Per il terzo anno consecutivo è stato presentato il nuovo percorso delle Sculture Moderne alla Reggia di Venaria, con la presenza di 16 opere di grande formato collocate all'esterno del palazzo. Un'occasione particolare per osservare veri e propri capolavori della cosiddetta "arte plastica" italiana, grazie ad artisti di fama internazionale: Floriano Bodini, Paolo Borghi, Piergiorgio Colombara, Pietro Consagra, Giuliana Cunéaz, Paolo Delle Monache, Giuseppe Maraniello, Francesco Messina, Augusto Perez, Arnaldo Pomodoro, Antonietta Raphael Mafai, Giuseppe Spagnulo e Giuliano Vangi. In questa esposizione, curata da Alberto Fiz in collaborazione con lo Studio Copernico di Milano, sono rappresentati circa ottant'anni di scultura. Alcune oper sono davvero monumentali, come "Il gatto che dorme rotondo" di Giuseppe Maraniello di sei metri di lunghezza oppure la "Spirale Aperta" di Arnaldo Pomodoro, alta più di tre metri.
Come afferma Alberto Fiz: "Le diverse esperienze sono unite dalla vena metafisica, ovvero un sentimento di
costante instabilità e di bellezza. La forma, del resto, non è mai inerte ma si lascia attraversare dal tempo che corrode e rigenera decretando un perenne cambiamento”. Sono molti i temi che emergono dalla rassegna, in un contesto dove il classicismo di Francesco Messina si confronta con l’espressionismo a tratti drammatico di Antonietta Raphael Mafai o dove la ritualità mitica si dipana tra Augusto Perez e Giuseppe Maraniello. Se Giuliano Vangi, insieme a Floriano Bodini e a Paolo Borghi, testimonia il valore dell’indagine figurativa, la tensione segnica astratta viene rappresentata da Pietro Consagra e Arnaldo Pomodoro. La memoria e l’evocazione lambiscono i lavori di Giuseppe Spagnulo e Piergiorgio Colombaro, mentre Giuliana Cunéaz rappresenta il mondo delle nanotecnologie. A Paolo Delle Monache spetta il compito di mettere in scena il paesaggio italiano in un susseguirsi di trame che comprendono palazzi, monumenti e chiese di ogni stile ed epoca.
“L’arte plastica non è più uno sguardo a distanza formalmente codificato, ma è parte in causa del contesto globale, un campo allargato di cui l’artista può esplorare le diverse articolazioni”, spiega ancora Alberto Fiz; sottolineando come la scultura, libera da freni inibitori, abbia saputo imporsi come realtà fortemente attuale in grado di determinare una rinnovata relazione con il mondo.
Le Sculture Moderne saranno visibili fino al 4 febbraio 2018 e sono comprese in tutti i biglietti d'ingresso.
Altre informazioni: www.lavenaria.it
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