Una mostra particolare e suggestiva, dal titolo “Sacrum et Perfumum”, è ospitata fino al 14 aprile nella suggestiva cornice della Sala dei Codici del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino: una inusuale commistione tra arte sacra e profumo. Il progetto è frutto di una collaborazione tra il brand torinese di profumi di nicchia Xerjoff e l’artista valdostano Fabio Cuffari Dialley.
Le cinque opere esposte sono strettamente legate a cinque profumi Xerjoff, accuratamente selezionati per creare affascinanti connessioni sensoriali tra arte e olfatto. Accanto a ciascun quadro, colonne imbevute dei profumi scelti invitano il visitatore a immergersi completamente nella magica atmosfera della mostra.
L’elegante fusione tra universo olfattivo e artistico ha come protagonisti queste opere e profumi:
San Giovanni Evangelista - profumo Nio
Nel dipinto di San Giovanni Evangelista, l'atmosfera sacra è palpabile, con l'apostolo intento a scrivere il Vangelo sotto lo sguardo vigile dell'aquila, simbolo di luce e divinità. Un incontro con l'aquila nel bosco, narrato dall'artista, sembra confermargli la scelta di creare opere sacre. Ad accompagnare questo viaggio spirituale c’è la fragranza Nio, che si presenta come un dono celeste. Avvolge con note di Neroli Tunisino, Pepe Rosa e Gelsomino che creano una sinfonia olfattiva che evoca sensazioni di profonda serenità e contemplazione divina.
San Grato - profumo LuxorIl dipinto dedicato a San Grato celebra gli elementi distintivi del santo vescovo, immergendo l’osservatore in un contesto ricco di simbolismo e spiritualità. L'opera, arricchita dal racconto del ritrovamento della testa di San Giovanni Battista (che in questo caso è “sostituita” da quella di Cuffari Dialley), si distingue per l'intensità dei dettagli e la presenza suggestiva di forze oscure contrastanti. In questa commistione tra sacro e profano, la fragranza Luxor si rivela un'esperienza sensoriale senza pari. Le note di Cuoio, Cannella, e Incenso, abbracciate dall'essenza misteriosa di Oud e Patchouli, trasportano i sensi in un viaggio avvolgente e ricco di suggestioni attraverso le antiche tradizioni orientali.
Pietà - profumo UdenNel dipinto della Pietà, il più grande tra quelli in esposizione, si dispiega il racconto intenso di un dramma umano, fortemente intrecciato alla sacralità dell’iconografia religiosa. Le figure di Maria e Gesù, illuminate dalla luce divina, si inseriscono in una composizione triangolare che richiama la presenza celeste nel mondo terreno. Il concetto del quadro si sposa con il profumo Uden, una fragranza affascinante e piena di significato con note di Limone, Legno di Sandalo e Assoluta di Caffè, che evocano la profondità dei sentimenti umani, in una catarsi di amore e speranza.
Sant'Antonio Abate - profumo Richwood
Il quadro di Sant'Antonio Abate, dipinto con il maialino simbolo di guarigione, è legato alla tradizione popolare del “fuoco di Sant’Antonio”, curato un tempo attraverso il grasso del maiale. Il bastone a forma della Tau, la campanella al collo e il fuoco sullo sfondo, rappresentano la protezione offerta dal Santo. L’opera è accompagnata dalla fragranza Richwood, intensa e affascinante come una fiamma ardente, con note di Pompelmo, Rosa, Geranio, Patchouli, Muschio e Ambra. Un chiaro richiamo al fuoco interiore e alla forza del santo eremita.
San Giuseppe col Bambino - profumo Alexandria II
Nel dipinto di San Giuseppe col Bambino, il falegname è ritratto con trucioli di legno e tronchi che ricordano la sua professione. La presenza di una croce e un chiodo prefigurano la futura crocifissione di Gesù, mentre il giglio simboleggia la purezza e l’innocenza di Maria. Gesù, Giuseppe e il giglio creano una composizione triangolare fortemente simbolica. All’opera è abbinata la fragranza Alexandria II, una composizione raffinata con note di Lavanda, Sandalo, Muschio, Oud e Ambra che celebra l'arte profumiera mediorientale e il mistero divino di paternità.
“Sacrum et Perfumum”,Fino al 14 aprile
ingresso gratuito
dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.
Nei giorni del 7, 12, 13 e 14 aprile Cuffari Dialley
incontrerà il pubblico dalle 15 alle 18 nella Sala dei Codici del museo per raccontare
le sue opere e il suo percorso artistico.
FABIO CUFFARI DIALLEY: Nato tra le montagne della Valle d'Aosta nel 1982, ha sempre coltivato una passione per le arti. Dopo aver esplorato la musica e il disegno fin dalla giovinezza, ha scoperto nella pittura a pastello una modalità espressiva unica e intensa. I suoi lavori, acclamati dal pubblico, testimoniano la sua continua ricerca artistica e la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso i colori e le forme. Per la prima volta Fabio Cuffari Dialley si confronta con l’arte sacra, proponendo soggetti di natura cristiana in una chiave del tutto soggettiva e privata. Un percorso iniziatico in cui l’artista rivela una spiritualità intima e confidenziale, sciolta dai canoni della religione. Pastelli e carta diventano strumenti prediletti per trasmettere all’osservatore una nuova parafrasi del legame con l’essere divino. Nei suoi quadri, ambientazioni oscure e misteriose fanno da sfondo alle figure di santi dal viso e dall’atteggiamento rassicurante, protetti da un’aura di santità che sfida sofferenza, tentazioni e paure, avvolgendoli di amore e speranza. Oltre all'arte, Cuffari Dialley ha recentemente intrapreso anche il cammino della scrittura, arricchendo così il suo percorso creativo.
XERJOFF GROUP: il brand Xerjoff è stato lanciato nel 2007 da Sergio Momo, con il preciso desiderio di proporre vere e proprie opere d’arte nel settore della profumeria di lusso con i suoi due brand: Xerjoff e Casamorati, distribuiti in oltre 120 paesi, in 400 selezionati punti vendita e boutique monobrand tra cui Torino, Milano, Dubai, Monaco e Lisbona, oltre al sito web Xerjoff.com. Conosciuti a livello internazionale e apprezzati in tutto il mondo per la loro eleganza, i profumi del marchio sono studiati appositamente per offrire un prodotto made in Italy realizzato con materie prime di altissima qualità e presentato in confezioni di gran pregio.
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