo e Franca Pagliassotto definirono la creazione di un progetto di contaminazione e fusione tra arti differenti in un viaggio “non descrittivo”, intimo e tale nel suo intento di superare quegli spazi all’apparenza delimitati e definiti per quanto precursori di infinite percezioni emotive. La danza come strumento coinvolgente nel raccogliere mondi artistici diversi ma con la stessa matrice culturale e profondamente spirituale e scenica. È “Tanz Theater”, concetto così caro a Pina Bausch, in una dinamica evocativa dove il corpo comunica ciò che l’anima ci racconta in silenzio.

La stagione 2023 del Teatro Café Müller proseguirà da settembre fino a dicembre con nuove proposte della rassegna Solo in Teatro, restituzioni di residenze, creazioni di compagnia blucinQue e tanti altri spettacoli che porteranno sul palco formazioni nazionali e internazionali.

Tutti i biglietti sono acquistabili su Vivaticket, sull’APP blucinQue Nice scaricabile su tutti i dispositivi e sono prenotabili presso la biglietteria di Fondazione Cirko Vertigo scrivendo a biglietteria@blucinque.it o telefonando allo 011 07 14 488 (Biglietti interi 12 euro, ridotti 9 euro).

 

 

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