Non che ci fosse molto spazio per dubitarne, ma ormai è palese per tutti: il 30° Salone del Libro di Torino è stato un successo. Malgrado le difficoltà economiche degli anni scorsi e l'attacco milanese di Mondadori e GEMS, che si sono ideate una loro manifestazione accaparrandosi i grandi editori, Torino ha vinto nuovamente la sfida dei numeri e delle preferenze, grazie alla presenza dei medi e piccoli editori che hanno letteralmente invaso di stand l'area espositiva del Lingotto. Gran parte del merito va alla coppia Lagioia-Bray, che è riuscita a ringiovanire la kermesse torinese con idee coinvolgenti, come la creazione della Piazza dei Lettori, probabilmente il luogo più visitato della mostra, ma anche la creazione di eventi più mirati ai singoli visitatori. Con la soddisfazione degli stessi editori, che rispetto agli anni scorsi hanno speso molto meno per l'affitto degli stand e, proprio in conseguenza alla mancanza dei grandi nomi, hanno beneficiato fin dal primo giorno di vendite superiori, con punte che, secondo i dati, hanno sfiorato perfino un +40 per cento (la media è intorno al +20%). Certamente non sono mancate alcune polemiche, essenzialmente legate a due fattori: da una parte la mancanza di una più ricca offerta ristorativa (puntare di più sulle specialità piemontesi, per esempio, sarebbe stata una marcia in più soprattutto per i visitatori provenienti da fuori città); dall'altra la necessità di orari serali più estesi, che come gli anni scorsi permettessero una maggiore frequentazione oltre gli orari di lavoro. Ma è anche vero che, avendo avuto a disposizione pochi mesi per preparare l'intera manifestazione, l'organizzazione ha saputo fare davvero dei miracoli. Tenendo però sempre presente che la vera sfida è solo iniziata e che, per mantenere e migliorare gli standard qualitativi fino ad ora raggiunti, sarà necessario un impegno ancora maggiore per realizzare l'edizione numero trentuno.
Ma ora veniamo ai numeri, aggiornati alle ore 16 del 22 maggio:
Il totale dei visitatori del Salone ha raggiunto quota 140.746 presenze.
Il Salone OFF ne ha contate 25.230.
Per un totale complessivo di 165.230 visitatori.
Considerato che i visitatori della scorsa edizione sono stati poco più di 126 mila, vi potete fare istantaneamente un'idea del successo di questa edizione!!!
Ma i dati promettenti non finiscono qui. In base ad un questionario distribuito ai visitatori, sono emerse le seguenti cifre:
Su di una scala da 1 a 5, l'87% degli intervistati hanno detto di essere molto soddisfatti del Salone; di questi il 34% ha espresso soddisfazione quasi massima, il 53% massima. Inoltre il 90% ha espresso il desiderio di tornare il prossimo anno.
In quanto ad aree di provenienza, il 56% abita nell'area metropolitana ed il 44% viene da fuori; in particolare di questi ultimi oltre l'86% ha raggiunto Torino appositamente per la kermesse.
Infine la ricaduta sul settore alberghiero: secondo Turismo Torino e Provincia l'occupazione ha superato il 90% della ricettività.
Per avere i dati definitivi si dovrà aspettare ancora un po', ma le variazioni saranno minime e comunque potranno subire ritocchi solo in rialzo...
Ma ora veniamo ai numeri, aggiornati alle ore 16 del 22 maggio:
Il totale dei visitatori del Salone ha raggiunto quota 140.746 presenze.
Il Salone OFF ne ha contate 25.230.
Per un totale complessivo di 165.230 visitatori.
Considerato che i visitatori della scorsa edizione sono stati poco più di 126 mila, vi potete fare istantaneamente un'idea del successo di questa edizione!!!
Ma i dati promettenti non finiscono qui. In base ad un questionario distribuito ai visitatori, sono emerse le seguenti cifre:
Su di una scala da 1 a 5, l'87% degli intervistati hanno detto di essere molto soddisfatti del Salone; di questi il 34% ha espresso soddisfazione quasi massima, il 53% massima. Inoltre il 90% ha espresso il desiderio di tornare il prossimo anno.
In quanto ad aree di provenienza, il 56% abita nell'area metropolitana ed il 44% viene da fuori; in particolare di questi ultimi oltre l'86% ha raggiunto Torino appositamente per la kermesse.
Infine la ricaduta sul settore alberghiero: secondo Turismo Torino e Provincia l'occupazione ha superato il 90% della ricettività.
Per avere i dati definitivi si dovrà aspettare ancora un po', ma le variazioni saranno minime e comunque potranno subire ritocchi solo in rialzo...
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