Uno spettacolo intenso e coinvolgente che esplora i segreti di una famiglia borghese e il dramma della violenza sulle donne
Lo spettacolo, scritto da Tom Topor andò in scena per la prima volta a Broadway nel 1980, per poi essere riproposto al cinema dallo stesso Topor in una fortunatissima versione che vide Barbara Streisand nei panni della protagonista assieme a un giovane Richard Dreyfuss.
Claudia Draper, una squillo di lusso, viene accusata dell'omicidio di un anziano cliente e rischia una condanna a venticinque anni di carcere. Per salvarla, la sua ricca famiglia cerca di farla dichiarare incapace di intendere e di volere, in modo da poterla internare in un istituto psichiatrico. Tuttavia, Claudia rifiuta questa strategia e decide di affidarsi a un avvocato d'ufficio, il quale intuisce la sua intelligenza e la sua capacità di collaborare alla propria difesa. Claudia, attraverso un racconto doloroso e caustico, svela i segreti della sua famiglia e le dinamiche che l'hanno portata a scegliere la sua vita. Rivela anche le intollerabili pretese del cliente che hanno scatenato la sua reazione di difesa.
"Pazza" affronta temi importanti e attuali, tra cui la violenza sulle donne, i segreti familiari e la difficoltà di essere compresi e accettati per ciò che si è. Lo spettacolo invita a riflettere sulla condizione femminile e sulla necessità di contrastare ogni forma di violenza e discriminazione.
Fabrizio Coniglio, attore e regista di grande esperienza, firma la regia di questo spettacolo intenso e coinvolgente.
Per sviscerare i segreti della famiglia di Claudia, la nostra protagonista che verrà interpretata con rara sensibilità da Vanessa Gravina, servirà un osservatore esterno, una persona capace di comprendere dalle sfumature comportamentali, dai piccoli gesti dei componenti della famiglia, il segreto e il dolore che viene nascosto, come avviene nella realtà, da troppo tempo. Cercheremo di coinvolgere lo spettatore in questo viaggio oscuro all'interno di una 'normale' famiglia borghese italiana. Cercheremo, durante tutto il racconto scenico, di rendere estremamente umani i personaggi che compongono questo quadretto familiare, proprio per accompagnare lo spettatore verso la apparente normalità di una famiglia perbene.
Perché riportare in scena una storia degli anni '80 proprio oggi? Credo che la storia che porteremo in scena sia l'emblema del grande quesito che riguarda la nostra società. La violenza su una donna, all'interno di un nucleo familiare, ha una connotazione sociale? Riguarda solo i ceti più disagiati? La nostra protagonista è di una famiglia alto borghese e distrugge tutti i cliché classisti sulla violenza sulle donne. Non esiste ricchezza, benessere, normalità apparente, che possa proteggerci dalla violenza. Forse iniziare a dubitare di ciò che riteniamo normale, anche in ambito familiare, potrebbe aiutarci a capire e a vedere meglio l'orrore e l'inferno della porta accanto. Perché ci fa così paura vedere l'orrore della violenza in una famiglia che sembra assomigliarci? Questi sono alcuni dei quesiti e delle riflessioni che il nostro spettacolo farà risuonare, speriamo, negli spettatori".
Vanessa Gravina inizia con il suo debutto nell'intrattenimento a soli sei mesi, protagonista di una pubblicità di passeggini per Carosello. Crescendo, ha posato per diverse campagne pubblicitarie con fotografi rinomati come Fabrizio Ferri, Richard Avedon e altri. Il suo debutto artistico avviene nel 1981, all'età di sette anni, in una trasmissione radiofonica. Successivamente, nel 1985, fa il suo debutto cinematografico con il film "Colpo di fulmine", ottenendo una nomination al Nastro d'argento. Continua a recitare sia al cinema che in televisione, partecipando a miniserie di successo come "Don Tonino" e "La piovra". La sua carriera teatrale inizia nel 1991 ne "La donna del mare" di Ibsen al Piccolo Teatro di Milano. Seguono altre produzioni teatrali e cinematografiche, tra cui “Dietro la pianura” e "Milonga". Si trasferisce temporaneamente in Francia dove prende parte a due lungometraggi e tre tv movie, tornando poi in Italia per ruoli in sceneggiati come "Ricominciare" e "Incantesimo", che le valgono premi e successo di pubblico. Negli anni successivi, continua a lavorare sia in televisione che al cinema, interpretando ruoli in serie come "CentoVetrine”, "Sospetti”, “Un caso di coscienza” e “Madre aiutami” e in film come "L'uomo privato" e "Principessa part time". Contemporaneamente partecipa a produzioni teatrali di successo, come "A piedi nudi nel parco" e "La signorina Giulia". Nel 2018, ritorna in televisione come protagonista della daily fiction "Il paradiso delle signore" e sul palcoscenico con "Il piacere dell'onestà" con la regia di Liliana Cavani. La sua carriera è caratterizzata da una varietà di ruoli e successi sia nel cinema che nella televisione, oltre a una presenza costante anche sulle scene teatrali italiane.
Nicola Rignanese si avvicina al mondo dello spettacolo sin da giovanissimo. Nel 1991 si diploma presso la Scuola di arte drammatica Paolo Grassi di Milano, frequentata insieme ad Antonio Albanese. Dopo il diploma incomincia la sua carriera confrontandosi con grandi autori come Pasolini, Čechov, Shakespeare, Ariosto e Michel de Ghelderode. Il suo debutto nel cinema risale al 1996 quando il regista Carlo Mazzacurati lo sceglie per un ruolo nel film "Vesna va veloce". Durante le riprese consolida la grande amicizia con Antonio Albanese, che lo vuole nella sua prima opera da regista "Uomo d'acqua dolce". Lavoreranno ancora insieme in "Qualunquemente" e "Tutto tutto niente niente", firmati entrambi da Giulio Manfredonia. Rignanese appare anche in "Marpiccolo", "Il paese delle spose infelici" di Pippo Mezzapesa, presentato al Festival di Roma nel 2011, e ne "La pecora nera" di Ascanio Celestini, presentato alla Mostra di Venezia nel 2010. Nel 2014 è diretto ancora una volta da Giulio Manfredonia in "La nostra terra". Torna al cinema nel 2019 con il film "Il giorno più bello del mondo" con la regia di Alessandro Siani. Recita in molte serie televisive di successo tra cui "Questo nostro amore", e "La mafia uccide solo d'estate" in cui è il Capo della Squadra Mobile di Palermo, Boris Giuliano e nel fortunatissimo "Il paradiso delle signore". Rignanese è attore anche in vari film per la televisione quali "Le nozze di Laura" diretto da Pupi Avati e Pietro Mennea - La freccia del Sud in cui è il padre di Pietro Mennea. In teatro coltiva un lungo sodalizio con Armando Punzo, ma partecipa a numerosi progetti teatrali tra quali ultimamente "Il giuocatore" di Carlo Goldoni per la regia di Roberto Valerio.
La Contrada si avvale del sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste, della Fondazione CRTrieste, Le Fondazioni Benefiche Alberto e Kathleen Casali ETS e nella realizzazione delle sue attività può contare sulla collaborazione, tra le altre, di istituzioni importanti come l’Ente Regionale Teatrale, la Coop Alleanza 3.0, l’Università degli studi di Trieste.
TEATRO GIOIELLO
Via C. Colombo, 31, 10133 Torino
Info su www.teatrogioiellotorino.it e www.ticketone.it
Dal 14 al 16 marzo
venerdì ore 21.00, sabato ore 19.30, domenica ore 16.00
PAZZA
di Tom Topor
con Fabrizio Coniglio, Davide Lorino, Paola Sambo, Maurizio Zacchigna
adattamento e regia di Fabrizio Coniglio
scene Gaspare de Pascali
costumi Sandra Cardini
sound design Enza De Rose
light design Bruno Guastini
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