La mostra ha come filo conduttore la fiaba ed evidenzia il legame che ha unito i due protagonisti. Le opere di Zanichelli sono fortemente correlate al romanzo, una sorta di trasposizione. Le opere di Claudia Converso sono di varia natura: ci sono i ritratti e gli autoritratti ma anche lavori pittorici ispirati alla dimensione della fiaba. Troviamo donne vittime di violenza e più in generale personaggi corrotti dal vizio e vittime della malattia.
Edoardo Di Mauro ci racconta dei protagonisti e della mostra.
L’artista era lucidamente consapevole della inevitabilità, al termine di una lunga e tenace battaglia combattuta con ogni mezzo, di una fine prematura causata da una malattia incurabile del sangue. Proprio per questo nell’ultima parte della sua vita si dedica con grande dedizione ed impegno, incurante della sofferenza, all’attività artistica, desideroso di lasciare di sé non solo un ricordo, ma una testimonianza per il futuro, una possibile immortalità effettivamente raggiunta e che non va dispersa.
Lo stile di Zanichelli è ormai noto a molti, particolarmente a Torino.
La sua cifra stilistica, comune a diversi compagni di generazione, ma in lui carica di una dose di visionarietà che la rende inconfondibile, consiste principalmente nella capacità, con pittura acrilica su tela, ed una tecnica che, partita dal fumetto e dalla grafica pubblicitaria, che negli anni Ottanta conobbero uno dei momenti di massimo fulgore creativo, di mescolare spunti visivi fabulistici, ma in grado talvolta di planare sulla superficie della storia e del reale più estremo, sebbene sempre con valenza simbolica ed allegorica, frammenti di intimità quotidiana, costruzioni di geometria ”dolce”, cronache fantastiche di un futuro prossimo forse già presente nell’ inconscio collettivo.
Il titolo della mostra presso lo Spazio 44, e di un libro di prossima stampa, introduce all’altra protagonista dell’evento che è Claudia Converso.
L’artista, con una storia ed un presente legato alla pubblicità ed all’editoria, ha aperto a fine 2022 la Galleria Spazio 44 in via Maria Vittoria, prospiciente Piazza Vittorio e i Murazzi, luoghi emblematici di una Torino che si intende ricordare per quella che fu e valorizzare per quello che è.
La galleria riflette la creatività a tutto campo di Claudia Converso, ed è stata una ventata di novità ed energia nel panorama torinese, per la sua capacità di proporre varie opzioni artistiche, legate spesso ad una visione multidisciplinare, la musica è una delle componenti prioritarie dello spazio, così come l’offerta di soluzioni oggettuali legate all’art design ed alla comunicazione.
“Rose Candite e Tramezzini Volanti” è un titolo che nasce dalla intensa frequentazione e comunione spirituale che Claudia Converso e Bruno Zanichelli hanno intrattenuto, specialmente nei mesi precedenti la scomparsa dell’artista, avvenuta a gennaio 1990.
Da un punto di vista artistico Claudia Converso ha sempre avuto una predilezione per la fiaba, elemento archetipo che permette di affrontare lo scenario della contemporaneità negandolo in apparenza, con uno stile fortemente allegorico ed immerso in una dimensione surreale e fabulistica. L'importanza della fiaba nella storia della cultura è stata evidenziata, nel corso del Novecento, da eminenti studiosi di linguistica, in particolare dall' antropologo russo Vladimir Propp.
Nel suo scritto “Morfologia della fiaba”, Propp identifica 31 funzioni narrative ricorrenti nella struttura narrativa, soffermandosi sui ruoli ricoperti dai personaggi e sull’intreccio, più importanti rispetto alla fisicità effettiva dei protagonisti.
La
fiaba è una forma letteraria antica e premoderna e ben le si addice,
quindi, una funzione simbolica all'interno della stagione
post-moderna.
L’affinità dell’immaginario ha dato origine alla pubblicazione di un libro costituito da due diversi racconti, con un titolo “Sangre. Il Miracolo”, che richiama la malattia di Zanichelli, ed anche, pur nel dramma incombente, la sua ammirevole capacità di ironizzare sul suo destino, con gli strumenti, complici e congiunti, della scrittura e della pittura.
Il contributo di Claudia Converso, dal titolo “Il Gioco della Rosa (primo amore di una vampira)", è un racconto in forma di fiaba, che riprende la tradizione letteraria delle fanciulle salvate dal cavaliere, o principe, senza macchia e senza paura, solo che questa volta, nelle vesti della Biancaneve di turno, è calata una giovane vampira.
Nel racconto, che si configura come un romanzo breve, di Bruno Zanichelli, “Rose Candite e Tramezzini Volanti”, protagonisti, insieme ad una serie di comprimari, sono un giovane studente , Peter, che sullo sfondo di una New York che è quella ancora vibrante metropoli underground degli anni Ottanta, tappa fondamentale dell’immaginario di quell’epoca, trova il riscatto dalla timidezza e da un’esistenza tendenzialmente anonima, grazie al casuale contatto con una fonte di radioattività, che lo trasforma in una sorta di emulo dell’Uomo Ragno, ed all’incontro, negli anfratti degradati della città, con una giovane e tenera vampira, Fuxia, con cui intreccia una relazione amorosa, e con cui va alla ricerca del sangue mensilmente necessario alla sua sopravvivenza, saccheggiandolo negli ambulatori degli ospedali, per impedire, in accordo con lei, che si debba ricorrere a vittime umane. In una di queste scorribande Peter troverà purtroppo la morte.
Il romanzo breve di Zanichelli è un arguto pastiche che raccoglie spunti diversi, mescolando immaginario fumettistico e quella estetica della metropoli che caratterizzerà la giovane narrativa anglosassone, ma anche italiana con il gruppo dei Cannibali, negli anni Ottanta e Novanta, facendo coincidere realismo estremo con la dimensione di una straniante surrealtà.
Allestite in galleria tele significative di Bruno Zanichelli, quasi tutte del suo ultimo periodo, tra cui una struggente opera incompiuta che è una sintesi a più piani della trama del romanzo.
Le opere di Claudia Converso sintetizzano invece quella che è la sua ricerca artistica, sempre fondata su un uso nitido e vivificante del colore, principale medium espressivo.
Quindi abbiamo i ritratti e gli autoritratti, in cui l’artista riesce nell’intento di penetrare a fondo nell’inconscio dei personaggi rappresentati, naturalmente a partire da sé stessa,
Abbiamo poi altre due serie di lavori pittorici, ispirati alla dimensione della fiaba.
Nella prima sono presenti protagoniste al femminile di quella dimensione narrativa che, dalla dimensione aulica, sprofondano nelle tensioni e nella violenza del presente, di cui troppo spesso la donna è vittima.
Nei secondi personaggi sia maschili che femminili subiscono la perdita della loro dimensione magica ed auratica, calata nel quotidiano del disfacimento fisico, del vizio e della malattia.
Galleria d’arte SPAZIO44 - Via Maria Vittoria 44 - Torino
VERNISSAGE 20 GENNAIO 2024 ORE 18.30
FINISSAGE 2 FEBBRAIO 2024 ORE 18.30 CON PRESENTAZIONE DEL LIBRO INEDITO DI BRUNO ZANICHELLI E CLAUDIA CONVERSO "ROSE CANDITE E TRAMEZZINI VOLANTI"
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